XLVIII.

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Ron: "Allora?! Vi ci vuole ancora molto??"

La settimana era trascorsa in fretta, portando via con sè anche la festa di Natale.

Era stata una giornata tranquilla.... per quanto possa essere tranquillo un pranzo a casa Weasley.

L'aria di casa al risveglio la mattina di Natale, era carica di gioia, spensieratezza, e una nota di dolcezza, che sembrava farle assumere delle tonalità di rosa.

Avevano mangiato tutti insieme, ognuno con la propria colazione preferita, rigorosamente preparata dal padrone di casa.

Teddy, non riusciva a staccarsi dai nuovi giochi, ed Harry non riusciva a smettere di guardarlo giocare...così come Draco, al suo fianco, non riusciva a smettere di guardare Harry con aria sognante.

E come un loop, le due donne di casa, guardavano la scena, già vista tante di quelle volte prima, ma che ora aveva qualcosa di diverso.
Non c'era più quell'ansia velata, il timore di essere beccati in flagrante.
Era tutto sparito... come se non gliene fregasse più niente se uno avesse visto guardare l'altro, anzi, tanto meglio!

Dopo i preparativi, durati un'eternità, si recarono giusto in orario per il pranzo alla tana.

L'atmosfera che si presentò a tavola la sera prima era sempre presente, ma questa volta erano tutti più preparati, e sapevano cosa aspettarsi.
L'imbarazzo fu quindi ridotto al minimo, appena dopo che Hermione colse Ron in flagrante a rubare una polpetta dalla cucina, durante l'aperitivo.

Her: "PROVACI TU A DOMARE QUESTA CHIOMA!"
Ron: "Eravamo compagni di dormitorio, credi che in sette anni non ci abbia mai provato? Ci sarà un motivo se ha sempre avuto la stessa acconciutara da quando lo conosciamo, no?"
Her: "SEI UN DEBOLE, RONALD WEASLEY."
Ron: "Accidenti a Malfoy! Non c'è mai quella volta che serve!"

Lo scambio di battute era avvenuto tra il soggiorno, subito accanto l'ingresso di casa, e la stanza del moro al secondo piano, ed aveva richiesto uno sforzo vocale non indifferente.
Ma essendo quello il principale modo in cui la coppia comunicava, non rappresentava un problema...
A differenza di ciò in cui si stava cimentando la riccia.

Perché, senza Malfoy, trovare e distruggere tutti gli Horcrux senza alcun indizio, si era rivelata un'impresa più facile che gestire i capelli del moro.

Il 26 dicembre, infatti, Draco e sua madre si erano recati alla Gringott accompagnati da Harry, ed avevano completato tutti i documenti del caso.

Come il moro aveva immaginato, il 27 avevano già cominciato a cercare casa, ed un colpo di fortuna inaudita, gliene aveva fatta trovare una che sembrava essere davvero perfetta, il 28 dello stesso mese.

Con la magia, il trasloco era durato appena un paio di giorni, e dunque, nel momento degli eventi attuali, Narcissa e Draco si trovavano già stabiliti nella loro dimora.

Ed Hermione, restava l'unica in grado di aiutare il suo amico con quella massa informe che chiamava "capelli"... o almeno, l'unica in grado di tentare di fare qualcosa.

Her: "SIII, CE L'HO FATTA!"
Ron: "OTTIMO! Un minuto in più, e Teddy avrebbe compiuto 18 anni!"

Andromeda, seduta sul divano accanto al rosso, non potè evitare di lasciarsi sfuggire una risata.

Subito dopo, il rumore di passi si estese per le scale.

And: "Oh cielo! Harry, caro, sei... sei un incanto!"

Ron: "Però! Tu guarda che figurino il mio migliore amico

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Ron: "Però! Tu guarda che figurino il mio migliore amico. Tesoro, sei stata eccezionale, almeno ne è valsa la pena!"
Har: "Sto...sto bene?"
Her: "Come non potresti? Tra i vestiti che ti ha scelto Malfoy, e tutto il sudore che ho perso per aggiustarti quella testa, sarebbe impossibile il contrario!
Har: "E tu che dici Ted?"

Il moro si avvicinò al piccolo, che giocava su tappeto, attirando la sua attenzione.
Ted: "Ba! Ba!"
Lallò¹, battendo le manine contento, mentre il padrino lo prendeva in braccio.

And: "Credimi,"bene", è un eufemismo! Aaah se solo avessi una 20ina di anni in meno!"
Har: "Così mi lusinghi."
Ron: "Già, mmmh non credo che l'età sia un problema signora Tonks. Quanto più, un pezzo. Che le manca."
Har: "Ma...RON!"
Le donne risero, trattenendosi appena.

And: "Vuoi forse negare la tua attrazione nei confronti mio nipote? E ti ricordo che, come dice Ronald, potrebbe avere qualcosa...in più, rispetto ad una donna."

La faccia completamente rossa, e la bocca spalancata, furono troppo per trattenere ancora le risate, tanto che contaggiarono anche il piccolo Teddy.
Her: "Ooh, andiamo Harry. Non comportarti come se ne avessi fatto un segreto di stato."
Ron: "Persino Charlie, che in caso lo avessi scordato vive in Romania, l'ha capito a prima vista.
In ROMANIA."
Har: "È così evidente?"
And: "Oh, tesoro, lo è...per noi. Per voi...beh, siete fatti l'uno per l'altro. "
Her: "Due ottusi!" Annuì la riccia.
Ron: "Beh, almeno adesso avrai la tua occasione di fare colpo! E finalmente smetterai di tenere il muso lungo. Sono solo due giorni che non lo vedi!"

Harry, sconfitto, non potè fare a meno di arrendersi, e ammettere la propria colpevolezza grattandosi la nuca.
Har: "Cosa posso farci... se fosse stato qui, non avreste dovuto aspettare me."
Her: "In effetti, sarebbe stato un valido alleato contro un nemico comune." Aggiunse, puntando ai capelli, ormai quasi perfettamente imbrigliati in quella che aveva tutta l'aria di essere un'acconciatura.
Har: "Ehm...no? Cioè, forse sì.  Ma quello che volevo dire, era che avreste dovuto aspettare lui, e non me, perché ci avrebbe messo ancora più tempo."
Ron: "Bella scusa per dire che ti manca quella serpe."
Her: "A proposito, sarà meglio che ci sbrighiamo ad andarlo a prendere. Non sia mai che debba anche subirmi le sue lamentele."
Har: "Allora sarà meglio che vada anche io. Mi avevano chiesto di essere lì almeno 20 minuti fa.
Sicuri che non è un problema per voi andare da lui?"
Her: "Ti abbiamo già detto di stare tranquillo, ci pensiamo noi a proteggere il tuo ragazzo!"
Har: "Urgh! Ma lui non è...non è ancora..."
Ron: "No, vi prego. Non costringermi ad assistere a tutto questo."
L'espressione disperata di Ron, fece ridere ancora una volta i presenti, prima che Harry riconsegnasse il piccolo alle braccia della nonna.
Har: "Sicura di non voler venire? Potrebbe farsi molto tardi."
And: "Oh, tranquillo. Anche io voglio tenere Teddy lontano da quel mondo ancora per un po'. E ne approfitterò per starci ben lontana anche io. Tu pensa solo a divertiti."
Har: "E va bene. Cercherò di tornare quanto prima."
And: "Non è necessario, davvero, divertiti."

Il moro sorrise, e lasciando un ultimo bacio sulla fronte del figlioccio, salutò tutti, e si recò al punto di smaterializzazione, all'esterno della casa.

Her: "Sai cosa sarebbe divertente? Che Malfoy non fosse pronto per davvero."
Ron: "Già quello sarebbe davvero esilarante.
Mi farebbe davvero sbellicare dalle risate. "
Concluse, uscendo anche lui con Hermione, con il tono più sarcastico di cui era capace..

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S. A.
Lallò¹: Lallazione è la produzione prelinguistica dei bambini dai sette mesi di vita. (-Wikipedìa)
-Annie❣️

La mia Epifania Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora