Capitolo 25

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Nonostante la pioggia, i colori della giornata, per Astrid, nell’ultimo lasso di tempo, erano diventati di un altro tono, al di fuori 

del grigio. Il ragazzo nerd, con la scenata che aveva tenuto, l’aveva fatta ridere tirandola su di morale. “Stevenson Gabriel”, pensò 

tra sé mentre si dirigeva fuori dal locale dopo aver salutato la 

sua amica Taylor, “devo darci un’occhiata alla sua pagina Facebook, se è interessante come dicono, forse divertendomi anche, 

trovo alcune delle risposte che cerco”. Erano le 14 e fuori pioveva 

ancora ininterrottamente. Sotto il tendone del piccolo pergolato 

dell’entrata, Astrid rifletté per un istante se aprire l’ombrello color verde acqua, adornato da disegni di stelle marine. Adorava il 

mare e tutto ciò che avesse a che fare con l’oceano. L’acqua e la 

pioggia per lei erano un metodo per pulirsi dalle scorie emotive 

che stagnavano dentro l’animo, e quindi decise di tener chiuso 

l’ombrello e lasciarsi bagnare i suoi lunghi capelli neri sciolti lungo la vita, prima raccolti con un fermacapelli a forma di farfalla. 

Attraversò la strada sovrappensiero avviandosi alla macchina e 

non si accorse, quando arrivò, che un ragazzo con i capelli biondi, 

la giacchetta di color sabbia e i pantaloni con le tasche di un nero 

opaco, era appoggiato con la schiena sul cofano della sua vettura. 

«Ciao, tu devi essere Astrid Berges, giusto?» disse lo sconosciuto, 

«Ehm, sì… ma tu chi sei, come fai a sapere il mio nome?» 

«Io mi chiamo Michael e devo parlarti…

L'orizzonte Dell'anima - Gli Specchi Della Divinità Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora