Capitolo 26

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Passarono due anni e l’eclissi che avrebbe portato nuova luce sul

mondo, buona o brutta che fosse, era imminente.

Astrid e Michael sbarcarono poco dopo che i raggi del sole aveva-

no cominciato a illuminare il lungomare della città d’Alessandria

d’Egitto. I due si rivolsero degli sguardi fugaci, senza parole da

compimento. Il loro silenzio era motivato dall’ansia schiacciante

di non trovare in tempo il bambino che stavano cercando, prima

che l’anomalia planetaria portasse al risveglio prematuro dei suoi

poteri.

Grazie alle informazioni ricevute dalla “Fratellanza del Serpente”,

alla quale avevano aderito per la giusta causa che perseguivano,

sapevano delle vicende che erano accadute al giovane eletto; non

in modo del tutto dettagliato, ma sucientemente esaustivo per

motivarli a muoversi e soccorrere in suo aiuto. Non erano gli uni-

ci a cercarlo, altri erano sulle sue tracce e avevano piani ben di-

versi in serbo per lui.

«Prendiamo quella» disse Astrid rivolgendosi a Michael, che si

limitò ad annuire, mentre tirava fuori dalla sua sahariana color

kiwi una mappa per orientarsi. Poi si diressero a passo sostenuto

verso una Jeep dalle grosse dimensioni,

«Ma questa è una Wrangler Rubicon… non sarà troppo vistosa?»

chiese Michael.

«Non ti preoccupare, appena possibile svieremo per vie secon-

darie. Ma abbiamo fretta, e per passare per il deserto abbiamo 

bisogno di un mezzo prestante.» 

«Ok…» Il ragazzo fece cenno con la mano di spostarsi. «Questo è 

un lavoro che tocca a me, amore…» Poi, prima di tirare fuori un 

grimaldello dallo zaino, vedendo la sua compagna preoccupata, 

Michael regalò un bacio sulle labbra della giovane, rassicurando-

la. «Riusciremo a trovarlo, stai tranquilla.» 

Astrid, che ormai aveva donato il suo cuore al giovane, si lasciò 

andare al suo lungo abbraccio, poco prima di salire sul mezzo. 

Subito in macchina Michael prese la guida del veicolo, mentre 

la ragazza si sedette dietro per riposarsi, era stanca per il lungo 

viaggio che avevano fatto sotto copertura per arrivare lì e qualche ora di sonno le avrebbe giovato. Prima di addormentarsi defi-

nitivamente però, non mancò di rivolgere un’ultima parola al suo 

partner: «Sei sicuro che non vuoi che ti tenga compagnia?». 

«No tranquilla, riposati, appena arriveremo al Cairo avrò premu-

ra di avvertirti, dai stenditi.» 

Così i due giovani partirono alla ricerca del nuovo portatore di 

luce o di tenebra, ma questo sarebbe dipeso solo da chi lo avesse 

trovato per prima.

L'orizzonte Dell'anima - Gli Specchi Della Divinità Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora