Capitolo 7: In Viaggio

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Estrassi la mia spada della fodera e iniziai a farmi spazio tra i vampiri uccidendoli e ferendoli uno dopo l'altro.
La pozione mi conferiva per un paio di minuti alcuni effetti che mi consentivano di superare momenti critici, la paura scompariva totalmente e il coraggio si faceva sempre più spazio in me. Il dolore non lo sentivo nemmeno e la forza che mi dava mi permetteva di sconfiggere qualsiasi nemico mi si parava davanti, purtroppo però aveva anche delle conseguenze negative.
È vero che per un po' diventavo quasi invincibile, ma quando finiva l'effetto tutto ritornava nella normalità e come qualsiasi essere umano ritornavo a provare dolore e paura. Fortunatamente non avevo avuto tante occasioni per usarla se non 2 o 3, con l'uso di questa pozione il mio corpo si indeboliva e il tempo che avevo a disposizione diminuiva, più bevevo la pozione e più la mia vita si accorciava e proprio per questo preferivo non usarla.

Una volta che riuscii a sconfiggere la maggior parte dei vampiri, feci cenno a Nebula di scappare dandole un po' di tempo prima che arrivasse il resto, poi mi unii a lei e insieme uscimmo dal castello. Purtroppo il pericolo non era ancora scampato, perché tutte le guardie ci davano la caccia.

-Raggiungiamo il cancello, lì c'è Alan che ci aspetta- dissi a Nebula mentre eravamo intenti a scappare, lei di conseguenza mi fece cenno con la testa e in men che non si dica arrivammo da Alan che con i due cavalli ci aspettava.

-Non abbiamo tempo per spiegare, andiamo via prima che ci prendano- dissi ad Alan che vedendomi con la vampira fece una faccia stupita.

Salimmo in groppa ai nostri cavalli, e dato che Nebula non poteva stare a contatto con l'argento salii sul mio cavallo.

-PRENDETELI!- urlò un vampiro

-CHIUDETE IL CANCELLO!- urlò un altro vampiro.

Le urla dei vampiri a mano a mano si facevano più lontane, ma sapevo che non saremmo stati definitivamente al sicuro fin quando non ci saremmo allontanati del tutto dal regno dei vampiri.
L'effetto della pozione era svanita da ormai un bel po' di tempo e i graffietti causati dalla battaglia con i vampiri si facevano sentire, ma per fortuna era un dolore sopportabile. Durante la fuga non mi ero accorto che le braccia di Nebula mi avevano circondato i fianchi, ma adesso che avevamo un po' di pace mi venne difficile non pensarci. Non sopportavo che una qualsiasi creatura mi toccasse e soprattutto che mi stringesse i fianchi, ma stranamente essere a contatto con la vampira non mi suscitava nessun tipo di sensazione negativa, così non le dissi niente.

-Cosa diavolo è successo?! E perché c'è una vampira con noi adesso?!- mi chiese Alan curioso e soprattutto stupito dalla situazione.

Raccontai in modo superficiale ciò che era successo ad Alan che rimase ancora più stupito di prima, finalmente avevamo superato il pericolo per il momento e avevo recuperato il secondo pezzo di mappa. Si era ormai fatta notte e io ero stanca, la pozione aveva preso gran parte delle mie forze. Decidemmo di accamparci in una zona che sembrava sicura, faceva talmente freddo che Alan iniziò a tremare come una foglia, ma fortunatamente riuscii ad accendere un fuoco che quantomeno ci permetteva di riscaldarci e cucinare un coniglio che Nebula gentilmente aveva procurato.

-Adesso che facciamo?- mi chiese il cavaliere mentre morsicchiava la zampa del coniglio,

-Dobbiamo trovare il resto dei pezzi mancanti della mappa e ciò significa che abbiamo ancora tanto viaggio da fare, ma per il momento dobbiamo solo riposare- risposi io mentre strappai un pezzo di carne.

-Come va la ferita?- mi chiese Nebula inaspettatamente mentre mi guardava,

-Bene, per il momento- mentii, faceva ancora davvero male ma ero la tipica persona che non faceva vedere il proprio dolore agli altri. Non sapevo ancora le intenzioni di Nebula e del perché ancora non avesse deciso di uccidere me e Alan, ma mi sarei impegnata per scoprire le sue vere intenzioni.

-Dove vuoi che ti lasciamo?- chiesi alla vampira, dopotutto avevo mantenuto la mia parte dell' accordo e avevo permesso che un vampiro viaggiasse con me.

-Lasciami venire con te e il tuo amico- mi rispose mentre io alzai la testa facendo incrociare i nostri occhi.

-Perchè?- le chiesi non capendo il motivo della sua richiesta,

-Non so dove andare, il mio unico obbiettivo era quello di uscire dal castello e ora che sono finalmente fuori non so cosa fare- mi disse mentre abbassò gli occhi a terra, sembrava quasi impaurita e non potevo fare a meno di pensare che avrei voluto aiutarla e confortarla.

-Cosa mi assicura che non ci ucciderai- le chiesi cercando di farle capire che non aveva niente di cui aver paura  e che avrei messo il mio odio per i vampiri da parte per farla restare con noi.

-Non vi ucciderò, promesso- mi rispose mentre alzò di nuovo lo sguardo verso di me.

Non sapevo cosa fare, dopotutto non potevo fidarmi ma non ero nemmeno la persona che lasciava indietro gli altri, così decisi di acconsentire anche se l'avrei tenuta d'occhio. Alan era già andato nel mondo dei sogni da un bel po' e io anche se ero stanca non potevo dormire, sapendo che il pericolo poteva essere dietro l'angolo e anche davanti a me.

-Riposati pure,non ti succhierò il sangue, almeno non stasera- mi disse ad un tratto Nebula facendomi un sorriso malizioso, ma anche se l'offerta era allettante non potevo fidarmi, così decisi di non rispondere nel mentre che cercavo di mantenere gli occhi aperti il più che potevo.

-Dico davvero, farò io da guardia e poi se avessi voluto ucciderti l'avrei fatto al castello- mi disse la vampira, probabilmente dopo aver capito che non mi fidavo.

-Va bene, però se dovrebbero esserci problemi svegliami- le risposi cedendo alla sua offerta, ci misi quasi subito ad addormentarmi anche se continuavo ad avere dubbi.

Si fece mattina subito e quando mi svegliai Alan stava ancora dormendo, mi guardai intorno ma non vedevo nessuna traccia della vampira e questo mi suscitò ancora più dubbi di quelli che già avessi.
Prima di riprendere il nostro viaggio, avevo bisogno di fare visita ad una vecchia conoscenza. Così svegliai Alan e gli chiesi di preparare i cavalli, per poi partire verso la nostra nuova meta. Non avevo voglia di andare a cercare la vampira anche perché se aveva deciso di andarsene di certo non l'avrei rincorsa, però mi sembrava strano il fatto che fino alla sera prima stava per chiedermi con le lacrime agli occhi se potevo portarla con me e ora era andata chissà dove.
Quando ero intenta a salire sul mo cavallo Nebula sbucò dagli alberi e si avvicinò a me,

-Stavi partendo senza di me?- mi chiese con occhi curiosi.

-Certo che no, ti stavamo aspettando- le risposi facendole un mezzo sorriso.

-Sali sul cavallo e andiamo- le dissi mentre lei seguì le mie indicazioni, così una volta che si mise dietro di me partimmo.

Non mi sarei mai abituato al fatto di avere con me una bellissima vampira che mi stringeva i fianchi per non cadere dal cavallo, mi irritava il suo comportamento di sfida che a volte aveva con me ma allo stesso tempo mi attirava perché nessuno era mai riuscito a tenermi testa in quel modo.

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