32th; Bagno.

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Dimostrare ai miei capi che sarei riuscita a rimanere vicino a Harry anche se loro non lo vogliono si è dimostrato più difficile del previsto.

Tom, nei due giorni passati, continuava a chiamarmi e a farmi fare avanti e indietro fra la casa e la sede dell'FBI, continuando ad insistere sull'esistenza di una nuova informazione che in realtà non c'erano.

Lui e Simon stanno complottando qualcosa, ormai è chiaro. Quello che non capisco è ciò che vogliono fare per separarmi definitivamente da Harry. Questo mi sta lentamente portando alla realizzazione che la fine si sta avvicinando.

Loro mi allontaneranno dalla persona che amo, forse Harry verrà a scoprire la verità e mi odierà ancora di più, forse non li vedrò mai più.

Quando anche oggi torno a casa sfinita sento subito su di gli sguardi preoccupati dei ragazzi, ma prima che possano chiedere qualcosa corro in camera mia con le poche energie rimaste.

Loro non sanno della riunione di due giorni fa, e non devono saperla.

Lentamente mi tolgo i vestiti e, con passo svelto, entro in bagno. Riempo l'acqua nella vasca e mi ci siedo dentro, appoggiandomi poi ad una delle pareti, cercando di rilassarmi. Non so quanto tempo sia passato, ma quando mi risveglio inizio a passarmi lo shampoo fra i capelli, e dopo averli sciacquati ci passo sopra il balsamo.

Mi allungo per prendere il bagno schiuma, ma il mio braccio rimane sospeso nell'aria quando qualcuno apre con forza la porta. Harry.

Tranquillamente attraversa il bagno e, arrivato davanti al lavandino, inizia a tirare via la maglietta, facendola cadere sul pavimento.

"Harry?" Lo chiamo, mentre con le mani cerco di portare tutta la schiuma presente nella vasca vicino al mio corpo. Azione completamente inutile.

"Mh?"

"Non vedi che il bagno è già occupato?"

Lui si gira, ghignando. "Oh, lo vedo. Tranquilla."

"E allora cosa vorresti fare?" Chiedo, con un sopracciglio inarcato.

Lui alza le spalle, abbassando le mani verso la vita per slacciare i pantaloni. "Mi unisco a te?"

Quasi mi soffoco da sola appena sento le sue parole. "No." Protesto, anche se nella mia mente la proposta suona completamente allettante.

Una volta che i suoi pantaloni hanno raggiunto la maglietta a terra Harry porta le mani all'elastico dei boxer, facendo poi oscillare lo sguardo fra quelli, il mio volto e la vasca, come se fosse indeciso sul da farsi.

Allontana le mani da lì, ma si avvicina alla vasca e, appoggiandomi le mani sulle spalle, mi sposta in avanti, facendo fremere la mia schiena al contatto con l'aria fredda. Ormai ho capito che coprirsi non serve a niente, anche perché non ci riesco.

Mettendo prima un piede e poi l'altro entra nella vasca dietro di me, allungando poi le gambe e mettendole attorno ai miei fianchi. Continuo a sentire l'acqua muoversi a causa dei suoi movimenti, ma essendo alle sue spalle non riesco a capire cosa stia facendo. Trasalisco quando le sue gambe si rannicchiano per pochi secondi dietro di me, e quando le ristende ai miei fianchi come prima sento la voglia di girarmi verso di lui per chiedere cosa ha fatto.

E lo sto per fare, quando mi fermo vedendo i suoi boxer volare sul pavimento.

Le sue mani si fermano sulle mie spalle, e mi irrigidisco leggermente. Esse continuano a muoversi, facendomi rilassare ogni secondo di più, fino a che un sospiro di sollievo lascia le mie labbra, facendomi immediatamente arrossire.

"Sei troppo nervosa, ultimamente." Mormora, sul mio collo, prima di lasciarci un bacio umido che mi provoca dei brividi lungo la schiena.

"Già." Sussurro, sospirando.

Their secret bodyguardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora