Capitolo 32

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Saliti in macchina, che era parcheggiata poco distante dall’accampamento, Michael ingranò la marcia e parti a grande velocità, diretto al porto di Alessandria d’Egitto dove li aspettava il mezzo 

per tornare alla base. Astrid era seduta sul retro con Asura steso 

sulle sue gambe, ancora svenuto per lo sforzo compiuto. Mentre 

il ragazzo era alla guida del veicolo Astrid inumidì con un panno 

bagnato la fronte di Asura, la quale iniziò a scottare molto. 

«Michael, mi sa che ha la febbre… e alta per di più, dobbiamo 

sbrigarci!» 

«Come dici scusa? Ma con tutti i sobbalzi che fa la macchina non 

riesco a sentire!» 

Avevano ripreso le strade che percorsero all’andata, quelle che 

passavano lungo il deserto, piene di dune e dossi che non facilitavano la guida. 

«Dicevo che la salute del bambino sta peggiorando. Forse è meglio che lo medichiamo noi, prima di arrivare da loro… e al meglio delle nostre capacità. 

«Astrid! Se hai le intenzioni che penso, non se ne parla. Questa 

anomalia che ha ricoperto il cielo, oscurandolo, non doveva neanche iniziare… non così presto almeno… e penso proprio che sia 

causato dall’attivazione dei poteri di Asura.» 

«Sì ma…» 

«Niente “ma”, Astrid! Se hai intenzione di guarirlo con l’energia 

lunare, seppur è quella dove sei più pratica, ti dico subito che è 

un azzardo…» 

«Perché dici questo? Almeno fammi provare…» 

«Non esiste proprio! Non sappiamo quanto sono mutati i chakra 

di Asura dopo l’accaduto di prima… e guarirlo da soli potrebbe richiedere un tale sforzo da mandare in collasso anche noi. 

Lo capisci, vero? Capisci che guarire Asura con i tuoi poteri, per 

quanto tu possa essere brava, non è la stessa cosa come guarire 

un umano?» 

Astrid non rispose sul momento, ma annuì con la testa. Aspettò qualche minuto per pensare, guardando fuori dal finestrino. 

Quando furono nelle vicinanze delle piramidi di Giza sembrò 

avere una idea, ed era in procinto di dirla a Michael, ma cambiò 

l’intenzione che aveva con un’altra domanda, vedendo il suo 

viso incupirsi mentre guardava nello specchietto retrovisore 

del veicolo. Il ragazzo accelerò bruscamente e sviò dalla strada 

principale. 

«Cosa succede adesso, perché hai svoltato?» 

«Astrid, amore… come pensavo, e mi sembrava quasi impossibile 

che non succedesse… siamo inseguiti»

L'orizzonte Dell'anima - Gli Specchi Della Divinità Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora