Saliti in macchina, che era parcheggiata poco distante dall’accampamento, Michael ingranò la marcia e parti a grande velocità, diretto al porto di Alessandria d’Egitto dove li aspettava il mezzo
per tornare alla base. Astrid era seduta sul retro con Asura steso
sulle sue gambe, ancora svenuto per lo sforzo compiuto. Mentre
il ragazzo era alla guida del veicolo Astrid inumidì con un panno
bagnato la fronte di Asura, la quale iniziò a scottare molto.
«Michael, mi sa che ha la febbre… e alta per di più, dobbiamo
sbrigarci!»
«Come dici scusa? Ma con tutti i sobbalzi che fa la macchina non
riesco a sentire!»
Avevano ripreso le strade che percorsero all’andata, quelle che
passavano lungo il deserto, piene di dune e dossi che non facilitavano la guida.
«Dicevo che la salute del bambino sta peggiorando. Forse è meglio che lo medichiamo noi, prima di arrivare da loro… e al meglio delle nostre capacità.
«Astrid! Se hai le intenzioni che penso, non se ne parla. Questa
anomalia che ha ricoperto il cielo, oscurandolo, non doveva neanche iniziare… non così presto almeno… e penso proprio che sia
causato dall’attivazione dei poteri di Asura.»
«Sì ma…»
«Niente “ma”, Astrid! Se hai intenzione di guarirlo con l’energia
lunare, seppur è quella dove sei più pratica, ti dico subito che è
un azzardo…»
«Perché dici questo? Almeno fammi provare…»
«Non esiste proprio! Non sappiamo quanto sono mutati i chakra
di Asura dopo l’accaduto di prima… e guarirlo da soli potrebbe richiedere un tale sforzo da mandare in collasso anche noi.
Lo capisci, vero? Capisci che guarire Asura con i tuoi poteri, per
quanto tu possa essere brava, non è la stessa cosa come guarire
un umano?»
Astrid non rispose sul momento, ma annuì con la testa. Aspettò qualche minuto per pensare, guardando fuori dal finestrino.
Quando furono nelle vicinanze delle piramidi di Giza sembrò
avere una idea, ed era in procinto di dirla a Michael, ma cambiò
l’intenzione che aveva con un’altra domanda, vedendo il suo
viso incupirsi mentre guardava nello specchietto retrovisore
del veicolo. Il ragazzo accelerò bruscamente e sviò dalla strada
principale.
«Cosa succede adesso, perché hai svoltato?»
«Astrid, amore… come pensavo, e mi sembrava quasi impossibile
che non succedesse… siamo inseguiti»
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L'orizzonte Dell'anima - Gli Specchi Della Divinità
FantasiaNelle antiche tavolette sumere ritrovate dagli archeologi si narra che più di 300.000 anni fa, il Dio Enki, propose all'assemblea degli Dei Anunnaki di "marchiare" l'Homo Erectus con l'impronta degli Dei per accellerarne l'evoluzione; ma aveva cosci...