L’odore di chiuso era ripugnante e soffocante. Per fare da filtro e
non respirare l’aria tossica, Astrid e Michael si coprirono il viso
con le sciarpe che avevano al collo, prendendosi cura di coprire
bene le vie respiratorie.
Anche Asura, ancora svenuto, fu coperto con una pezza, ricavata dalla t-shirt che Michael aveva addosso e facendolo rimanere
solo con la sahariana. Lungo tutto il tunnel che portava alla pri-
ma stanza c’era una grossa umidità e si sarebbe patita una forte
aria gelida, se non fosse stato per il calore proveniente dall’aura
violacea di Asura. Il suo corpo era tremebondo e emanava arse
vampate di energia.
«Astrid, sarà anche guarito dalle ferite superficiali ma, secondo
me, qui se non ci sbrighiamo si mette male» disse Michael. «Dove
dobbiamo dirigerci?»
«Secondo questi geroglifici lungo tutto la parete… per di qua…
attraverso queste scale… in fondo dovrebbe esserci la prima stan-
za della tomba» rispose lei.
«Ok… E arrivati, cosa hai in mente?» chiese Michael mentre scen-
devano giù.
«La struttura è divisa in tre piani, ma anche se molti non lo sanno
l’accesso segreto alla stanza adibita alla resurrezione si dovrebbe
trovare al primo e per accedergli…» Astrid venne interrotta dal
finire la frase.
«Fammi indovinare, professorina… la solita parola segreta? Come
“apriti Girandola”?»
La ragazza scoppiò in una risata. «Più o meno, sei proprio incurabile… Comunque, a dire il vero, basterà l’energia di un membro
stretto che era stato scelto per la sepoltura di Osiride… e nel no-
stro caso siamo più che fortunati avendo il dio stesso in persona… quindi basterà la sua presenza… o almeno dovrebbe…»
«O almeno dovrebbe, dici… non mi piace molto “almeno dovreb-
be”: cosa intendi?»
«Che non sono proprio sicura… Questo punto non l’avevano spie-
gato bene durante la permanenza con loro e forse, come dici tu,
oltre la presenza di un membro designato alla sepoltura servireb-
be anche una parola pronunciata dallo stesso.»
«E da come lo dici tu, non la sai…»
«Esatto.»
«E come pensi di fare, allora?»
«Penso che lo scopriremo appena arrivati.»
Astrid e Michael continuarono a scendere le scale fino a quan-
do sbucarono in una stanza dalla forma geometrica rettangolare.
Arrivati, videro che c’erano delle torce accese all’olio, appese lungo tutta la parete. Videro anche che l’accesso segreto alla camera
della resurrezione era già stato aperto ma non sapevano da chi.
Tuttavia ci volle poco a scoprirlo perché, appena vi accederono,
due figure minacciose dalle fattezze semi-umane e vestite elegan-
ti li accolsero.
«Prego, entrate pure», disse uno di loro, «io sono l’agente Smith e
lui è il signor Brown».
STAI LEGGENDO
L'orizzonte Dell'anima - Gli Specchi Della Divinità
FantasyNelle antiche tavolette sumere ritrovate dagli archeologi si narra che più di 300.000 anni fa, il Dio Enki, propose all'assemblea degli Dei Anunnaki di "marchiare" l'Homo Erectus con l'impronta degli Dei per accellerarne l'evoluzione; ma aveva cosci...