Quando entrai in casa mi accorsi subito che la maggior parte delle foto sul comò erano sparite, il che significava che stavamo per ripartire: non una bella notizia.
Ogni volta che partivamo i miei genitori me lo dicevano il giorno stesso della partenza.
-Mamma, papà.Sono a casa, non dovete dirmi nulla?- urlo arrampicandomi sulle scale con le scarpe sporche di fango.
Mia madre mi si materializza davanti con i capelli raccolti da una fascia a fiori e con uno strofinaccio appeso al dito.
-Esci subito da casa mia se non ti togli le scarpe che hai usato per andare a scuola ma che non dovevi usare perché oggi non c'è scuola- ha sussurrato in tono cattivo.
Quando usa quel tono, mia mamma si capisce che finge.
Lo sapeva che uscivo con Sammy e Pam, mi ha obbligata lei ad accettare l'invito senza nemmeno sapere di cosa stessero parlando le due ragazze malefiche.
Le ho sempre odiate fin da quando sono arrivata in Cornovaglia.
- Dove stiamo per traslocare questa volta? In un mondo magico come due anni fa? Oh, torniamo a Tuhatania lì eravamo felici e il papà aveva trovato lavoro, era tutto perfetto!-ho detto togliendomi le scarpe e appoggiandole alla porta dello sgabuzzino vuoto.
-Esattamente, torniamo nel mondo della magia a Tuhatania, tu padre è già in camera tua che sta facendo il portale.- mi ha risposto porgendomi i vestiti che mi sarei dovuta mettere.
I miei genitori sono maghi e sono originari di Tuhatania, un meraviglioso paese dove tutto (quasi tutto) è perfetto.
Anche io sono nata lì e ho trascorso cinque anni della mia vita poi siamo venuti nel mondo umano-non magico però è bello anche questo.
Mi vesto mettendomi la mia maglietta grigia preferita e gli shorts blu notte sono bellissimi con quella .
Raggiungo i miei genitori nella mia ex-camera, spoglia di tutto, il portale è pronto.
Mi piace quando entro in camera e sento odore di primavera e...
Odore di primavera ?
Allora siamo già a Tuhatania!
La mia vita è perfetta così, non c'è bisogno di cambiarla perché le cose di cui ho bisogno ci sono e anche l'amore di cui ho bisogno c'è.
Però a volte tutti hanno bisogno dell'affetto che serve.
Tuhatania non è affatto cambiata da quando l'ho vista per l'ultima volta, forse le cose all'interno ma non la forma del paesello.
Nemmeno il tempo sembra essere andato avanti come nel resto del mondo.
C'è una piccola folla nel piazzale mi avvicino al gruppo, al centro c'è un ragazzo che ha dei fuochi sulle mani.
-Un piromane-sussurro tra me e me.
No, mi correggo, un mago del fuoco.
Quando abitavo qui gli studenti della scuola di magia di Tuhatania si esibivano nei piazzali, li invidiavo un sacco perchè qui non si può andare a scuola fino ai 9 anni di età.
Il mago del fuoco riprende le clavette fiammanti nella mano destra e la folla scoppia in uno scroscio di applausi.
Applaudisco anche io e mi accorgo che i miei genitori sono già andati avanti di un centinaio di metri se non di più.
Corro verso di loro lasciandomi alle spalle il giovane mago e il suo piccolo pubblico.
Abbraccio la mamma felice mentre il papà cerca le chiavi della porta della casa che non abbiamo ancora visto.
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Ritornando
Fantasy"Benvenuti a Tuhatania, luogo di magia e meraviglie" Sono le ultime parole che ho sentito prima di ritrovarmi in una casa con i miei genitori, prima di ritrovarmi senza poteri.