《Mi raccomando amore: "carpe diem, si ma attenta a non pestare la merda" occhi aperti!》
《Grazie mamma, e tranquilla non pesterò niente di cui non ti faccia piacere.》risi, era bello scherzare con mia mamma, svagare un attimo e non pensare al resto, se solo lei sapesse in che guaio mi stavo andando a cacciare. Ma alla fine non era niente di grave, insomma voglio dire dovevo soltanto andare ad un evento di una mostra d'arte spacciandomi per Evelyn Groose, una giovane artista emergente, farmi fare qualche foto, firmare qualche autografo, eh si, tenere un discorso.
《Il discorso!》gridai mentalmente.
《Adesso mamma devo scappare, è stato un piacere pranzare con te, mi piacerebbe restare, ma a casa ho tanto di quel lavoro da fare, sai com'è di casa.》
《Capisco, tranquilla tesoro, ricorda che qui sei la benvenuta, e sta attenta in giro, non si sa mai, hai sentito di quella ragazza che è stata uccisa al parco?》
《Ciao mamma.》
Uscii dalla mia vecchia casa, nella quale abitavamo io, la mamma, Mark, il mio vero padre, e Katherine, mia sorella.
Arrivai al parcheggio, mi guardai intorno, sia chiaro non per altro, ma ero vicinisisma al parco, poi magari non era nemmeno il parco incriminato ma, avevo un po di paura.
Accessi la mia Fiat 500 beige, e partii. Per fortuna l'appartamento che avevamo affittato io ed Evelyn, non era poi così tanto lontano dalla mia ex casa, erano solo 20 minuti di auto.
Una volta arrivata davanti casa, parcheggiai, recuperai le chiavi dalla borsa ed entrai in casa.
《Evelyn ho cambiato idea non ci vado neanche per sogno alla mostra!》gridai sperando in una sua risposta.
Niente. Uh, meglio così, chi tace acconsente.
Dopo 5 minuti sentii Evelyn catapultarsi velocemente giù dalla scala a chiocciola, o forse era il terremoto?
《Tu cooosa?》disse con uno spazzolino e il dentifricio in bocca.
《Non c'è bisogno che ti mi lavi con la tua saliva e quel poco di dentifricio che hai in bocca, dico davvero. Comunque no, davvero, devo fare un discorso, so già che sarà tipo "ehm, oh ciao! Questo è il mio quadro! Buona serata!》
《No tranquilla non preoccuparti, l'ho scritto io il discorso, è di sopra, vado a prendetelo?》
《Io cosa ci guadagno con questa pagliacciata?》
《50€》
Alzai un sopracciglia perplessa.
《Oh ti prego Chantal non costringermi ad alzare la posta in gioco.》
《80€ e basta!》
《Ma non ho detto niente io, non ho bisogno dei tuoi soldi, sei una mia amica, le amiche si aiutano.》
《So io cosa fa per te.》
《Illuminami.》Alzai un sopracciglio.
《Ti posso far avere un appuntamento con un ragazzo che sono certa ti piacerà.》
《Un appuntamento al buio?》chiesi sbigottita.
《Esattamente.》
《E con chi? sentiamo.》
《Con il foglio del mio capo, davvero è il figlio del capo, del capo del mio capo... di Des Styles.》
《Del capo di chi?》
《Non importa.》
《Uhm, e secondo te io ho mai visto Des Styles?》
《Fidati di me Cha, è molto carino.》
《E perché non ci provi tu con lui?》
《Perché...storia lunga, vatti a preparare, sul letto c'è la parrucca, che tra parentesi è più bella dei miei capelli naturali.》
《Se la smettessi di usare tutti i giorni la piastra i tuoi capelli ti ringrazierebbero.》
《Shh, va di sopra e preparati, io prenderò una tachipirina così forse la febbre scenderà un po, spero.》
《Ma non potevi dire che avevi semplicemente la febbre e non petevi andare!?》
《Noooo, Des mi avrebbe licenziata, credo.》
《Addirittura? se il figlio è stronzo come il padre non voglio conoscerlo.》ribattei secca.
《Anche di più.》
《Apposto.》
《Stronzo ma carino.》
《Gentile e carino?》
《Muoviti è tardi!》
《Ora vado.》
Salii di sopra, indossai una gonna a vita alta nera con una camicia nera, sopra una giacca abbinata alle scarpe, beige, rigorosamente col tacco. Mi truccai in maniera soft non volevo sembrare eccessiva.
《Evelyn manca solo la parrucca!》gridai.
《Arrivo, un attimo!》
Strisciò, con malavoglia i piedi sul parquet, con fare svogliato.
《La febbre non scende..》
《Brodo di pollo?》domandai curiosa.
《Brodo di pollo! dopo lo faccio. Allora questa parrucca?》
Mi posizionò la parrucca sul capo, raccogliendo però prima i miei lunghi capelli mori in una crocchia ordianata.
《Perfetta, non ti riconosceranno mai.》
《Dici?》
《Ne sono sicura, a meno che tu non voglia farti scoprire.》
《E se succede?》
《Non preoccuparti, non succederà.》
《Come fai ad esserne così sicura?》
《Oh Chantal McChibben, meno paranoie e carpe mierd!》
《Sì, proprio così diceva si, vai tranquilla.》
《Ah dimenticavo il figlio di Des Styles molto probabilmente sarà presente questa sera, chiedi di lui, si chiama Harry, Harry Styles.》
《Devo chiedere di lui?》dissi picchiettando le mie dita sul bordo del letto, sulla quale ero seduta.
《Vai o farai tardi. So che ti piacerà Harry, é il tuo tipo.》disse facendomi un occhiolino monco.
《Magari non mi piace, che ne sai te!Non è vecchio vero? Harry...sembra il nome di un vecchio》
《Oh fidati lo so, e non lo è! adesso vai.》
《Vado.》mi posizioni in piedi di fronte a lei.
《Vai.》
《In bocca al lupo.》disse schioccandomi un bacio sulla guancia.
《Crepi.》
《Noooo, si dice lunga vita al lupo.》 Urlo.
Feci spallucce 《Come vuole madame.》
La saluti, uscii di casa ed entrai in macchina.
《Bene allora Chantal, puoi farcela.》strinsi la presa sul volante, quando sono nervosa parlo da sola, come per rassicurarmi che andrà tutto bene.
Selezionai l'indirizzo nel navigatore satellitare, e dopo circa 45 minuti di auto arrivai davanti al palazzo.
《Buonasera a tutti, come state? spero vi stiate divertendo bla bla bla.》che discorso palloso. Poteva sforzarsi di più Evelyn.
Mi do una ritoccata al rossetto, rigorisamente rosso e scendo dalla macchina e a passo svelto e deciso e mi avvio all'entrata del palazzo.
《Chantal, puoi farcela.》mi rassicuro nuovamente.
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Helia, spero di avervi incuriosito, per favore se volte che aggiorni lasciatemi un voto, anche un commentino se volete.
A presto, spero. ♡
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Speachless.
Fanfiction《Non era ciò che provavo per lui, ma ciò che non provavo per nessun altro.》
