21 - Un re non può regnare, senza avere accanto la sua regina

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1 settima all' accaduto...



CIRO

Continuo a colpire più forte che posso il sacco da boxe, sfogando tutto ciò che sento dentro di me.

Non riesco ancora a realizzare che Penelope ora sia nelle mani di lui, e per giunta lei si è consegnata credendo di poter liberare mio padre. Adesso non abbiamo né mio padre né lei.

Non mi posso permettere che la rabbia prenda il sopravvento su di me, altrimenti finirebbe che non si risolverà nulla. Tolgo i guanti dalla mie mani e gli poso sulla panchina. Mi siedo e bevo dell'acqua; devo trovare un modo per poter liberare Penelope. Se solo avessi insistito un po' di più a farle cambiare idea, ora non sarebbe nelle sue mani. Se scopro che le ha torto un solo capello, io...potrei liberare la parte peggiore di me.

Guardo l'orario e segna le cinque del mattino. Non ho chiuso occhio e la voglia di dormire è poca. Voglio assolutamente finirla con questa storia una volta per tutte, Tony Castro deve sparire per sempre dalle nostre vite.

Dovrò parlare con i Di Salvo, anche se non siamo molto pacifici tra noi, hanno il diritto di sapere di Penelope. Ovviamente lo farò in presenza anche di Taylor, lei è testimone dell' alleanza di Penelope e papà. Reagiranno nei peggiori dei modi, ma almeno sapranno la verità.

Andrò dopo pranzo, intanto avviso Taylor che le voglio parlare prima di andare da loro.

Esco dalla stanza e raggiungo la mia camera, prendo dei vestiti puliti e un asciugamano. Il tempo di farmi una doccia, prepararmi ed uscirò subito. Andrò direttamente alla villa di Taylor.

****

Dopo aver ricevuto un messaggio da parte di Taylor, sono subito uscito di casa. Non volevo incontrare nessuno, soprattutto mio fratello. In questo momento preferisco non parlare con lui; ovviamente non lo lascio da solo, ma forse è meglio se sto lontano da lui per un po'.

Parcheggio la macchina e spengo il motore, tolgo la cintura ed esco fuori. Cammino qualche passo e noto Taylor aspettarmi al cancello con un sorriso accogliente.

«Sei arrivato giusto in tempo per il pranzo» mi dice, circondandomi con il braccio le spalle, camminando verso l' entrata.

Dovrò cercare di essere calmo e avere un tono determinato e sicuro. Anche perché so bene quanto lei ci tenga a Penelope, è la figlia di un suo amico che ora non c'è più, quindi posso solo immaginare la sua reazione.

Penelope, per le persone che le sono sempre state vicine e che la conoscono più di me, sarà davvero difficile digerire una notizia come questa. Penelope, è importante sia per loro che per me, e voglio fare di tutto affinché la troviamo sana e salva.

Purtroppo sono costretto a pranzare con Taylor, dopo aver rifiutato un po' di volte, ma lei non vuole sentire un "no" come risposta. Una ragazza dai capelli castani, giovane, poggia il piatto contenente la pasta.

«Volevi parlarmi, dimmi cosa di porta qui» mi chiede, subito dopo addenta la pasta.

«Non so da dove iniziare sinceramente.... perché è abbastanza forte quello che devo dirti...» inizio, sentendomi in colpa per ciò che è successo. Lei poggia la mano sul mio braccio, accarezzandolo.

«Va tutto bene, Penelope mi ha spiegato che hanno preso vostro padre...».

«È proprio di Penelope che ti voglio parlare» le dico, il suo viso si fa serio e si raddrizza e stringe la forchetta così forte, che temo che finirà male.

«Cosa le è.... successo, Ciro» chiede, aspettando una risposta positiva.

«Lei si è consegnata a Tony» rispondo, guardandola negli occhi.

DINASTIE || Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora