Epilogo: Qualcosa di grande.

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*✿❀ ❀✿*

-Adesso cosa fai?
Che cosa inventerai?
Per toglierti dai guai
Dove andrai?
Adesso cosa fai?
Che cosa inventerai?
Puoi fingere di più
Di come fai

Cos'è successo? La tua luce
La tua luce si è oscurata
Con qualcuno che conosco
E ti ha portata via da me
Cos'è successo? La tua stella
La tua stella si è eclissata
E ora provaci dal buio
A brillare senza me

Ma c'è qualcosa di grande tra di noi
Che non potrai cambiare mai
Nemmeno se lo vuoi
Ma c'è qualcosa di grande tra di noi
Che non puoi scordare mai
Nemmeno se lo vuoi
Ma c'è qualcosa di grande tra di noi
Che non puoi scordare mai
Nemmeno se lo vuoi

Qualcosa di grande, Lùnapop.

Magnolia🌂

Presente, tre anni dopo.

"Ti prego, dammi una mano!" Strillo per l'ennesima volta, intenta a richiamare l'attenzione di Rebeka.

Non è divertente ritrovarsi in una piccola stanza, il giorno del matrimonio della tua migliore amica, a poche ore dalla cerimonia, con il vestito da damigella che non ti entra.

Sbuffo, tenendo stretto al petto il corpetto mentre Bek armeggia con la cerniera sulla schiena.

"Se non sbuffassi sarebbe più semplice." mormora Ines, lanciandomi un'occhiata tramite lo specchio nel quale sta ammirando la sua figura stretta in un abito splendido.

"Te l'ho già detto che sei bellissima?" Domando con fare ruffiano, lanciandole un bacio volante.

"Santo cielo, Mila, non ce la faccio!" Lamenta Rebeka, che nel frattempo mi sta facendo provare la sensazione di starmi strappando la carne della schiena.

"Ve lo avevo detto che non era una buona idea comprare l'abito per me prima che tornassi da New York per provarlo!"

Tiro l'ennesimo sospiro, incitando Rebeka a riprovare. Il mio telefono vibra per l'ennesima volta e, quando leggo un messaggio di Rick sullo schermo, mi ritrovo a sorridere.

R: Amore, tra quanto uscite? Qua tutti mi stanno riempendo di domande.

Faccio leggere il messaggio a Ines, che scoppia inevitabilmente a ridere.

"Poverino, abbandonato alle grinfie di mia madre." ride del mio ragazzo.

Rebeka mi dà uno schiaffetto sulla schiena, distraendomi dai miei pensieri.

"Ahia, cazzo!" Mi lamento, tirandole uno schiaffo sulla mano.

"Smettila di ridere, o questo vestito non ti entrerà mai." mi intima Ines al posto della sorella.

"Non sarai mica incinta!?" Esclama proprio quest'ultima.

Questa volta niente può fermare la risata incontrollata che mi risale in gola. Anche Ines scoppia a ridere, ma Bek sembra così seria da far paura.

"Santo cielo, prega Dio che non sia così!"

"Siamo nel ripostiglio di una chiesa, Mila, non ti consiglio di dirci cazzate." pronuncia Rebeka, facendo salire quella benedetta cerniera lungo la mia schiena.

Adesso tocca ai laccetti, mi ricorda una voce subdola nella mia testa.

"Giuro solennemente di non avere nulla da dichiarare." sospiro qualche secondo dopo, riprendendo finalmente a respirare in maniera regolare.

"Pensavo stessi dicendo di non avere buone intenzioni...menomale!" Esclama Ines, passandosi un fazzoletto sulla fronte umida.

Mi scappa un sorriso.

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