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"Vabbe però non è colpa sua" Fer cercò di far ragionare sua sorella.
"Non c'entra.
Io prima di inziare con lui ho chiuso con il mio passato, non è che domani si presenta quello con cui mi sono sfrequentata fuori la porta di casa" scocciata girò e rigirò la forchetta nel piatto senza mangiare.

C'erano solo loro due visto che Pedro sarebbe tornato ancora più tardi.
Il mister li aveva trattenuti di più per fare una riunione di squadra improvvisata.

"Sono stata stupida è successo tutto troppo in fretta.
Con questo non sto dicendo che me ne pento sia chiaro" specificò.
"Mangia muoviti" Fer le diede due schiaffetti in testa.

Dopo essersi messa sul letto con il PC per studiare un pò le venne in mente quella scena in videochiamata.

Chissà cosa avevano fatto dopo quei due...
Non riusciva a pensare ad altro.
Pablo non aveva nemmeno risposto al messaggio quindi sicuramente era in compagnia di Erika.

Non c'èra altra soluzione.

Si sentiva morire dentro, voleva piangere ma non riusciva nemmeno a farlo.

Non poteva nemmeno cercarlo perché le aveva lasciato il visualizzato.
Non si sarebbe mai piegata ad un uomo così e quindi stava cercando di non aprire proprio la chat.

Dopo qualche ora a studiare faticosamente si recò nel bagno della sua camera da letto.

Si sentiva frustrata e stressata per lo studio e per lo più c'era la situazione con il calciatore.
Stava per scoppiare,non riusciva più a trattenere le lacrime.
Non sapeva cosa fosse successo quella sera con Erika e questo la destabilizzava troppo.

Regolò l'acqua calda e poi si tolse i vestiti quasi tremando.
Aveva gli occhi spenti, più passava il tempo è peggio stava.
Non si aspettava questa reazione da parte del ragazzo.
Ignorarla? Che senso aveva?

Sotto il getto della doccia si mise le mani tra i capelli e poi si poggiò alla parete scendendo giù lentamente.
Qualche lacrima iniziò a scendere e presto si ritrovò a singhiozzare.
Rimase seduta a terra accovacciata con la testa poggiata all'indietro e le mani sulle ginocchia.

Fernando invece aveva appena aperto la porta a Pedro che finalmente aveva fatto ritorno a casa.
"C'è Sabrina? Le devo parlare!" Pablo spuntò dietro il canarino.
"Si è in camera sua...stava studiando" Fernando sì rese utile per poi andare in salotto a parlare con suo fratello.

Gavi bussò alla porta ma non sentendo alcuna risposta decise di entrare.
Sentì il rumore dell'acqua e capì subito che era in doccia.

Si avvicinò alla porta del bagno che era socchiusa e udì i singhiozzi della ragazza.
Fece irruzione in quel bagno senza esitazione e si precipitò aprendo le porte della doccia.

"Che fai??!!!" Diede un piccolo strillo.

"Sabrina alzati..." cercò di alzarla di peso, si stava bagnando tutta la maglia.

"No Pablo vattene.
Per favore vai via" cercò di ribellarsi alla forte presa.

"Perché piangi?" Le fece qualche carezza in viso che lei scansò.

"Non mi toccare con queste mani.
Chissà che ci hai fatto!" Sbottò schifata.

"Cosa?" Il sivigliano chiese in preda all'agitazione.

"Lascia stare.
Torna da Erika" lo spinse via.

"Da Erika?
Dopo che hai staccato la videochiamata io l'ho mandata via...
Ma se non mi fai spiegare come faccio a dirti la verità..." cercò di farle capire.

"Non hai risposto al mio messaggio quindi presumo che tu abbia passato la notte con lei...per consolarla" fece la stronza.

"Non ho risposto perché ero agitato...
Non sapevo cosa dirti.
Avevi ragione e mi sentivo uno stupido.
Non è giustificabile che una ragazza del mio passato bussi alla porta.
Hai ragione..." abbassò il capo.

"Va bene ora vai" lo invitò ad andare via.

"Io voglio stare con te...ti prego non mandarmi via.
Cerca di fidarti..." Si avvicinò ancora a lei.

"Ti voglio anche credere...
Ma il fatto che tu mi abbia ignorata mi ha fatto malissimo..." Si alzò in piedi.

"Ma tu potevi chiamarmi...
Non l'ho fatto apposta ma non sapevo che dire non volevo fare la figura dello scemo ed ero agitato...
Sabrina ora finisci di fare la doccia e poi andiamo a fare un giro" cercò di rimanere serio nonostante lei fosse nuda davanti a lui.

"No. Non verrò.
Chiudi per sempre con Erika.
Sennò dimenticati di me.
Fai finta che io e te non ci siamo mai conosciuti" prese lo shampoo.

"No...io già ho chiuso con lei.
Ti faccio vedere dalle telecamere che ho in casa.
Vedi cosa è successo ieri.
Così stai più tranquilla..." fece spallucce.

"Pablo te ne devi andare.
Mi devo lavare...
Sono nuda e non puoi stare qui" chiuse la porta della doccia.

"Ma io già ti conosco nuda smettila.
Aspetto che esci dai" Si mise sul gabinetto seduto.

Dopo l'uscita della ragazza le porse l'accappatoio senza sapere che stava per succedere qualcosa che gli avrebbe fatto molto male.

"Pablo non aspettarmi...
Tanto non cambio idea.
Chiaro?" Sabry fece la dura.

"Smettila...scema lo sai che voglio solo te" cercò di darle un bacino senza riuscirci.

"Forse non hai capito.
Non so più come fartelo capire quindi adesso te lo dirò in faccia.
Pablo io non sono innamorata di te.
Stavo solo giocando un pó...
È stato bello ma adesso mollami..." disse facendolo diventare bianco in viso.

Gavi scappò via da quella casa correndo da Fermin per sfogarsi, ci era cresciuto insieme erano come fratelli e lui sicuramente lo avrebbe consolato.

Sabrina aveva detto quelle parole solo perché le aveva dato fastidio tutto quel casino ma non erano assolutamente vere quelle parole.

Lei lo amava è come e adesso si sentiva morire più di prima.

Ragazze cosa ne pensate???

Culpa mia•|Pablo Gavi|•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora