La suoneria del telefono che squilla a tutto volume dentro la mia borsa si propaga all'interno del negozio, facendo voltare la signora davanti a me.
Mi sbrigo a silenziarlo e rispondo a King." Ti richiamo, sono in fila in farmacia" dico a bassa voce per non disturbare.
"Non preoccuparti, volevo solo farti vedere una cosa. Tutto ok?"
"Sì, Aron stamattina si è svegliato con il mal di gola e sono venuta a comprargli uno sciroppo. Ci sentiamo più tardi? Io però sono fuori a pranzo..." faccio una piccola pausa, incerta "con Riccardo" aggiungo, sentendomi un po' a disagio a causa della nostra discussione di qualche giorno fa.Non batte ciglio.
"Ok, allora ci sentiamo quando hai finito" dice serenamente, e riaggancia.Sono curiosa di sapere cosa volesse mostrarmi, così mentre aspetto il mio turno gli invio un messaggio:
"Non ricordavo che poi, nel pomeriggio, ho degli appuntamenti di lavoro fino alle cinque! Tu invece che programmi hai? E cosa volevi farmi vedere?"
Poco dopo ricevo un messaggio di risposta.È una sua foto, resto sbigottita.
Accidenti... ma com'è possibile essere così attraenti?!
Certe immagini dovrebbero essere precedute da una specie di avviso: "attenzione, materiale pericoloso, ad alto contenuto seduttivo!" In modo tale che chi le riceva possa decidere se aprirle a proprio rischio e pericolo, o per lo meno prepararsi mentalmente all'impatto.È all'interno di un camerino, e indossa un completo chiaro elegante, gessato, a righe sottili alternate lucide e opache, con il collo alla coreana e una camicia bianca sotto. La giacca cade alla perfezione sulle sue spalle e sul torace, esaltandone la figura; i pantaloni sono leggermente aderenti sui fianchi e sulle gambe muscolose. La stoffa tesa traccia sapientemente i confini del suo corpo, lasciandone il contenuto all'immaginazione.
I capelli sono pettinati all'indietro; sui polsi, due gemelli a punto luce completano l'outfit.È in piedi davanti a un grande specchio e rivolge all'obiettivo uno sguardo fiero e provocante; la bocca schiusa in maniera sensuale.
Proprio come nei suoi servizi fotografici, penso, solo che questa volta si è messo in posa per me; e quella consapevolezza mi procura uno sfarfallio." Il vestito per il matrimonio. Che ne pensi?"
" Bello..." rispondo, vaga.
" Io, o il vestito?"
Ridacchio, e la signora si gira ancora. Che presuntuoso.
"Il vestito" specifico."...E invece io?" Insiste.
" Neanche tu sei male" capìtolo alla fine, dandogliela vinta, immaginando la sua espressione tronfia." Grazie, piace molto anche a me.
Stasera ho una cena di lavoro, potrei chiamarti quando torno, anche se probabilmente farò tardi... oppure vuoi che ci sentiamo direttamente domani?""Quando torni è meglio se vai a letto. Domani sarà un giorno impegnativo per te. Ci sentiremo con calma dopo che sarai atterrato" dico pensando alla sua imminente trasferta.
Mi dispiace un po' quando non riusciamo ad incastrare i nostri impegni e a ritagliarci un momento per parlare, anche se ad essere onesta non succede spesso.
Da quando mi ha confidato che desidera incontrarmi il nostro rapporto è cambiato, è cresciuto.
È ancora più presente, pieno di cure e attenzioni nei miei riguardi.
Potrei quasi dire che mi sento corteggiata.
Siamo uniti giorno e notte da un fil rouge di pensieri e parole, sia quando ci sentiamo che quando non lo facciamo.Anche i toni delle nostre conversazioni sono diversi.
Mi dice cose dolcissime, ma allo stesso tempo anche provocanti, pungenti, in un susseguirsi inaspettato che mi fa sentire come se fossi sulle montagne russe.
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HIC IPSO TECUM (io qui con te)
RomanceTrovarsi, riconoscersi. Scavare, estrarre, donare. Capirsi, amare.