Capitolo 3

74 4 0
                                    

"Grazie"risponde,per poi girarsi e ritornare da quel ragazzo seduto al suo stesso tavolo.
Il ragazzo si alza mentre lo stronzo si rimette gli occhiali.
Per la prima volta riesco a guardarlo di profilo,dal naso fino al collo..Cristo è fottutamente identico al mio artista preferito «The Weeknd»,lo fisso a bocca aperta per poi arruffare le sopracciglia,per un attimo perdo l'equilibrio e noto che accanto a me ho la mia migliore amica che sposta le pupille tre me e lo stronzo per poi ridacchiare in silenzio.Nel mentre che il tipo sta per uscire parte «Rockin'» di The Weeknd,e in quel momento sento un peso sullo stomaco che quasi cado a terra,e vedo che lo stronzo rimane per un attimo paralizzato davanti la porta e mandare giù il groppone che aveva in gola e uscire,io e la mia migliore amica ci guardiamo sconvolte.
Ripenso alla somiglianza,ma subito dopo penso che non può mai essere lui.. sarà uguale fisicamente ma caratterialmente sono due persone diverse,quello di stamattina è uno stronzo patentato,Abel invece è una persona d'oro,sia con i fan e sia con le persone altrui.[cit.]
Cerco di rimanere il più concentrata possibile sul lavoro anche se è difficile visto ciò che è successo oggi.
Arrivano le 20.30,finito il turno mi cambio e visto che la mia migliore amica ha finito prima e si è già ritirata mi ritrovo da sola nel bar,pulisco tutto ed esco dal locale.. c'è di nuovo la McLaren di questa  mattina e il tizio di stamattina appoggiato alla macchina mentre fuma una sigaretta guardando il vuoto,faccio finta di nulla e inizio a chiudere il locale,lui si accorge di me e sputa fuori il fumo.
"oh..ciao"risponde.
Aspetta,mi ha appena salutato?
che lunatico di merda..
"ciao?"rispondo e mi giro verso di lui e vado verso il marciapiede davanti a lui
"volevo chiederti scusa per stamattina, effettivamente sono stato troppo scortese"
risponde.
Lo guardo mentre si vede effettivamente un punto di domanda in testa.
"ah no tranquillo"gli rispondo.
Non riesco a vederlo negli occhi a causa di quei cazzo di occhiali.
"sei a piedi?"mi chiede
"si però casa mia è vicina quindi massimo 10/15 minuti e sono arrivata."
si volta verso la macchina e apre la portella e fa con la testa cenno di entrare.
"per farmi perdonare.."dice per poi fare il giro e aprire lo sportello del guidatore
"umh..no tranq-"nemmeno il tempo di dirlo che mi dice
"lo prendo per un si" ed entrare in macchina
Confusa,entro nella macchina e c'è un silenzio imbarazzante che mi fa venire un nodo alla gola,lui ogni tanto con la coda dell'occhio guarda la schermata del mio telefono dove ho «house of balloons» in riproduzione e come sempre quando parte questa canzone mi viene da piangere solo ripensando alla mia infanzia che era tra litigi e bullismo.
Appoggio la testa sullo sportello della macchina mentre guardo dal finestrino
"Comunque..non mi sono presentato...piacere Abel"
Rimango completamente paralizzata,non riesco nemmeno a distogliere lo sguardo perplesso dalla strada.
Mi volto verso di lui e mi attacco con la schiena tra il sedile e la portella della macchina.
"Aspe che hai detto scusami-?
"Abel,mi chiamo Abel"per poi togliersi gli occhiali e cappello
"ABEL MAKKONEN TESFAYE?-"
"lo sai pronunciare bene a quanto pare"ridacchia

Cuori Infranti | Abel tesfaye Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora