Cuoriosità

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(POV NIALL)
Arrivo a casa e i ragazzi mi corrono incontro preoccupati.
"Niall ma dove sei stato? Eravamo preoccupati, sei stato più di due ore fuori" -dice Zayn prendendo un pò di colore in viso. Due ore...cavolo! Era tardi! E come uno stupido avevo dimenticato di avvisarli.
"Hai incontrato una ragazza forse?"-dice il riccio alzando un sopracciglio e le mie guance subito si colorano leggermente di rosso.
"Vieni, raccontaci tutto" -dice Liam. Ci sediamo sul divano e così gli racconto di Angelica.
"Questa ragazza si chiama Angelica, vive per strada, è stata lei a trovare Lux, gli ho dato dei soldi ma li ha rifiutati. Vi ricordate quando ci siamo fermati a guardare quel gruppo in piazza? -chiedo e i ragazzi e loro annuiscono - è quella ragazza che cantava, ballava e suonava. Quando vidi che se ne stava andando l'ho seguita e ho scoperto che compone canzoni per guadagnare soldi" -dico finendo di raccontare.
"È anche bella?"- chiede Louis guardandomi
"Si Louis, molto bella" -dico sorridendo come un ebete.
"Finalmente Niall ha una ragazza!"-dice Zayn gridando e noi iniziamo a ridere.
***
Sono l'1:15 e fuori e sta diluviando. Sono appoggiato alla finestra preoccupato per la giovane ragazza senza tetto e pensando a dove stesse e dove si fosse rifugiata con tutta questa pioggia. gli altri sono andati già a dormire, ma io non ci riesco, penso a quella ragazza indifesa anche se non aveva i soldi aveva una gran voglia di vivere e di divertirsi come una normale adolescente. Da quello che ho potuto vedere è una persona onesta, gentile e anche molto timida. Decido di svegliare Liam dopo pochi minuti, è l'unico che può aiutarmi. Devo andare da quella ragazza.
"Liam,Liam!"-dico scuotendolo
"Dimmi Niall"-dice con gli occhi socchiusi
"Liam mi puoi accompagnare sul Tower Bridge?"-dico agitato
"Niall, amico sono le..."-non gli faccio neanche finire di parlare che gli rispondo.
"Lo so sono l'1:15. Ma devo andare da quella ragazza" -dico prendendo il mio giubbotto e le chiavi della macchina di Liam. Non gli do nemmeno il tempo di vestirsi che lo spingo fuori casa. Saliamo in macchina e ci dirigiamo al Tower Brigde. La troviamo rannicchiata nel suo angolino che trema dal freddo. Scendo dalla macchina preoccupato e le vado incontro.
"Angelica!"-dico chiamandola e lei alza lo sguardo infastidita.
"Che vuoi?"-dice con voce tremante
"Perché non vieni a casa mia? Non puoi rimanere qui!"-dico alzando un pó la voce, in più ero bagnato fradicio e sentivo davvero freddo. Non riesco a capire come faccia a rimanere qui.
"E perché dovrei? Non ti conosco" -dice alzando anche lei un po' la voce
"Almeno vieni a casa per asciugarti e poi quando finisce di piovere, se vuoi, te ne vai -dico guardandola e lei mi restituisce lo sguardo un pò titubate- non ti preoccupare non ti farò del male, e non ne ho intenzione" -dico sorridendo
"E le mie cose?"-dice come se fosse un disturbo
"Le porti a casa mia, ma adesso andiamo altrimenti ci ammaliamo sotto questa pioggia"
Le porgo una mano che lei tremante accetta, io la stringo e la porto in macchina dandole un piumone per tenerla al caldo. Le apro la portiera della macchina per farla sedere e subito dopo prendo posto affianco a Liam. La guardo dallo specchietto laterale e noto che trema ancora e guarda fuori dal finestrino. Si vede dagli occhi che è molto stanca.
"Ciao io sono Liam, amico di Niall -dice salutandola col suo sorriso. Lei ricambia e lo saluta con un cenno della mano che esce da sotto il piumone- da dove è uscito quel piumone?"-dice sorridendo e gli do un pugno sulla spalla.
Arriviamo a casa e la faccio stendere sul divano mentre Liam ci da la buonanotte e ritorna a dormire. Vado nella camera degli ospiti e gli prendo dei vestiti asciutti, per farla stare comoda. Ritorno in salone e la vedo davanti alla finestra che osservava fuori preoccupava.
"Angelica -dico avvicinandomi e lei sobbalza per lo spavento- scusami non volevo spaventati. Questo è il cambio"- dico porgendoglielo, spero che accetti. Si morde il labbro e mi guarda stranita come se nessuno non avesse mai fatto qualcosa per lei.
"Perché lo fai?"-dice guardandomi negli occhi che per me sono bellissimi, non faccio altro che guardarli.
Lei stava lì a fissarmi e aspetta un mia risposta. Ma la verità è che non lo sapevo neanche io. Appena l'ho visto ne sono rimasta incantato per i suoi modi di fare e anche perché lei non si approfitta di me come le altre persone.
"Tu non sei come le altre, sei diversa" -dico dicendo la verità. Lei non dice niente e abbassa lo sguardo mordendosi il labbro. Lo fa quando è nervosa e non sa cosa dire ed è adorabile. Gli rialzo con le dite lo sguardo e i miei occhi trovano di nuovo i suoi. Avevo una voglia matta di baciarla ... ma non lo faccio.
"Il bagno si trova infondo al corridoio" -dico in un sussurro. Lei annuisce e si catapulta nel bagno. L'aspetto fuori appoggiandomi al muro per ben 10 minuti. Quella tuta gli calza proprio a pennello e lei è bellissima.
"Questo è tuo" -dice porgendomi il piumone e mordendosi il labbro.
"Tienilo tu, ti potrà sempre servire. Vieni ti mostro la camera" -dico prendendola per mano.
"No io... -dice rifiutando e io la guardo- io non posso dare fastidio, vivo per strada, quella è stata sempre la mia unica casa e sicuramente non riuscirò a dormire ... quindi è meglio che vada ... grazie di tutto" -dice andando verso la porta e io l'afferro per il polso.
"Non andare. Non dai fastidio anzi è piacevole la tua compagnia e se non vuoi dormire da sola vuol dire che dormirai in camera mia, io a terra e tu sul letto" -dico guardandola
"Hai detto che non dormivo qua!"-dice guardandomi stranita
"Si ma la pioggia non si fermerà stanotte" -dico guardando fuori.
"Va bene, ma scordatelo io dormirò per terra e tu sul letto". Sto per aprire la bocca ma lei mi blocca senza farmi controbattere.
"Non si discute" -dice con tono dolce ma allo stesso tempo duro e a me scappa un sorriso.
Oltre ad essere timida è molto determinata. Questa ragazza è un vero mistero per me ma ho intenzione di scoprire ogni suo particolare.
"Se queste sono le condizioni per farti rimanere, ci sto" -dico avvicinandomi di più.
La porto in camera mia, le do due piumoni e li sistema a terra.

(POV ANGELICA)
Ero di spalle e non vedevo il ragazzo che mi aveva dato un tetto sicuro per stanotte. È stato molto gentile e premuroso da parte sua ma qualcosa in lui non mi convince.
"Chi sei veramente?"-dico spontanea
Speravo che non avesse sentito. Lo avevo detto ad alta voce, e mi sentivo una stupida. Lui non risponde quindi penso che stia già dormendo e tiro un sospiro di sollievo.
"Perché mi fai questa domanda?"-già perché gliela faccio? Forse perché a nessuno mai è importato di me.
"Perché nessuno si è mai preoccupato per me" -do voce ai miei pensieri
"Come si chiamano i tuoi genitori?"-dice girandosi verso di me e finalmente posso vedere i suoi occhi celesti. È una strana domanda la sua ma rispondo comunque
"Mio padre si chiama Paul, mentre mia madre si chiama Amelia" -dico cercando di ricordare i loro visi, ma invano.
"Angelica qual è il tuo cognome?"-non penso che tutte queste domande serviranno a qualcosa ma se è solo una sua curiosità lo accontento.
"Perché lo vuoi sapere? Non sembra molto importante come informazione" -dico guardandolo di nuovo
"Te lo chiedo per conoscerti meglio" -dice sorridendomi
"Il mio cognome è Higgins"-dico con certezza
"Non riesci a dormire?"-dice posizionandosi di fianco e mantenersi la testa con la mano
"No. E devi rispondere ancora alla mia domanda! Chi sei Niall Horan?" -dico mettendo anche un po' di umorismo. Lui sorride e si stende sul letto guardando il soffitto.
"Se te lo dico non ci crederai -la sua frase mi ha messo un po' in allerta e soprattutto curiosità- ma lo scoprirai presto"
Non volevo insistere per non risultare antipatica. Mi bastava solo che mi dicesse che non era un assassino. Ma non chiedo oltre e poggio la testa sul cuscino.
"Va bene. Buonanotte Niall" -dico chiudendo gli occhi
"Buonanotte Angelica, ti aiuterò a trovare i tuoi genitori, promesso" -sento uno struscio di lenzuola
"Non li troverai mai. Li ho cercati per molti anni. Sono sicura che un giorno saranno loro a venire da me" -non faccio in tempo a sentire la risposta di Niall che mi addormento.

(POV NIALL)
Si addormentò in un batter d'occhio, era stanca e non feci altro che osservarla mentre dormiva. Alla fine non ho resistito la presi a mo di sposa e la misi sul mio letto mentre io prendevo il suo posto per terra sui piumoni.

Ricchezza e povertàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora