|| This Is My Story||

Parte 3

Sta salutando. Chi saluta? Me? No, mi giro e c'è una ragazza bellissima sul ciglio della strada che aspetta sorridendo. Non sorrido, scendo dal muretto e mi sistemo la sciarpa. Vado verso la scuola, voglio allontanarmi da lui, da loro. Non voglio vedere il loro bacio, quel bacio che avrei tanto voluto assaporare, anche solo una volta, nella mia vita. Le otto e mezza e sono davanti al cancello. Qualcuno mi prende dai fianchi e mi avvicina a se. E' Manuel. Avrei voluto fosse Cristian... Non mi importa, lo saluto, con la mia solita freddezza. Sono sempre fredda, personalmente, penso che sia meglio essere cosi. Invece di essere calorose e affettuose, tanto la gente mente, la gente tradisce. Io ne so qualcosa. L'unica persona di cui mi posso fidare è lui. Mi abbraccia e mi dà un bacio. Insieme camminiamo verso la nostra classe, ad un certo punto lui svolta a destra e io a sinistra, siamo in classi diverse, ci separiamo. Entro in classe e...Cazzo. Che cazzo ci fa lui qui? Non può essere, è un miraggio. Qualcuno mi annuncia che ha appena cambiato classe e frequenterà questa per tutto l'anno. Merda, mi mancano le parole. Annuisco, quasi gemendo e sorrido alla battuta squallida che Marco fa poco dopo. Non sento più le gambe, è un incubo. Come può un solo essere su sette miliardi, farti stare così male? Come può una persona essere così letale? Lui è strano, non parla, non sorride. Annuisce e si presenta a tutte le oche che lo vanno a salutare. Nel frattempo io sono immobile. Già da dieci minuti, e lo guardo. Lui mi guarda, mi sorride appena e mi fa cenno di avvicinarsi. Le mie guance avvampano. Non mi avvicino, declino l'invito con la testa e vado a sedermi. Fanculo, ce l'ho dietro. Mi sussurra qualcosa che non capisco e mi bacia dietro l'orecchio, forse sente le mie guance diventare bollenti perché sghignazza leggermente dicendomi che adora farmi arrossire. Devo mantenere il controllo... Si siede, le mie guance ancora scottanti, il suo profumo nelle narici e il suo bacio ancora incollato.