Capitolo 12

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È la giornata ideale per un picnic, con il sole accompagnato da qualche nuvola di passaggio e un leggero venticello che fa volare le foglie autunnali cadute da sopra gli alberi.

Infatti, Mia e la famiglia Martino si dirigono al Prices Island Park, un parco con un immenso prato verde, pieno di fiori ed alberi, con panchine sparse in tutta l'area, una zona con un parco giochi per bambini e anche un chiosco di dolciumi e bevande.

Infatti, Mia e la famiglia Martino si dirigono al Prices Island Park, un parco con un immenso prato verde, pieno di fiori ed alberi, con panchine sparse in tutta l'area, una zona con un parco giochi per bambini e anche un chiosco di dolciumi e bev...

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Elijah si dirige con la macchina verso il parcheggio del parco, all'esterno. Dopo di che entrano, superando dei cancelli bianchi di metallo.

Iniziano a preparare il picnic: le piccole stendono a terra il grande lenzuolo a scacchi bianco e rosso ed Elijah e Mia si organizzano con le pietanze del cesto: aranciata rossa, vino rosso per Elijah, tramezzini con prosciutto e formaggio, contorni di frutta a fette zuccherate, pasta all'insalata e muffin ripieni con un cuore al cioccolato.

Iniziano a preparare il picnic: le piccole stendono a terra il grande lenzuolo a scacchi bianco e rosso ed Elijah e Mia si organizzano con le pietanze del cesto: aranciata rossa, vino rosso per Elijah, tramezzini con prosciutto e formaggio, contor...

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«Quante cose buone ci sono qui!» dice Mia con l'acquolina in bocca, soprattutto per la pasta all'insalata che ha un aspetto davvero invitante!

«Mettendo da parte i muffin, il resto è cucina italiana.» dice Elijah vantandosi delle sue abilità culinarie, disponendo la pasta dal grande contenitore sui quattro piatti di plastica.

«Papà è un grande cuoco.» dice Victoria, ottenendo un riconoscimento da parte del padre.

«Soprattutto quando prepara la pizza e i dolci!» si aggrega Stella, mugolando di piacere pensando a quel dolce al cioccolato che ama da impazzire.

«Anche se sono bravo a cucinare i miei genitori sono degli abili cuochi.» dice Elijah ricordando i pranzi della domenica di quanto stava a casa dei suoi genitori.

Quando arrivava il pranzo della domenica la felicità saliva fino alle stelle. Si riuniva tutta la famiglia Martino insieme ai nonni, nipoti e cugini. Tutti si divertivano alla grande e si volevano un gran bene.

«Papà, quando rivediamo i nonni e gli zii?» domanda Victoria incuriosita. Saranno passati minimo quattro anni da quando non ritornano a Napoli e le manca un sacco quella città.

«Presto Victoria.» dice Elijah perdendo tutta la vivacità negli occhi.

Gli manca la sua famiglia ma al solo pensiero di ritornare a Napoli si sente divorare dalla tristezza, pensando a quanto gli manchi Sofia.

Mia e la famiglia Martino si godono il picnic, chiacchierando e scherzando amichevolmente e finito di mangiare tutto, le bambine vanno al parco giochi; Stella sull'altalena e Victoria vicino a lei per disegnare.

«Penso che dopo il liceo porterò Victoria all'Accademia di Belle Arti.» pensa Elijah, ricordando quanto fosse brava Victoria nel disegnare. Se sviluppasse le sue capacità da artista diventerebbe perfetta nel mestiere.

«Non ho avuto modo di vedere i suoi disegni ma sicuramente sai quanto vale.» dice Mia, guardando Victoria intenta a disegnare una grande rosa rossa in mezzo al giardino alla sua sinistra.

» dice Mia, guardando Victoria intenta a disegnare una grande rosa rossa in mezzo al giardino alla sua sinistra

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«Non ho avuto modo di vedere i suoi disegni ma sono riuscito a dare un'occhiata quando stava a scuola. È riuscita a disegnare Sofia in maniera così realistica che sembrava di vederla realmente.» dice Elijah, ricordandosi delle sensazioni che ha provato quando ha visto quel ritratto: angoscia e tristezza. 

«Vorrei tanto che Victoria mi desse la possibilità di far parte della sua vita. Anche se adesso si sta dimostrando più amabile, Victoria è ancora nel suo guscio e non intende uscirne; così come non intende riappacificarsi con me.» dice Elijah, con un sospiro pesante, carico di tensione e di sofferenza.

«Elijah, arriverà quel momento.» cerca di confortarlo Mia, facendosi più vicina all'uomo. «Io ho avuto a che fare con bambini come Victoria e la soluzione al problema è quella di essere paziente e di tentare di coinvolgerla in attività che la incoraggino ad aprirsi e pertanto ad approcciarsi a te.»

«Io ci provo, ma Victoria non intende proprio parlare con me. Quando non ci sei, si chiude nella sua stanza ed esce soltanto per il pranzo, la merenda e per la cena.»

«Molto probabilmente Victoria non si sente ancora pronta per coinvolgerti nella tua vita.» ragiona la bambinaia.

«Sai cosa mi rattrista? Che lei è sempre stata coccolosa e allegra con me. Ma da un giorno a un altro è diventata un'altra persona e non capisco perché.» Elijah è quasi sul punto di piangere. Vuole un gran bene a Victoria e vederla così schiva e arrabbiata gli si spezza il cuore.

«Non sono sicura, ma per quello che sono riuscita a capire stando con lei è che prova rancore nei tuoi confronti.» dice Mia con tanta difficoltà perché non è per niente felice di dire cose del genere ma non voleva che Elijah non fosse all'oscuro della situazione.

«Rancore? E perché mai?» domanda Elijah sconvolto. Perché?

«Perché Victoria mi ha detto di sentirsi messa da parte perché tu dai più conto a Stella. Mi ha detto che con la piccolina ti comporti in maniera diversa e che con Victoria sei più duro. Non sente l'amore che provi per lei ma soltanto un distacco che la porta a sentirsi sola e triste.» dice Mia a malincuore.

«Veramente ti ha detto questo?» domanda Elijah con voce rotta, sentendo scendere una lacrima sulla guancia e la scaccia subito.

«Purtroppo si e mi dispiace tanto Elijah.» gli dice Mia, per poi volgere lo sguardo verso Victoria che la sta guardando. Non la sta guardando con antipatia, anzi, è come se stesse pensando a qualcosa. Molto probabilmente è in soprappensiero pensa Mia ritornando a guardare Elijah.

«Tranquilla Mia. Anzi, ti ringrazio per avermi informato della situazione.» dice Elijah appoggiando la mano su quella di Mia, la quale sorpresa del gesto, ricambia la stretta.

Elijah guarda Victoria che sta continuando a disegnare, impegnata a voler dare quanti più particolari al suo lavoro artistico.

Sono così cattivo ai tuoi occhi?

Sono così severo ai tuoi occhi?

Lo pensi veramente piccola mia?

Sono così preso dal dolore che non ho pensato a quanto stia male anche Victoria?

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SPAZIO AUTRICE

Buonasera amici miei! Ecco a voi il nuovo capitolo 🩷

Vi piace? Fatemelo sapere con un commentino 🙏🧸

Vi mando un grosso bacio! 😘

Alla prossima 🌞 🤍

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