Mitologia e coraggio.

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1. 𝓜𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸𝓰𝓲𝓪 𝓮 𝓬𝓸𝓻𝓪𝓰𝓰𝓲𝓸

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Riley's Pov

Caro diario,
quest'estate è terminata in un attimo, quasi non mi sembra vero.
Il tempo qui, a casa di zia Jo, passa velocemente. Certo, rispetto a quando passavo le vacanze estive con i miei genitori che non facevano altro che sbottarmi contro, è nettamente logico che io mi sia divertita di più.
Ad ogni modo, penso di aver preso una decisione.
Ho abbandonato completamente l'obiettivo di rendere orgogliosi i miei genitori, ma non quello di compiacere a me stessa.
Senza fare troppi giri di parola, arrivo dritta al punto: lascerò Luke.
Non so cosa possa succedere, o meglio, cosa mi possa succedere. Ma zia Jo dice che sono una donna forte, che ci riuscirò. E io mi affido a lei, voglio affidarmi a lei.
E comunque, anche se non l'avessi lasciato ora, l'avrei comunque fatto.
Sono dell'opinione che molti momenti arrivino sempre, ma non sappiamo mai quando. Molte volte siamo noi che dobbiamo scegliere quando.
E io ho scelto ora.
Com'è che si dice?
Meglio tardi che mai.
Ma io credo che prima la si fa una cosa e meglio è.

Dalla Riley sedicenne,
alla Riley del futuro.
Hai un destino, Riley Bills?

Mi alzo dal letto e stendo i muscoli dolenti e ancora addormentati.
Sbadiglio e mi stendo il pigiama addosso che, durante la notte, si è piegato in modo sovrannaturale.

Metto in ordine le lenzuola del letto e mi dirigo verso la porta.
Non appena metto piede nel corridoio, vedo Lilith correre con una bacchetta in mano. Scanso un incantesimo, abbassandomi.

«Ehm, zia Jo! Come ci è finita quella bacchetta nelle mani di Lilith?» chiedo urlando.
Zia Jo compare dal corridoio con i capelli scompigliati e un'espressione esasperata.
«Non lo so!» sbuffa, venendo verso di me. Si asciuga la fronte sudata e mi guarda affannata.
«Tua sorella non ha affatto preso da te».

Rido e le aggiusto i capelli «Lei è il Sole e io la Luna» sussurro.
Zia Jo mi guarda«Sentiamo un po', qual è il significato di quest'altra tua splendida metafora?»
Sospiro «Tutti notano il Sole, ma nessuno nota mai la Luna».
E in effetti è vero. Hanno sempre notato Liltih, ma mai me.
Più diventi grande e più ti rendi conto di quanto gli occhi altrui siano sempre pronti a criticarti, a giudicarti, ad avvelenarti anche con una singola parola.
Più cresciamo e più le responsabilità aumentano. Quando andiamo a scuola, le nostre responsabilità sono i voti. Dobbiamo studiare per acculturarci, ci dicono. Arrivati al punto in cui troviamo un lavoro, dobbiamo combattere per non perderlo, per non farlo arrivare in mani sbagliate a causa di compromessi. Dobbiamo sempre mostrare di essere migliori. Questo crea in noi un grande senso di inadeguatezza e competizione, come se la nostra vita fosse una gara senza fine, ma piena di ostacoli.

𝗧𝗛𝗘 𝗙𝗔𝗩𝗢𝗥𝗜𝗧𝗘 𝗦𝗧𝗔𝗥 𝗢𝗙 𝗡𝗬𝗫 | Regulus Black's Fanfiction.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora