You can't do nothing.

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"Scarlette!" la richiamò il fratello facendo scendere di corsa la sorella con il phon in mano e i capelli bagnati.

"Che cosa vuoi!" urlò lei con i capelli davanti e facendo girare anche gli altri coinquilini che stavano cucinando la zuppa inglese.

"Puoi aiutare Tom a tagliare la ricotta?" si innervosì quando sentì cosa aveva da dire il fratello, seriamente? Pensò lei.

"E va bene!" posò il phone sull'appoggio in stoffa del divano e si legò i capelli in una crocchia disordinata raggiungendo il ragazzo dalle treccine in cucina, non le rivolse uno sguardo ancora arrabbiato per l'avvenimento del pomeriggio stesso, ma le porse il coltello e iniziò a tagliare velocemente la ricotta però, facendosi male al dito.

"Ma non sai fare un cazzo!" quelle parole uscirono da sole dalla bocca di Tom, leggermente innervosito dal modo di fare dalla ragazza.

"Fallo te testa di cazzo!" prese un asciugamano che penzolava dalla maniglia del forno e si pulì col dito.

"Scarlette non con quello!" la rimproverò George, si girò improvvisamente per ripoggiare il canovaccio ma sbattè la fronte sul microonde incorporato al forno e andò in dietro sbattendo contro il bancone della cucina, facendo cascare la ricotta e spiaccicandola sul pavimento.

Gustav, George, Tom e Vlame la guardarono malissimo, tranne Bill che la guardava mentre lei aveva gli occhi lucidi quando tutti la stavano rimproverando.

"Lo sapevo Scarlette, non sai fare un cazzo!" la rimproverò Tom.
"Guarda che danno hai fatto rincoglionita!" le urlò Vlame spingendola.
"La ricotta Scarlette!" in quella voce, George aveva aggiunto la peggio rabbia mai avuta in vita sua.

"Scarlette vai via." disse semplicemente Gustav, lei scappò di sopra intenta a cambiarsi e cosi fece mettendosi una canottiera in pizzo leopardata rosa e con un pantalone lungo grigio con le stelline.

Guardandosi allo specchio, vide la bambina appena rientrata in camera sporca di marmellata perchè aveva fatto cascare il barattolo di quest'ultima dal ripiano dalla cucina, assorbendo cosi gli stessi rimproveri da parte dei suoi genitori.

Quando i ragazzi hanno fatto quella scenata davanti a lei, le venne in mente la scena in cui la madre le diede uno schiaffo perchè per acquistare quella marmellata ci mise un sacco di tempo, dato il costo.

Si buttò sul letto e iniziò a piangere disperata come non mai, aveva sbagliato, di nuovo.

Bill aveva sentito tutto, da quando la ragazza era corsa nella sua stanza lui si era nascosto dietro la porta di essa e sentì tutti i suoi pianti.

Un senso di colpa attraversò il petto del ragazzo, erano stati crudeli con lei solo per aver fatto cascare un alimento.

Spazio autrice
Mi dispiace molto per Scarlette.

Smoke kills your heart- Tom KaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora