Phoebe Mery.

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"Scarl."
"Vai fuori prima che ti prendo a calci in culo Vlame." di soppiatto, Bill entrò in camera della corvina, che appena sentì i passi li associò al fratello, alzò la testa sbuffando.

"Che ti ho det- Bill?"
"Ho sentito che hai pianto, come mai Scarlette?"
"Beh io-"
"Aspetta, prima che tu parli voglio solo dirti che anche se non ci siamo parlati ancora, qualunque cosa io sono qui." lei annuì sorridendo leggermente per poi iniziare a raccontare il perchè del suo pianto.

"Ho pianto perchè quando i ragazzi mi hanno rimproverato per aver fatto cascare la ricotta, mi rivenne in mente la scena in cui feci cascare il barattolo si marmellata e mia madre mi diede uno schiaffo mentre mi sgridava." quelle parole fecero rimanere di stucco il corvino, che si sentì subito in colpa al posto dei veri colpevoli anche se non sapevano nulla, erano stati comunque molto crudeli con Scarlette.

"Anche io quando facevo cascare qualcosa e lo rompevo, Tom mi sgridava per poi mettersi a ridere insieme a mia madre." si rese conto subito dopo dell'atteggiamento di suo fratello, non si era messo a ridere dopo aver fatto la predica e sicuramente c'era qualcosa che non quadrava.

"Vado un secondo di sotto." si alzò di fretta il ragazzo entrando nella stanza di Tom.
"Bill."
"Tom, cosa ne pensi di Scarlette?" iniziò immediatamente lui.
"Sto iniziando a provare antipatia nei suoi confronti, andiamo non riesce a fare niente! Si, mi sta antipatica come a tutti gli altri del resto, meglio se stava dove stava prima." disse lui riportando lo sguardo sul suo nokia mentre si scriveva con una bella fanciulla dai capelli biondi e gli occhi marroni, Phoebe Mery.

Non è una poco di buono, beh in realtà si ma infondo è stata sempre simpatica a Bill e agli altri e quindi non poteva portare problemi, al contrario di Scarlette che continuava a guardare il soffitto mentre il mascara colava dagli occhi facendole bruciare le guancie poco dopo.

"Phoebe oggi viene?"
"Si, se Scarlette prova ad aprire bocca su di lei giuro che.." Tom alzò la mano automaticamente ma dopo quella frase Bill glie la abbassò cercando di calmarlo.

"Ok ok va bene Tom, vado ad aiutare Vlame con la zuppa che ieri sera non abbiamo potuto fare." disse semplicemente lui uscendo dalla camera e dirigendosi verso la cucina, ma appena arrivò suonarono alla porta.

"Chi è!"
"Phoebe!" a quelle parole Bill Kaulitz sorrise, correndo verso di essa e abbracciandola.
"Dov'è Tom?"
"Di sopra." disse lui sorridendole, lei annuì copiandolo e corse di sopra reggendo con il braccio steso e la mano la sua borsa in pelle nera che si abbinava con il suo outfit del medesimo colore.

Spazio autrice
Capitolo extra cosi.., all'inizio Phoebe doveva essere un'amica di Bill ma perchè non farla diventare la ragazza di Tom? Behehe..

Smoke kills your heart- Tom KaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora