Grace
«Assolutamente no Vic, non ho voglia» dico esasperata
«Dai per favore, é una mia compagna di corso veramente carina mi ha chiesto di andare e portare amici dai dai dai»
Stiamo discutendo da mezz'ora per un inutile festa, non che a me non piacciano, ma semplicemente stasera non ho proprio voglia, preferirei stare sul divano a guardare una serie tv e riposare.
«Ma che palle, hai accettato tu? E vacci perché devi costringere me?» dico alzando la voce
«Quindi mi lasceresti in una città nuova, sola ad una festa»
«NO, non ti permetto di girare la cosa a tuo piacimento, ti sei organizzata per andare ad una festa e mi stai praticamente obbligando a venirci» dico sbuffando
«Dai ti prego, ti giuro non ti chiederò più nulla. Solo questo. Usciamo facciamo amicizia, siamo qui da due mesi e siamo ancora solo noi tre, dai usciamo e facciamo amicizia con qualcuno» dice mettendo il broncio
«Bene, però non mi chiederai più nulla!»
Ed eccomi qua a prepararmi per andare ad una festa di cui non ho minimamente voglia solo per far felice lei, uff.
Sono le 22:00, siamo pronte e ci dirigiamo verso la villa di non so minimamente chi, perché ovviamente non conosco nessuno.
Arrivate lì fuori rimango sbalordita, la villa é veramente enorme, ha un vialetto fatto di pietre che arriva fino alla porta d'ingresso, nei lati del viale é pieno di aiuole e fiori. Arrivati alla porta d'ingresso si avvicina a noi una ragazza, alta, molto bella, ha i capelli neri lunghi e mossi, il nasino alla francese e gli occhi azzurri.
«Ciao Vic, finalmente sei arrivata» dice
«Ciao Yas, ti presento Grace e Dustin» dice felice Vic
«Ciao Grace, piacere Yasmin» dice gentilmente stringendomi la mano.
Dopo le presentazioni ci avviamo all'interno della villa, e rimango veramente esterrefatta, c'è un corridoio che ci conduce al retro della villa, ci sono dei divanetti sparsi ovunque e delle scale, scendendo le scale c'è un'enorme piscina.
Ci avviamo verso il piano bar e prendiamo da bere, io prendo da bere un Martini Dry, gli altri prendono un Manhattan. Ci dirigiamo verso i divanetti e ci sediamo, appena bevo un sorso faccio una faccia disgustata.
«Tutto bene?» mi chiede Dustin
«sisi, semplicemente hanno messo più gin che il resto» dico ridendo
D'un tratto sento il telefono in tasca vibrare, lo prendo e vedo che è Nate. Mi alzo e mi allontano per rispondere
«pronto?»
«Grace, dove sei?»
«si Nate, sto bene grazie, e tu?» rispondo sarcastica
«Grace, ti ho chiesto dove sei»
«sono uscita con amici, non sentiamo da giorni e mi chiami per chiede solo dove sono?»
«si, perché sono fuori casa tua.»
«Casa mia?» chiedo stranita
«esatto, mandami l'indirizzo ti raggiungo»
Stacchiamo la chiamata, mando l'indirizzo e mi scrive
«5 minuti e sono lì»
Così mi avvio dal lato opposto della casa, ovvero all'ingresso.
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Sotto lo stesso cielo
ChickLitGrace é una studentessa di legge. Dopo un passato burrascoso e dopo vissuto una serie di difficoltà familiari, personali e amorosi, decide di trasferirsi con i suoi due migliori amici. Arrivata nel North Carolina conosce un ragazzo di nome Nathan, a...