2. Chiarire

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Una sola nota stonata, forse è stata quella a non portare Mengoni ad un soffio dal podio. Arrivare quarto è comunque una vittoria, ma il poter arrivare al podio ha lasciato l'amaro in bocca al cantante. Dopo gli annunci dei vincitori Marco ritorna nel backstage, è felice, è finito tutto, ora può tornare a casa, dai suoi amici, dalla sua famiglia. Manca solo una cosa da chiarire.

Marco cerca Alessandro dappertutto, nei camerini, nelle sale prove, nei divanetti dove tutti gli altri artisti parlano, ma niente, non lo trova da nessuna parte.

Il manager di Marco però lo raggiunge nel suo camerino, e gli annuncia l'imminente ritorno in hotel per l'ultima notte a Liverpool.

Anche se non felice di doversene andare, Marco segue il suo manager fino al van che li porterà fino all'hotel.

Durante il viaggi Marco pensa a quello che è successo con Alessandro, prima di salire sul palco. Non riesce a spiegarsi perché l'abbia fatto, o perché a lui sia piaciuto così tanto. Voleva cercarlo per chiarire, o forse per rendersi conto che quel bacio sia accaduto veramente.

-Sai in che hotel alloggia Mahmood?- dice anche se non si aspetta una risposta soddisfacente dal suo manager.

-Credo alloggi nel nostro hotel, molti degli artisti alloggiano lì- Marco è piacevolmente sorpreso dalla risposta del ragazzo. 

Il viaggio sembra durare un'eternità, ma il van arriva all'hotel subito prima dell'una, ma stranamente Marco non è per niente stanco.

Il cantante entra nell'hotel e va a parlare con il receptionist, per chiedergli in che stanza alloggia il suo amico.

-La 351, al terzo piano- dice lui. Marco lo ringrazia velocemente e poi schizza in camera sua, a farsi una doccia e cambiarsi dalla scomoda maglia in paillettes. Mentre si sta cambiando sente qualcuno bussare alla porta, probabilmente Alessio, il suo manager.

Si infila una camicia abbastanza larga e va ad aprire la porta ancora con i capelli bagnati. 

-Si Ale?- dice senza neanche guardare chi sia alla porta. 

-Ale?- dice una voce conosciuta e sconosciuta allo stesso tempo. 

Marco alza la testa, e finalmente capisce che quello davanti a lui non è decisamente il suo manager.

-Non credevo fossi tu, scusa, pensavo fosse...- dice Marco ad Alessandro, che ora svetta davanti alla porta.

-Posso entrare?- dice Mahmood.

-Certo- bisbiglia Marco.

Alessandro si siede sul letto, seguito a ruota dall'altro ragazzo. 

-Allora? Perché qui?- 

-E' abbastanza ovvio, non credi?-

-Si, forse è una domanda stupida-

-Mi dispiace tanto, spero che tu possa perdonarmi, non so cosa mi sia preso. L'ho fatto d'istinto- Marco lo guarda ancora più confuso, forse divertito.

-Credo che tu abbia frainteso, non ero sconvolto perché non lo volevo, ma perché non mi aspettavo che mi sarebbe piaciuto così tanto, è anche merito tuo se mi sono piazzato così in alto, non sarei arrivato quarto se tu non mi avessi aiutato a liberare la tensione- 

-Quindi per te va ben...- Alessandro viene interrotto da qualcosa di molto improvviso, questa volta è Marco a baciare lui, mettendoci tutti i suoi sentimenti crescenti nei suoi confronti. 

Mahmood interrompe quella connessione per guardare Marco negli occhi, come per cercare di perdercisi dentro. I due rimangono lì, a fissarsi, sapendo che quella è la unica notte che passeranno insieme, ma non ce ne potranno essere altre, l'hanno già provato entrambi, le relazioni tra due persone di spicco non funzionano mai, benché meno se sono due uomini. Quindi i due si baciano, in tutti i modi possibili, e immaginano come sarebbe essere due persone normali, e a non dover iniziare e terminare la loro relazione nello stesso hotel di Liverpool, durante la stessa serata, prima di ritornare in Italia, in due città diverse.


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