3. Mancanza

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Alessandro si sveglia per primo, sta ancora abbracciando da dietro Marco, non lo lascerebbe andare neanche per sogno se potesse deciderlo, guarda l'orologio posto davanti al letto, sono già passate le otto in punto, il loro volo è fra due sole ore, e l'albergo dista di circa mezz'ora.

Senza mai lasciarlo andare gli stampa un bacio puro in fronte, per cercarlo di svegliarlo,

-Marco, svegliati- gli sussurra all'orecchio. Marco apre piano gli occhi, e poi se li stropiccia, quasi per capire dove si trova.

-Il nostro volo parte fra meno di due ore- Marco sgrana gli occhi, forse per il poco tempo rimasto o forse per la persona con cui si è svegliato. Il cantante scatta in piedi e si fionda in bagno, lasciando Alessandro da solo, confuso per il suo comportamento.

Lui si alza in piedi e velocemente si rimette i vestiti che aveva la sera prima. Alessandro è confuso non sa come comportarsi con Marco, sembra troppo distaccato, pensava che fosse andato tutto bene con lui, ma forse non tutto è andato bene come credeva.

Decide così di andare a bussare alla porta del bagno, dopo alcuni minuti la porta si apre, e da fuori ne esce Marco, che dice una sola e semplice frase, che per Alessandro è come un macigno.

-Forse è meglio se facciamo finta che tra noi due non sia successo nulla, mi dispiace, ora vai in camera tua, tra poco più di un'ora partiamo- Alessandro se ne sta lì, dopo che Marco ha richiuso la porta del bagno, ed impotente sul da farsi decide semplicemente di andarsene, come gli ha detto l'amico, se ancora si può chiamare così.

Marco non sa esattamente perché l'ha fatto, perché l'ha mandato in camera cercando di ignorarlo il più possibile. Sa che una relazione pubblica sarebbe impossibile, quindi è meglio troncare la cosa sul nascere, anche se gli fa male al cuore.

Hanno avuto più occasioni negli anni per far nascere qualcosa tra loro, ma nessuno dei due si è mai reso conto di quello che potevano avere insieme, ed ora forse è troppo tardi per averlo. In nessun evento che i due hanno in programma per mesi l'altro è implicato, ed entrambi se ne rendono conto.

I due si ritrovano davanti all'hotel, l'atmosfera è gelida mentre aspettano che il van arrivi, entrambi hanno gli occhi rossi, forse uno più dell'altro.

-Allora ragazzi, tutto bene?- dice il manager di Marco che ha raggiunto i due ragazzi.

-Si Ale, tutto bene- dice Marco, con tono sbrigativo.

-Come mai così avviliti? Avete passato la notte con qualche inglesina?- dice Alessio aspettandosi una qualche risata da parte dei due.

Il van arriva davanti all'hotel e i ragazzi si devono sedere obbligatoriamente uno davanti all'altro, Marco cerca di evitare gli sguardi di Alessandro, che cerca spiegazioni, forse scuse.

L'autista mette in moto, ed il viaggio inizia, il telefono di Marco suona, indicando una notifica. Lui guarda lo schermo, forse non troppo sorpreso da chi è il mittente.

"Ho fatto qualcosa di sbagliato?" -Alessandro

Marco alza lo sguardo, cercando di capire perché gli abbia scritto.

"Sono stato bene, ma sai che tra due persone come noi è impossibile" digita Marco cercando di non farsi vedere dal suo manager.

Negli occhi di Alessandro compare un velo di tristezza, vorrebbe tanto che fosse possibile, entrambi lo vorrebbero.

"Possiamo renderlo possibile, renderlo un segreto solo nostro" a quel messaggio Marco non risponde, sa che è irrealista.

"Non passerà tanto al nostro prossimo incontro, non preoccuparti, ci riproveremo, forse ora non siamo pronti, è una cosa troppo grande iniziare una relazione ora. Dobbiamo concentrarci su noi stessi, abbiamo tutti e due un tour di concerti in tutta Europa che inizia tra poco, non potremmo vederci comunque per mesi. Sentirò la tua mancanza come se fossimo dipendenti l'uno dall'altro, ma è irrealista pensare che potrebbe funzionare"

Quel messaggio rompe il cuore di entrambi, sia di Marco, che per inviarlo usa tutto il suo cinismo, sia di Alessandro, che leggendo trattiene le lacrime a stento.

Il van si ferma, sono arrivati a destinazione, le port vengono aperte e Alessio scende per primo.

-Si torna a casa!- dice come un bambino a Natale, Alessandro e Marco si rivolgono uno sguardo che ricorderanno per anni, forse per tutta la vita, poi l'uno cerca la mano dell'altro mentre scendono dal van, ritrovandosi per l'ultima volta in chissà quanto. Per poi lasciarla per non farsi vedere , si, sentiranno decisamente la mancanza l'uno dell'altro.



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