Provate per un secondo a chiudere gli occhi, cercate il silenzio nella vostra testa, provate a concentrarvi per trovare quel silenzio. Ora provate a pensare, chi è la prima persona che chiamereste in caso di difficoltà? Chi chiamereste in caso di necessità? Chi chiamereste solo per sfogarvi, parlare, esternare tutto quello che avete dentro di voi e che ha bisogno di uscire da dentro di voi?
Jungkook fino al momento prima in cui era arrivato Taehyung nella sua vita, credeva che la risposta a questa domanda sarebbe stata la propria madre. La donna sconvolta che adesso era seduta accanto a lui su una delle sedie scomode in plastica della sala d’attesa. Gli occhi puntati sul pavimento, le guance rigate dalle lacrime ancora fresche e le occhiaie grigie che non lasciavano dubbi su quanto avesse pianto. I suoi capelli scarmigliati incorniciavano il volto segnato dalla preoccupazione, mentre i tratti del viso esprimevano la sofferenza che le stava lacerando l'anima.
Jungkook le prese la mano libera mentre l’altra era occupata a tenere stretto un fazzoletto.
«Dici che c’è luce in fondo al tunnel, eppure piangi così» esordì accarezzando con il pollice il dorso della sua mano.
«Io la vedo la luce in fondo al tunnel Kookie, però resta il fatto che tuo padre sta affrontando un intervento delicato, mi passerà appena lo vedrò cosciente, appena sarà completamente di nuovo sveglio»
«Mamma, cosa è successo? Tu mi avevi detto che c’era la nuova cura sperimentale che stava andando bene, eravamo fiduciosi»
«Lo so Kookie, lo so, da un lato lo speravo davvero ma tuo padre è peggiorato all’improvviso, i dottori dicono che è normale, le malattie cardiache sono le peggiori perchè il cuore è l’organo vitale per eccellenza, dovevano operarlo ma purtroppo serviva del sangue, pensavamo di avere tempo eppure–»
«Beh qualcuno sei riuscito a trovarlo, sai chi è questo donatore?»
«Non lo so Kookie, avrei voluto ringraziarlo di persona ma sono troppo stanca, avevo messo vari annunci in giro per cercarlo ed evidentemente qualcuno l’ha trovato e si è offerto ma neanche l’ho visto. A tuo padre serviva quasi un litro di sangue quindi di sicuro se chiedi a qualche infermiera dove si trova il reparto per le donazioni troverai quella persona ancora lì, la staranno facendo riposare per riprendere le forze»
«Mh, capisco si» sospirò preoccupato «Va bene allora nel frattempo vado a cercarla per ringraziarla di persona» disse lasciando un bacio umido sul palmo della mano di sua madre e successivamente alzandosi «Mamma ma Taehyung? Dov’è? Credevo fosse con te»
«Oh è stato un amore, mi ha consolata mentre eri dentro, gli ho spiegato dell’intervento e mi ha abbracciata, avrò bagnato tutta la sua camicia di lacrime» sorrise amaramente «Per questo mi aveva detto che sarebbe andato un attimo in bagno, tornerà subito di sicuro» continuò.
Fu inevitabile per Jungkook sorridere a quelle parole. Si era preso un po’ del dolore di sua madre, era rimasto accanto a lei. Tipico di Taehyung…Tipico della persona che aveva stravolto la sua esistenza conquistando lui, e adesso anche la sua famiglia.
«Va bene, se torna digli che sono nella stanza delle donazioni e se vuole può raggiungermi». Vide la mamma annuire così sorrise aggiungendo un «Torno tra poco» accennato a mala pena.
Sperò che Taehyung lo raggiungesse presto, aveva un bisogno incontrollato di abbracciarlo e perdersi un po’ anche lui tra le sue braccia come aveva fatto sua madre, era quasi invidioso, aveva bisogno anche lui di quel calore.
«Salve sa dirmi dove vengono fatte le donazioni di sangue?» chiese gentilmente alla prima infermiera che gli capitò a tiro.
«Alla fine di questo corridoio, nella stanza dei prelievi sostanzialmente» rispose cordialmente
STAI LEGGENDO
EVERYTHING WILL BE OKAY-vkook
Fanfic"Cosa scegli Jungkook? L'amore o la carriera? Pensaci bene perché il primo è crudele e ti ha già fatto male una volta quando non avevi nulla da perdere, adesso invece la posta in ballo è più alta del previsto." Jeon Jungkook, trasferitosi a Seoul do...