29. King; Lara

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King

Aspetto pazientemente di veder comparire le mie valigie mentre osservo il nastro trasportatore che gira ancora vuoto, accompagnato dal rumore del suo cigolio: la sala di attesa è semi deserta.
La prima classe ha tra i suoi vantaggi, quello di poter accedere al ritiro bagagli con priorità rispetto a tutti gli altri passeggeri, e molte delle persone che viaggiavano con me, per lo più uomini d'affari, avevano soltanto una ventiquattrore con sé.
I miei vestiti sono già stati lavati e stirati prima di essere riposti per il viaggio di ritorno: come sempre se ne è occupato qualcuno dello staff della produzione.
Dovrei sentirmi un privilegiato, eppure ho il morale sottoterra. Sarà che sono stanco morto.

Questo ultimo mese mi ha fatto invecchiare di dieci anni...
Sono stati giorni intensi, faticosissimi.
Il regista era molto esigente, il più pignolo con cui abbia mai lavorato, e sfortunatamente, essendo il protagonista maschile, ero spesso al centro dei suoi mal celati rimproveri.
Ci faceva ripetere le scene continuamente fino a quando non risultava esserci la benché minima sbavatura, spremendoci senza sosta come limoni.
È stato stressante anche spostare la scenografia in varie zone del paese dormendo poche ore per notte nei container, facendo riprese diurne e notturne impegnative a livello mentale e fisico.
E allo stesso tempo è stato formativo, sfidante. Ho testato e superato molti dei miei limiti.
Lo definirei un periodo di crescita professionale che sono sicuro porterà i suoi frutti.
Anche sul piano personale mi sento arricchito dalle persone interessanti che ho avuto il piacere di conoscere e che hanno lavorato insieme a me.
Ma da oggi in poi, le tre settimane di pausa che mi concederò mi serviranno per ricaricare le energie.
E io ho già in mente come trascorrere questo periodo di vacanza.

Tornare a casa questa volta, nonostante l'assenza prolungata, non mi elettrizza come sempre, perché non ci sarà nessuno ad attendermi.
La mamma si è trasferita definitivamente da Paul due settimane fa, mentre io non c'ero, e dato che si sposerà tra soli cinque giorni, i miei fratelli sono già lì con lei per aiutarla con gli ultimi preparativi.
Io li raggiungerò con calma domani, nel pomeriggio; stasera sarà già tanto se riuscirò ad arrivare a casa senza addormentarmi per strada.
Sarà strano non trovarla ad accogliermi al mio rientro, né oggi né mai più in futuro.

Non ho prenotato un passaggio, e da Heathrow a Walworth c'è circa un ora di viaggio; devo praticamente attraversare tutta Londra.

Avrei potuto chiedere a mio padre di venirmi a prendere all'aeroporto, ma la prospettiva di parlare con lui di come si sente per l'imminente matrimonio di mia madre, mi avrebbe messo più a disagio che affrontare questo tragitto da solo.

Salgo sul primo taxi libero che trovo appena uscito, e mi sottometto a questo senso di malessere e solitudine che mi sta risucchiando come un buco nero.

Riaccendo il cellulare: per la breve durata del volo, in cui l'ho spento, ho ricevuto più di trecento notifiche tra mail, chiamate perse e chat di whatsapp.

Tutti vogliono qualcosa da me.
Pochi si preoccupano anche di dare.
Il mondo che mi circonda a parte la mia famiglia e qualche rara eccezione prosciuga le mie energie, mi fa sentire svuotato.

Scorro rapidamente quell'elenco per vedere se ci sono messaggi di Lara, e come mi aspettavo ne trovo uno in cui mi chiede di farle sapere quando sarò atterrato.
Decido di fare un tentativo e di chiamarla, anche se questo è un orario insolito per noi. Sono quasi le sette di sera in Italia, probabilmente starà facendo la doccia ad Aron, o preparando la cena.

E sta per tornare a casa suo marito...
Ex, ex marito!

So che non ama parlare con me quando lui è presente e può sentirla, anche se non capisce l'inglese e di conseguenza le nostre conversazioni.
Non vuole doversi giustificare con lui, dargli spiegazioni.
Mi interrogo spesso, tormentandomi con ipotetiche risposte che mi fanno stare male, sul motivo per cui non riesca a troncare completamente questo rapporto.
Mi chiedo se potrò avere mai davvero una chance con lei, nonostante questa presenza ingombrante nel suo passato e a quanto pare nel suo presente.
Mi domando se mi darà realmente la possibilità di diventare qualcosa di più, se usciremo mai da questo tunnel virtuale o il nostro rapporto sarà destinato per sempre a rimanere in questo limbo.
Chi dei due si stuferà per primo.

HIC IPSO TECUM (io qui con te)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora