Party and sex.

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"E tu chi saresti?" la accolse una mora facendo girare tutti i ragazzi compresa Scarlette verso di lei.

"Scarlette." lei alzò il sopracciglio chiedendo cosi senza un contatto verbale il cognome.
"Freebery."
"Ohh! La sorella di Vlame giusto?" chiese la mora sorridendo e cercando conferma dalla ragazza.

"Si, purtroppo si." disse lei, con questa frase fece ridacchiare leggermente la mora che l'aveva presa ironicamente, ma la sua espressione e tono erano fin troppo seri.

"Io sono Morgan, un'amica di Phoebe." si presentò poi Morgan porgendole la mano facendo passare il drink nell'altro palmo per stringere il suo intrecciando le dita.

"Ora però non stare lì Scarlette! Con questo vestito farsi una tragedia!" sdramatizzò lei spingendo la corvina al bancone degli alcolici e sbattendo per sbaglio contro Tom, rovesciando il suo drink nella maglia.

Ecco, ci risiamo, pensò lei mentre si mise una mano sulla bocca.
"Scusami io.." si stupì anche lei di ciò che disse, era impaurita e questo Tom lo notò.
"Scarlette non fa niente." disse lui cercando di guardarla negli occhi con scarsi risultati.

"No Tom io.."
"Stai tranquilla."
"Ti pulisco la maglia!" non fece controbattere im ragazzo che ormai l'aveva trascinato di sopra cercando di sbrigarsi per non farsi notare da Phoebe, ormai intenta a limonare 2 ragazzi per volta.

"Scarlette ma cosa ti prende! È una goccia di acqua tonic." disse lui mentre lei prese un asciugamano e dell'acqua in bottiglia.

"Non è una goccia Tom." disse lei finendo a cavalcioni sul ragazzo e iniziando a tamponare dove era sporco.
Poco dopo si rese conto in che posizione era lei e soprattutto le mani di Tom, che tracciavano dei cerchi immaginari sui fianchi.

Ad un certo punto, le sue labbra finirono contro quelle del ragazzo per la voglia di quest'ultimo, quella sera non ci riusciva minimamente a starle lontano.
Niente li avrebbe allontanati quella sera.
Lei ricambiò più appassionatamente e finirono in un batter d'occhio sul letto che si sfilavano le maglie a vicenda mentre lui assaporava centimetro per centimetro la pelle di Scarlette.

"Cazzo Scarl." disse lui quasi gemendo per poi sfilarsi i pantaloni e i boxer, era la prima volta per la corvina ma dirglielo l'avrebbe solo messa in imbarazzo.

Prese il preservativo dalla tasca dei jeans e se lo infilò.
"Fai piano." Tom capì che quella era la sua prima volta, sia dal tono in cui diceva la frase e che cosa riguardava quest'ultima.

Lui annuii sorridendole posando poi un bacio sulla nuca e a stampo sulle labbra di lei per poi entrare facendola gemere prima dal dolore e poi dal piacere.

Una notte di piacere, vogliosa.

Spazio autrice
sono appena tornata a casa dopo una sballata in discoteca, mia madre mi sta urlando contro da di sotto aiuto

Smoke kills your heart- Tom KaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora