Prologue

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Il problema con i genitori è che bisogna mentire per proteggerli, immaginiamo se loro sapessero la mia intera situazione, ho lasciato il lavoro per fondare una società di cacciatori di teste insieme al mio migliore amico Louis il che dopo un po' di tempo è andato alle Hawaii e si è innamorato di una di quelle troiette abbronzate e con la collana di fiori al collo, lasciando gli affari inconclusi al suo caro e fedele Ashton. Ormai è via da cinque mesi e le cose vanno di male in peggio. Ho mentito a loro sulla mia alimentazione, dicendoli che non vivevo solo di birra e pizza. E anche sul fatto di essermi comprato un divano nuovo e aver mandato in discarica quell'ammasso di molle rotte. In più gli ho detto che la mia rottura con Helena non è stata tanto pesante e che ormai ci siamo dimenticati a vicenda. Ci sarebbero anche altre cose, il fatto é che ne ho dette talmente tante in questo piccolo viaggio in macchina verso la Chiesa che non me le ricordo più.
Varchiamo assieme il portone dell'edificio.
Zio Ralph con sua nipote Amber e sua moglie sono già seduti sulla panca in prima fila. Ho sempre pensato che il nome Amber fosse schifoso, ma negli ultimi tempi mi ricorda un ambulanza.
Non chiedetemi il perché.
E poi mia cugina non mi ispira un granché di brava ragazza, i capelli rosso fluo e la quantità enorme di autoabbronzante che ha spalmato sulla pelle la fanno passare per una donna di strada. Amber dovrebbe essere una stilista, ma ormai tutto mondo sa che con la testa bacata che si ritrova non riuscirebbe nemmeno a disegnare il bozzetto.
Mio zio è il proprietario di una grande multinazionale di elettrodomestici, è sempre stato un ombra per la famiglia, noi non eravamo conosciuti come 'famiglia Irwin' Ma come 'famiglia che è parente con Ralph Bradshaw' e Zio Ralph ne andava più che fiero.
Bastardo.

Nonostante i miei 23 anni suonati, i miei genitori mi hanno costretto a venire al funerale di questa mia prozia che non ho mai conosciuto, al suo funerale siamo solo in sei anche se sicuramente Taylor, mia sorella, arriverà in ritardo leccando il culo ai miei.
Si sente la porta aprire, la celebrante entra con un aria seria "Tra cinque minuti incomincia la celebrazione, mi potete dire qualcosa riguardo Jessica Bradshaw?"
Mi appoggio nello schienale deciso a non dire niente riguardo a questa mia parente sconosciuta, zio Ralph esita grattandosi i folti ricci bruni con il palmo della mano "Beh... É morta a centocinque anni,e ha avuto in ictus negli anni ottanta"
La celebrante solleva un sopracciglio "E basta?"
Mia mamma interviene "Non l'abbiamo visitata molto negli ultimi tempi..."
O vorrai dire mai?
La Celebrante distoglie lo sguardo seccata per poi fulminare mia cugina "Signorina i cellulari non si utilizzano qua" Amber si toglie una cuffietta dell'orecchio e la guarda interrogativa, ripone il telefono nella Louis Vuitton e sospira maleducatamente.
La porta si apre con un tonfo e compare il caschetto biondo di mia sorella, "Scusate per il ritardo! Ma le mie due pesti non mi volevano lasciare andare! Zio Ralph? Ma da quant'è che non ti vedo? Ho letto il tuo nuovo libro e non vedo l'ora che esca il film! Non sei felice?"
Lecchina.
Lo zio annuisce con aria superiore, fiero.
La Celebrante solleva la voce spazientita "Deve arrivare qualche altro? Io non ho tempo da perdere"
Alla sua domanda mi guardo intorno e per la prima volta mi accorgo che siamo solo in sette, povera prozia Jessie, io non vorrei mai che al mio funerale ci fossero solo sette persone (che non sanno niente di te oltretutto)
Mio padre da il consenso per procedere con la celebrazione "Avete una sua foto?" Chiede la celebrante "Così si può mettere nella tomba"
"Ah oh... Si credo di averla" Zia fruga nella sua borsa e porge alla Celebrante una vecchia Polaroid che ritrae una signora rinsecchita, con i capelli bianchi e vellutati che sorride ingenua alla fotocamera.
Eccola la prozia.
La Celebrante incomincia a recitare le prime formule del rito funebre, faccio un lungo sospiro decidendo che quella mezz'ora l'avrei passata a guardarmi i jeans.
"Dov'è la mia collana?"
Ahi. Una voce mi perfora i timpani. Mi guardo intorno senza trovare nessuno.
"Ho detto: Dove è la mia collana."

WOAH

No ma okay, questa è la mia PRIMISSIMISSIMISSIMISSIMA fan fiction che pubblico, è ispirata alla ragazza fantasma, non è un plagio e quindi shh.
Spero che sia di vostro gradimento e che non vi faccia cagare.
Al prossimo capitolo ;)

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