Death angel-Creepypasta

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Era una sera come altre, una ventilata sera di Ottobre.

Lilith Hood, ragazza di 18 anni, era appena tornata dalla biblioteca.

Stringeva nella sua solita posizione gobba a testa bassa, un libro, a giudicare dalla copertina doveva essere un testo fantasy, sulle sue spalle reggeva il suo zainetto dalla stampa scozzese: nero e bordeaux.

I suoi capelli scalati fino a metá schiena, coprivano la pallida faccia adornata da un paio di occhiali neri da vista Rayban.

Era vestita con una camicia viola scozzese, con sotto una maglietta a maniche corte lunga nera, per finire con un paio di jeans e scarpe da ginnastica. La sua corporatura era molto magra, lo era fin dalla nascita, non aveva curve, di seno portava una seconda, non era il desiderio di molti ragazzi, affatto. Lei era sempre evitata da tutti, solo per essere picchiata o ricattata per fare i compiti altrui, le veniva rivolta la parola...Insomma la classica prima della classe presa di mira da tutti e con la dignità a zero...

Lilith aprí la porta di casa, pregando Dio di trovare almeno il tepore del suo focolare...ma le sue preghiere non erano ascoltate da nessuno...perché nessuno la sentiva.

Lilith era molto silenziosa, e il suo rancore e odio verso tutto il mondo che la circondava, veniva represso dal suo cuore, che prima o poi sarebbe esploso in una valanga d'emozioni, troppe per la povera adolescente, che disicuro ne sarebbe stata risucchiata dentro...

Sua madre era a braccia conserte, il suo sguardo, rugoso e con borse sotto gli occhi, della classica donna che non aveva affatto la testa a posto, verso di lei era piú irato di un cane rabbioso randagio.

"Dove sei stata?" chiese andando dritta al punto.

"I-In biblioteca..." rispose balbettando Lilith timorosa.

"Immagino per dei libri di studio vero?!" chiese la madre con tono nervoso.

"Ecco...I-Io..." ma non ebbe il tempo di rispondere che la madre le strappó il libro dalle esili braccia.

"Mh...Il Mondo Emerso?!" chiese la madre sarcastica, sventolando il libro di qua e di la. Solo a vedere quella scena a Lilith stava venendo il volta stomaco dalla tensione, per quello che sarebbe accaduto.

L'avrebbe picchiata di nuovo? L'avrebbe chiusa dentro la sua stanza senza cena? o ancora peggio, le avrebbe riservato lo strazziante trattamento psicologico...?

"Sei la cosa piú inutile che mi sia capitata! Tua sorella alla tua etá era piú matura di te! Non credeva alle fatine, o attaccava poster in camera o magari prendeva il liceo artistico! Tu non servi a niente, mi farai solo che schiattare e da grande ti ritroverai sul ciglio di una strada a marcire!" Lilith era distrutta dentro, la sua autostima era inesistente, la madre fortunatamente quella sera non la picchió, intenta nel prepararsi per uscire fuori per una cena di lavoro, ma a volte Lilith preferiva: i pugni, gli schiaffi e i calci, meno dolorosi del sentirsi dire da colei che ti ha messo al mondo di non essere fiera di te.

Zoey, sua sorella, era seduta sulla poltrona, che dava di spalle all'ingresso della porta. Aveva sentito tutto.

Il fuoco scoppiante del camino, illuminava sinistramente il suo volto...aspettó di sentire il rumore della sorella minore, per poi tirarsi con una mano, i coti capelli biondo cenere e seguirla a ruota.

Lilith entró in camera, chiuse la porta, portando il suo peso su di essa, per poi sospirare lievemente, circondata da un opprimente alone di tristezza. Rimase in piedi in mezzo alla sua stanza, per poi voltarsi sentendo la porta riaprirsi...

Era Zoey e la guardava con un sorriso...strano dal solito. Lilith, non faceva piacere essere seguita in questi momenti, non voleva nessuno che le desse conforto o una spalla su cui piangere, era patetico, come lei del resto...

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