1 capitolo, Enea

2 0 0
                                    

La porta della mia camera si spalancò di scatto, era Killer Afrodite. Si, dal nome "Afrodite" sembra una mamma così innocente ma non lo è!!

<<Enea muoviti è tardi! Ha intenzione di fare ritardo anche il primo giorno di scuola? Eh no signorina, io questa scuola la pago>>

Ma infatti chi gliel'ha chiesto di iscrivermi alla scuola privata più costosa in città.

<<Dannazione mamma, di mattina già sei così acida!>>

Non avessi mai detto quella frase, mi uccise con quello sguardo tagliente che fa venire i brividi a chiunque, ma non a me oramai ci ho fatto l'abitudine.
Se ne andò dalla mia camera, probabilmente si era stancata di rimproverare sempre.

Come lei è stanca di fare questi "rimproveri" che per me non valgono nulla, io sono stufa dei traslochi. È da anni che cambio scuola, non mi riesco mai ad ambientare.

Alla fine per iniziare la giornata scelsi un outfit abbastanza semplice, un top bianco e dei jeans larghi, non volevo dare nell'occhio non mi piace essere osservata o al centro dell'attenzione.

<<Ultimo avviso Enea, è tardi devi muoverti>>

<<Arrivo!>>

Come si può notare non mi piacciono i cambiamenti, ma da quando ho iniziato le superiori non faccio altro che seguire mia madre, beh dice sempre di aver trovato lavoro e poi colpo di scena la licenziano dopo un mese.

Scese le scale presi lo zaino e mi diressi direttamente in macchina. Killer Afro spalancò le braccia appena mi vide

<<Finalmente!  Ci metti secoli a prepararti>>

Dopo 5 minuti arriviamo davanti alla scuola, la osservai attentamente, era ben ristrutturata. Mi voltai a guardare la killer, mi sentivo persa, non volevo rinunziare tutti da capo. Ma la realtà và affrontata.

Una volta uscita dalla macchina, cercai il mio armadietto. Ma come sempre sbadata come sono caddi addosso ad un ragazzo. Sembrava un principe azzurro, biondo e occhi azzurri .

<<Oddio scusami, non era mia intenzione sono scivolata! Come sono maldestra, stai bene?>>

<<No tranquilla, si vede che sei nuova sei spaesata. Hai bisogno di una mano?>>

<<Beh al dire il vero sì, comunque mi chiamo Enea>>

Lui mi scrutò attentamente prima di darmi una risposta

<<Io Adonis, stavi cercando il tuo armadietto giusto?>>

Annuisco, e mi aiuta a trovarlo, spiegandomi anche come si apre.  Mi ha spiegato che hanno una serratura un po' troppo dura da girare, quindi la chiave deve essere girata tante volte.

<<Come mai sei venuta in questi istituto? È solo per curiosità, perché durante l'anno non accolgono nuovi studenti ma a quanto pare sei stata l'eccezione.>>

Troppo complicato da spiegare... Andrò sul generale, non voglio scoprire quel lato oscuro di me che pochi sanno

<<Non preoccuparti è una storia lunga e noiosa. Sinteticamente mi sono trasferita a Chicago perché mia madre ha trovato un lavoro qui."

Dopo varie chiacchiere, fummo costretti ad andare a lezione, in particolare di chimica. Subito prestò attenzioni su di me, facendomi presentare. Cioè una cosa che odio tantissimo.

<<Ragazzi, oggi cone sapete abbiamo accolto una nuova alunna. Dai vieni qui così ti presenti un po'>>

Iniziai ad entrare subito nel pallone, cosa avrei dovuto dire? Andrò sempre nel generale come al mio solito. Arrivata vicino alla prof di chimica decisi di presentarmi.

Prima che iniziassi a presentarmi la porta dell'aula si aprì bruscamente, al punto di farmi scattare. Intravidi l'ombra di qualcuno molto grosso...

Free As The StarsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora