La coperta mi era calata sul fianco e il freddo iniziava a punzecchiare la pelle del mio braccio.
Mugolai infastidita da quella sensazione che mi stava svegliando. Mi girai per avvicinarmi al corpo caldo di Sanemi. Provai ad allungare un braccio, poi mi spinsi oltre finché non aprii i miei occhi. Lui non c'era più. Le lenzuola dove lui era sdraiato erano fredde. Era andato via da tanto tempo, chissà quanto.
Mi aveva fatto promettere di non combattere, di non partecipare più alle battaglie contro i demoni.
Come potevo non prendere più parte a questo conflitto. Era una cosa ancora più grande di lui, qualcosa che faceva parte ancor prima che lui nascesse del mio sangue. Avrei provato a stare lontana dai pericoli, ma se avessero avuto bisogno di me, non mi sarei tirata indietro, per nulla al mondo. Mi alzai infastidita dalla sua assenza. Era inutile trastullarmi a letto se lui non era al mio fianco. Decisi di lavarmi veloce e indossai la mia divisa. Forse era in palestra ad allenarsi.
Anche se non era molto che lo conoscevo, sapevo che non era un che stava fermo. In un momento di pace non sarebbe rimasto a letto, nel dolce far niente. Sopratutto dopo che mi ha riferito che l'ultima battaglia si avvicinava.
Una delle ragazza camminava nel corridoio."Scusami, hai visto Sanemi?"
Meglio che girare a vuoto per tutta la dimora.
"È partito stanotte per una missione"
Non aveva neanche pensato di svegliarmi. Si era alzato e se ne era andato. I presentimenti che avevo la scorsa sera erano più veri. E in questo momento ero di fronte a due opzioni:
1 non mi amava più
2 aveva ribrezzo di me, quindi mi avrebbe lasciata
Non saprei quale delle due. Sapevo solo che sentivo nelle orecchie il mio cuore che si sgretolava. Mi ero aperta, mi ero lasciata andare all'amore e ne stavo uscendo ferita. Forse alla fine la realtà era una, io non meritavo di esser felice."Capisco, chi è rimasto?"
"Nessuno, sono andati tutti i pilastri questa notte..è stato uh momento caotico in realtà?"
"Davvero? Non ho sentito nulla"
"Il pilastro del vento si è premurato che nessuno facesse rumore vicino alla tua stanza, e che nessuno ti svegliasse..aveva detto che avevi bisogno di dormire"
Oppure avevi bisogno di scappare da me!
Sorrisi e la ringraziai. Iniziavo a capirlo ormai, lui ed io non saremmo mai stati una famiglia. Mi incamminai fino alla stanza di Kagoya. Bussai e aprii lentamente la porta della sua camera. Era seduto a guardare i raggi del sole sulla sua sdraio.
"Come ti senti piccola ichika?"
"Bene"
Mi avvicinai a lui. Mi sedetti a terra al suo fianco.
"La fine è vicina"
"Anche Sanemi lo ha detto"
"Lui parla di qualcos'altro però"
Mi girai di scatto. I miei occhi erano spalancati e il mio labbro tremava.
"Di che parli?"
"Non ho molto tempo, sento che il mio corpo mi sta lasciando"
"Devi combattere, questa è anche la tua battaglia"
"Voi siete i miei figli, veglierò su di voi..ma tu devi promettermi una cosa"
Presi la sua mano. La sua pelle era fredda e morbida, la sua stretta delicata quasi come se non avesse energie. Il suo viso era pallido, i suoi occhi scavati e spenti. Non aveva più quel sorriso che illuminava anche le giornate più buie.
"Cosa"
La mia voce era quasi un sussurro. Non volevo che un'altra persona che amavo mi lasciasse andare. Ero abituata a vedere tutta la sua famiglia morire, ma ero stufa. Mi affezionavo e poi rimanevo solo io.
"Tu meriti l'amore, meriti di esser felice non credere mai il contrario. Combatti per i tuoi sogni, combatti per la vita che meriti. E per ultimo, ma non ultimo, trova la verità perché non sempre è quella che credi, trovala e abbracciala"
Delle lacrime mi bagnarono le guance. Lui sapeva cosa sempre pensava la mia mente e il mio cuore. Aveva il potere di calamari le onde che attraversavano il mio corpo per far tornare la pace nel mio mare interiore.
Avrei lottato per la mia serenità, con o senza Sanemi. Mi strinse a lui, anche nel momento in cui nella dimora iniziarono a manifestarsi urla e richieste di aiuto.
Il caos si era imbattuto su di noi.
Mi allontanai da lui."Come hanno fatto a trovarci?"
"Solo lui, lui ci ha trovati"
Mi voltai verso di lui.
"Salva i miei figli, solo tu puoi farlo"
"Cosa, no..non ti lascerò qui da solo"
"È me che vuole, tu vai e porta tutti in salvo"
"Io non ti lascio"
"Ichika ti supplico"
"NO, io resto con te"
Abbasso lo sguardo sconfitto e un sorriso di sollievo si mostrò sul suo viso.
"Bene, perché volevo proprio conoscerti, Ichika"
***
Lunedì!
Eccoci con un nuovo capitolo!
Che accadrà secondo voi?
Chi vincerà? Ci saranno morti?
Io non dico nulla!Al prossimo lunedì!
Bye bye da Bi Blue
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Sanemi's Light
FantasyFurono le sue attenzione, le sue delicate carezze e il suo dolce sorriso a farmi innamorare di lui. Ero sempre stata la ragazza che osservava gli altri innamorarsi, senza mai capire cosa significasse davvero la parola amore, finché un giorno non dec...