Favola del Togo Il Cielo e la Terra

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Molto tempo fa, il Cielo e la Terra erano grandi amici, coltivavano lo stesso campo e ognuno aveva buoni benefici.

Un giorno, nel corso di un lavoro, trovarono due grandi uova dentro un nido d'uccello abbandonato. Se le divisero.

La Terra, di ritorno a casa, preparò subito il suo uovo e lo mangiò con avidità.

Ma il suo amico Cielo, arrivato nella sua dimora fatta di foglie e terra, mise il suo uovo in un angolino della casa avvolgendolo di panni caldi e attenzioni materne.

Dopo dodici mesi, dal suo uovo nacque una giovane donna bella e gentile che a sua volta mise al mondo un bel maschietto e delle splendide femminucce.

Per tutto quel periodo i due amici avevano continuato ad essere in buoni rapporti, ma un giorno, quando il Cielo andò a trovare la Terra, gli venne la curiosità di sapere che cosa aveva fatto dell'uovo la sua amica.

«Amica mia Terra, cosa ne hai fatto del tuo uovo?».

«Il mio uovo? L'ho preparato e l'ho mangiato», rispose la Terra.

«Davvero?». Il Cielo era sbalordito da quella risposta.

«Certo! E tu Cielo, che cosa ne hai fatto del tuo?».

«Il mio l'ho lasciato a covare».

«E che cosa ha donato?», chiese la Terra ridendo tra sé e sé.

«Una splendida donna che, a sua volta, ha dato la vita ad un ragazzo e a delle meravigliose figlie».

«Non è possibile». La Terra lo guardava stupita e non riusciva a crederci. «Andiamo a vedere se è vero!».

La Terra, arrivata a casa del Cielo, rimase sconvolta nel vedere quel che aveva donato l'uovo del suo amico. Rientrò a casa correndo senza dire più nulla, in stato di confusione.

Il Cielo, la sera, andò a visitare la sua amica, come era solito fare ogni giorno. Restò molto tempo a bussare alla porta, ma nessuno venne ad aprire e nessuno rispose ai suoi richiami. Eppure sentiva chiaramente, all'interno della casa, dei rumori prodotti dalla Terra, chi altro poteva essere sennò?

Allora il Cielo si allontanò, molto arrabbiato con la sua amica, sentendosi tradito. Prese con sé la sua nuova famiglia e se ne andò lontano dalla Terra. Quest'ultima se ne accorse e iniziò a piangere, pianse per molto molto tempo e con lei anche il Cielo, fu così che nacquero i mari e gli oceani.

Il Cielo più volte tentò di ritornare dalla sua amica Terra, ma invano. Allora, per far capire all'amica che l'aveva perdonata, ogni notte faceva apparire la splendida donna uscita dall'uovo magico, la Luna, insieme alle sue brillanti figlie, le Stelle. E facendo apparire durante il giorno l'unico figlio maschio della Luna, il Sole, faceva così comprendere alla Terra che riservava per lei ancora un profondo affetto.

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