Capitolo 24; Cena

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Arriviamo a casa sua con un pochino d'anticipo

<<mia sorella è di sopra>> dice buttando le chiavi da qualche parte

<<che dovrei fare con tua sorella?>> chiedo guardando la casa

<< boh, non vorrai andare alla cena in questo modo mh?>> io alzo gli occhi al cielo

Che problemi ha

<< oh ciao Jenni, piacere Amelia>> si presenta sua sorella

<< vieni ti do qualche mio vestito>> mi prende per la mano e mi porta in camera sua.

<< ti piace eh>> apre l'armadio e guarda dentro come se non ci sia niente

<<ma chi?>> lei mi guarda e sorride <<quel coglione di mio frarello>> io scoppio a ridere

<<credici. Io e tuo fratello siamo due cose diverse>> lei mi lancia due vestiti di colore rosso accesso

Prefrrisco il rosso scuro

<<io faró comunque il tifo oer Jennifer+Jonathan>>

Prima Jacob, poi Blacke e ora sto coglione, anzi no, ora sto idiota perchè il coglione è solo una persona

<<dai vatti a cambiare e poi trucco>> dice mettendo via il secondo vestito che aveva tirato fuori ma che ho bocciato

<<niente trucco. Solo mascara>> sono sempre stata una ragazza.. Cosí

Non mi piace mettere quei cosi suo viso, tranna il mascara, non mi faccio mai la piastra

Ma non perchè non voglio, ma perchè non c'ho voglia

<<allora? Ti sta?>> mi urla Amelia da dietro la porta. Mi guardo allo specchio e vedo il vestito seguire tutte le mie forme

<<si mi sta, ma non è troppo..volgare?>>
Lei apre la porta <<no tesoro ti sta alla petfezione. Gli occh8 di mio fratello oggi saranno per te>>

Ma spero che invece sia il contrario

Dopo che le ho detto per 1 ora che non voglio truccarmi, scendiamo di sotto.

Jonathan era steso sul divano a guardare la tv

<<ti stai davvero guardando Spongebob?>> mi metto accanto a lui. I suoi occhi scivolano dal mio viso al mio corpo

<<problemi Smith? Spongebob è per tutti>> io sbuffo <<è meglio Miracolous>> lui mi guarda scioccato

<<non ti pago piú la cena>> ironizza. Si alza dal divano e si mette la giacca di pelle

Anche Jackson ne ha uno sapete?

<<mi stai guardando come un'assassina>> mi mette la mano davanti e la scuote <<ci sono ci sono>>

Afferro la sua mano per alzarmi e andiamo direttamente in auto dopo aver salutato Amelia

<<pronta Smith?>> io non gli rispondo e mi limito a fissarlo <<io lo prendo come un si poi vedi te>>

Preme l'acceleratore e va verso il ristorante "5 stelle" dei suoi zii

<<di la veritá ci sei andata per Rave>> mi punzecchia <<no, non sono cosí sentimentale come voi maschi>>

Lui tossisce di proposito e ferma la macchina <<dai scendi siamo arrivati>>

Io apro la portiera e scendo <<grazie autista>> e scappo prima che potesse rivolgermi la parola

Lo aspetto e dopo 5 minuti ritorna <<ma che cazzo hai fatto sti 5 minuti>> lui mi fa vedere le chiavi della macchina

<<volevi parcheggiare te la macchina?>> io scuoto la testa e lui mi mette il braccio attorno le spalle

Spinge la porta e mi fa segno di entrare
<<prima le donne>> io gli sorrido a mala pena e lo supero

Gli sguardi cadono su di me e il ragazzo accanto a me <<che c'è? Ti senti osservata Smith?>> dice salurando dei suoi amici seduti a mangiare

<<nah ma ti pare>> mento

Lo sapevo che ci sarebbe stato qualcosa di sbagliato

Jonathan si mette a sedere senza neanche guardarmi << gentil uomo eh>> mi metto a sedere di fronte a lui

<<lo so che sono un gentil uomo>> si vanta

Ordiamo prat8camente tutto quello che c"era nel menú

<<oi Smith mi devi fare un favore>> alzo lo sguardo su Jonathan <lasciami stare non vedi che sono con il mio amore?>> indico il piatto di spaghetti davanti a me

Che poi diciamolo, in questo ristorante non sanno fare gli spaghetti quelli veri

Lui guarda prima me poi il piatto <<io sono piú importante di quella robaccia>>

Gli lancio un pezzettino di pane per zittirlo <<cosí impari coglione>> lui si sporge verso di me

<<ti prego aiutami>> mi suppluca <<mh vediamo>>  lui prende il telefono dalla tasca della giacca e mi fa vedere un messaggio

Mamma

"Oi Jonathan,  tua sorella mi ha detto che sei uscito con la tua ragazza.  Mandami una foto almeno la inizio a comoscere"

Io guardo il messaggio a bocca aperta

<< stai scherzando spero>> lui scuote la testa <<allora? Me lo fai sto favore? Ti prego ,ti organizzo una cena con quel coglione>>

Io alzo gli occhi al cielo e guro la testa verso l'altro lato

Che cazzo è

Un qualcuno incapucciato ci stava osservando, non si vedeva bene chi era

Si alza dalla sedia e viene verso di noi

Non puó essere lui

<<tu sai che lui era qua?>> chiedo a bassa voce. Lui si guarda intorno <<chi?>>

Il ragazzo anonimo-killer si ferma savanti al nostro tavolo. La sua faccia era ricoperta da una maschera nera

Con una mano mi afferra il braccio e mi fa alzare <<che cazzo stai facendo>>

Il ragazzo mascherato ferma Jonathan e corre verso la porta del restro con me

<<ma chi cazzo sei>> dico una volta usciti dal ristorante <<jshgsj>> io lo guardo confusa <<eh? Togliti quella benedetta maschera che non si capisce nulla>>

Ma prima che potesse farlo ,un altro ragazzo arrivó sempre con una maschera sul volto

<<siamo in una festa mascherata e nessuno mi ha detto nulla?>>

Il secondo ragazzo si toglie la maschera <<no Jacks non possiamo farla spaventare, sa come tenere per le palle anche due assassini>>

Noah da una pacca sulla spalla all'amico che si toglie la maschera sbuffando

<< poteva funzionare, perchè cazzo ti sei tolto la maschera>>  Noah scoppia a ridere mentre Jackson gli da una spinta

<<cosa cavolo volevate fare>>  loro due si guardano <<spaventarti>>

Io metto una mano d'avanti la bocca per non ridere

<<scusate se lo dico ma credo che fa a farsela sotto eravate voi>> Noah sbuffa e lascia cadere le braccia lungo i fianchi

<<te l'avevo detto che sarebbe andata a finire cosí>> Jackson lo fulmina con lo sguardo <<te zitto>>

Jackson si avvicina a me <<tranquilla Regina questo è solo l'inizio>>

My King Your QueenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora