Piovve tutta la notte ma neppure se ne accorsero, passarono tutto il tempo tra quelle lenzuola esplorandosi a vicenda e continuando a provocarsi piacere senza mai smettere staccarsi gli occhi di dosso guardandosi intensamente.
Sembrava come se avessero aspettato tutta la vita per quel momento, come se fosse il definitivo punto di svolta per la loro relazione che ora non sapevano ancora come definire, era probabilmente troppo presto per pensarci e non avevano minimamente la testa per farlo.La mattina seguente un raggio di sole entrò dalla tenda socchiusa illuminando la stanza provocandogli un leggero fastidio, fece fatica a mettere a fuoco ciò che lo circondava ma quando ci riuscì sorrise contento con il cuore che non smetteva di battere a quella vista.
Bakugo era sdraiato e lo avvolgeva con un braccio, Izuku si ritrovava con la testa sul suo petto riuscendo a sentire il suo respiro regolare scandire il tempo. Ancora nudo lo teneva saldo vicino a se mentre il ricordo della notte precedente gli piombò nella mente di colpo facendolo arrossire violentemente, provò a mettersi seduto ma una mano al suo fianco lo riportò sdraiato, il biondo si mise sopra di lui lasciandolo atterrito.
<Dove pensi di andare nerd?> un bellissimo Katsuki tutto spettinato lo stava pungolando già di prima mattina.
<Volevo alzarmi e preparare qualcosa.>
<Mi vuoi avvelenare per caso?>
<La mia cucina non è così pessima Kacchan>
<Si si, senti Deku ci penso io che è meglio visto... come stai> lo scandagliò dalla testa ai piedi soffermandosi più volte a osservarlo nei punti in cui gli aveva lasciato dei segni sul corpo fino a puntare i suoi occhi sulle sue labbra passandosi la lingua sulle sue.
<Io sto benissimo, non sottovalutarmi.> di scattò spostò le coperte provando ad alzarsi cascando subito dopo rovinosamente provocando un tonfo nella stanza facendo subito ghignare il biondo trionfante.
<Ma che...>
<Ops, colpa mia.> ridacchiò tirandosi su raggiungendolo per prenderlo tra le braccia portandolo fino alla sedia della cucina adagiandolo con cura.
<Dovevi essere più... gentile...> borbottò il verdino con un leggero rossore sulle guance.
<Ma se eri proprio tu che continuavi a ripetermi "ancora, ancora"> Izuku spalancò gli occhi in imbarazzo.
<Infatti mi sembravi proprio dispiaciuto eh> replicò subito alzando un sopracciglio.
<Assolutamente... molto Deku, molto dispiaciuto.> Katsuki azzerò la distanza avvicinandosi e poggiando le labbra sulle sue baciandolo con desiderio stringendogli piano i capelli e attirandolo sempre più vicino facendo scivolare le mani sulla sua schiena. Midoriya ricambiò estasiato e voglioso facendosi travolgere dal quel contatto che continuava a sorprenderlo ed eccitarlo ogni volta, era ancora stordito da tutta quella situazione e quel momento non aiutava a farlo ragionare.
Bakugo cercò l'accesso alla sua bocca che Midoriya si ritrovò ad aprire quasi in modo automatico sotto le attenzioni del biondo, le lingue si cercavano esplorandosi e avvolgendosi intrappolandoli in quel momento così bramoso e sensuale da dovergli far riprendere fiato.
<Beh, facciamo che stai qua mentre cerco qualcosa da mangiare ok ?> anche Katsuki aveva le guance rosate mentre si distanziava iniziando a cercare negli scaffali qualcosa di commestibile per entrambi girandosi a guardare il verdino sconcertato.
<Deku ma cosa diamine mangi? Ma mangi ? Qua non c'è praticamente un cazzo di commestibile.>
<Sono quasi sempre fuori per lavoro, è raro che mangio a casa Kacchan.>
<Diamine, come puoi sperare di mettere massa muscolare se non mangi in modo adeguato?>
Izuku roteò gli occhi infastidito da quel rimprovero ma cosciente che alla fine era un commento mirato alla sua salute a cui prestava poca attenzione alcune volte.Dopo poco lo vide accendere i fornelli e armeggiare con una frusta elettrica andando a versare poi il contenuto nella padella, il verdino si sporse dalla sedia per osservarlo meglio. Le spalle ampie, le braccia muscolose e quel fisico da lasciare senza fiato, era estasiato mentre lo guardava muovere le mani sapientemente. Sapeva che amava cucinare e che ci si dedicava spesso vista la sua attenzione per l'alimentazione e l'allenamento che seguiva tutti i giorni in modo costante.
<Ecco.> Bakugo gli posizionò davanti un piatto con dei pancake perfettamente impilati, dello sciroppo d'acero a condire il tutto.
<Ah...> Izuku si grattò la testa cercando di ricordare quando fosse stata l'ultima volta che aveva mangiato un pasto caldo cucinato da qualcuno che non fosse sua madre realizzando come fosse la prima volta che una persona facesse qualcosa di quel tipo per lui, sorridendo.
<Non ti piacciono ?> il biondo alzò un sopracciglio studiandolo.
<No, è che.... grazie Kacchan.>
<Si si, ora mangia nerd e sbrigati, voglio andare da una parte più tardi.>
<Uhm, dove?> domandò prendendo in bocca un pezzo del suo pancake caldo spalancando gli occhi per la consistenza perfetta e il sapore sopraffino.
<Vedrai.>Diverse ore dopo uscirono di casa dirigendosi alla macchina e partendo, entrambi sapevano che avrebbero dovuto parlare di quello che stava accadendo tra loro, all'evoluzione del rapporto e di come sarebbero andati avanti ma nessuno dei due accennò a toccare l'argomento, volevano rimanere in quella bolla di vetro in cui c'erano solo loro. Erano talmente ancora increduli entrambi che anche solo parlarne avrebbe concretizzato quello che le loro menti pensavano e cioè che non avevano fatto altro che stare lontani in modo forzato, quasi contro natura, non era mai stata una cosa che gli riusciva in modo naturale, anzi, entrambi faticavano a non cercare notizie o informazioni sull'altro.
Era inevitabile e non potevano farne a meno, come se si nutrissero anche solo della vista della persona desiderata ma allo stesso tempo disperandosi e maledicendosi per quella serie di azioni che gli provocavano dolore sia finisco che mentale.
Loro due erano proprio come due calamite, due poli che si potevano solo attrarre sfidando le leggi della fisica e della chimica potendo solo, inevitabilmente, avvicinarsi il più possibile,<Siamo arrivati.> Midoriya si ridestò dai suoi pensieri scendendo dalla macchina e osservandosi intorno, Bakugo li aveva portati al parco poco vicino in cui vi era anche un laghetto.
<Che ci facciamo qui?> era ormai sera e le luci dei lampioni creavano un'atmosfera quasi surreale, illuminando quel posto che conosceva bene viste le loro frequentazioni durante la scuola, ci passavano sempre quando tornavano a casa dopo le lezioni.
<Volevo... fare una passeggiata.> il verdino annuì affiancandosi a lui cominciando a percorrere quel posto in silenzio, la brezza serale era quasi piacevole vista la temperatura primaverile.
Arrivarono fino a una panchina e il biondo gli fece cenno di prendere posto vicino a lui, le persone camminavano tranquille non curandosi di loro che si erano posizionati in una parte più isolata.
<Deku...> iniziò a parlare incerto passandosi una mano tra i capelli in modo nervoso.
<Ecco pensavo->
<Kacchan tu mi piaci, molto. Non so neanche dire quando ho iniziato a provare questo sentimento nei tuoi confronti...> lo interruppe bruscamente lasciandolo senza parole per un attimo.
<E allora perchè cazzo ti sei allontanato da me?> il tono brusco che celava dolore e nervosismo al ricordo.
<Perchè tu hai iniziato delle frequentazioni, sempre con una ragazza diversa ogni settimana. Come potevo anche solo pensare->
<Vedi che ragioni da solo senza pensare di chiedere qualcosa anche a me?>
<Cosa avrei dovuto fare? Hai idea di quanto questo possa essere stato logorante per me?>
Bakugo spalancò gli occhi sorpreso, il senso di colpo che probabilmente si stava insidiando in lui.
<Deku io...>
<Senti, sarebbe inutile rimuginare sul passato ma tutto dipende dalle intenzioni che hai nei miei confronti.>
<Cazzo non pensavo di dovermi ripetere ma anche tu Deku, dovresti averlo capito. Non sono interessato a nessun altro diamine.> Izuku lo scandagliò osservando quella figura al suo fianco che tanto amava rischiando di scoppiare a piangere per quelle parole cercando di trattenersi.
<Quindi il grande Dynamight non vuole frequentare nessun altro?>
<Nessuno all'infuori di te nerd, non avrei dovuto fare il coglione per così tanto ma non riuscivo ad accettare di essere attratto da te.> il biondo dimezzò la distanza prendendolo per il mento puntando i suoi rubini in quelli smeraldo del ragazzo che gli stava a fianco.
<Quindi era tutto un modo per tenermi a distanza?>
<Si.>
<Un pò patetico.> lo prese in giro il verdino.
<Adesso partiamo con le offese? Dovresti sapere che non mi puoi battere>
<Non ho neanche cominciato se è per questo.> entrambi stavano sorridendo non smettendo per un attimo di guardarsi e studiarsi a vicenda.
<Hai deciso di fare il sostenuto?>
<Posso essere ancora peggio se è per questo.> il biondo alzò un sopracciglio divertito dalla provocazione.
<Non vedo l'ora di vedere quanto.> Katsuki lo prese per la maglietta avvicinandolo di scatto facendo coincidere le loro labbra in un bacio inizialmente casto per poi evolversi facendoli stringere e spingere sempre più l'uno verso l'altro.
<Bakugo?> la voce di una donna poco distante interruppe quel momento lasciando uno perplesso, l'altro infastidito dall'ennesimo problema in arrivo.
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Cercami ancora
FanfictionDopo essere uscito dalla UA, Izuku si è buttato a capofitto nel lavoro passando da una missione all'altra senza un'attimo di pausa, non vede Katsuki da un'anno dopo aver cercato in tutti i modi di evitarlo fin quando non viene invitato a una cena tr...