Arrivai a casa era quasi un sollievo rientrare dentro quell'abitazione che tanto avevo detestato. Chiusi la porta dietro di me e mi ci appoggiai per un secondo, chiudendo per un attimo gli occhi. Mi resi conto che non c'era nessuno, erano le quattro e mezza e molto probabilmente i miei genitori stavano per tornare. Decisi di poggiare lo zaino all'ingresso e salire in camera per iniziare a vedere che cosa potevo mettermi. Nel salire le scale notai che attaccate al muro, c'erano dei quadri dove c'eravamo io e mio fratello. Le guardai ricordando quei tempi ormai tanto lontani ma non lo erano affatto, accarezzai delicatamente quella cornice, ricordando i momenti passati insieme a lui quando quasi nascosta scese una lacrima, guardando le altre foto che erano sempre li vicino, ce ne era una che ci ritraeva al concerto di Gabriel. "Chi sa come avresti reagito, se ti avrei detto che era nella mia stessa scuola" riferendomi a Michael. "Sono sicura che saresti impazzito". Mi asciugai quelle lacrime che uscirono senza comando accarezzando ancora una volta la foto per poi salire su in camera mia. Lasciai la porta della mia camera chiudersi con un tonfo, per poi aprire la finestra che dava proprio su tutto il paesaggio era stupendo. Andai poi diretta guardandomi un po' intorno nell'armadio per vedere se c'era qualcosa che potevo mettermi, ma non trovai niente i miei soliti vestiti abbastanza larghi con delle camicie oscene. Forse avevo ancora qualcosa negli scatoloni che erano sotto il mio letto e che dovevo ancora disfare. Li tirai fuori imprecando perché erano veramente pesanti, quando li misi a terra mi alzai di nuovo per mettere un po' di musica di sottofondo per rilassarmi accesi il mio pc con le casse. Tornai agli scatoloni, iniziandomi a provare un po' di vestiti, tirai fuori un vestito con le balze, a fiori lungo piu o meno fino le ginocchia me lo poggiai addosso guardandomi allo specchio era davvero osceno, quindi lo buttai dietro di me. Feci un'altra prova, mi misi un paio di jeans corti a vita alta, con un top bianco con le spalline era davvero carino come outfit, mi feci un mezzo raccolto con i capelli lasciando la parte sotto sciolta, e direi che poteva proprio andare ero molto soddisfatta del completo che avevo indossato. Di colpo senti il campanello della porta suonare. " Arrivo!" Urlai inciampando sull'ultimo scalino, merda! Imprecai, aprii la porta ed era Alice, ma che ci faceva qui a quest'ora era ancora presto. "Ma che cosa ci fai qui? Mancano ancora due ore" dissi facendola entrare era con un borsone da viaggio, era stracolmo di vestiti che fuori uscivano. "Bhe sono venuta un po' prima cosi vediamo cosa metterci per questa sera no?" Mi guardo da capo a piedi, scrutandomi "scusami ma non vorrai venire conciata così spero" mi guardo un po' schifata inarcai il sopracciglio "perche che ce che non va?" Mi guardai, dubbiosa "tesoro io conciata cosi non ti porto da nessuna parte, forza andiamo!" mi spinse per andare su non capivo che cosa cavolo mi poteva far mettere infondo e una festa in spiaggia. Salimmo le scale quando, sentimmo le chiavi entrare nella serratura, cazzo!! Esclamai. Erano mia madre e mio padre, sicuramente avrebbero iniziato a farci mille domande, "Buonasera ragazze" disse mia madre confusa, vidi gli occhi di mia madre una strana luce "mamma papa lei e alice, una mia compagna di scuola" dissi subito senza che iniziassero a fare le loro solite domande. Alice non era affatto intimidita da loro anzi, "piacere signori Brow, sono Alice e un piacere conoscervi" disse disinvolta e molto sicura di se. Rimasi quasi spiazzata nel vedere la sua sicurezza nell'affrontare i miei. "Va bene ci siamo presentati tutti adesso noi abbiamo da fare" dissi un po' agitata con la voce tremolante presi alice e da dietro la schiena la spinsi verso le scale. "Alice resterai con noi a cena?" Lo sapevo che lo avrebbe detto "no mamma, io e alice stasera andremo ad una festa della scuola giu in spiaggia" dissi di corsa quella frase " va bene ma fate attenzione" sentimmo a malapena quello che stava dicendo chiudendo la porta della mia camera dietro di me. "Allora vediamo un po' cosa ti puoi mettere" alice inizio a tirare fuori una montagna di vestiti, che butto sopra al mio letto. "Ma alice non ti preoccupare va bene ciò che mi sono messa e sto anche comoda" le continuai a ripetere, ma lei sembrava non volerne sapere. Era testarda piu di me. "Oh! Eccolo finalmente" esclamo entusiasta, mio dio ma cosa mi voleva far mettere? "Questo e perfetto per te" mi guardo e mi mostro il completo che non centrava assolutamente nulla con me. "Alice spero stai scherzando io non mi metto quella roba" era un completo bianco ed era davvero bello ma io non ero abituata a vestirmi cosi, mi sarei sentita a disagio molto probabilmente. Ma alice fu cosi insistente come al suo solito "provalo soltanto, poi se non ti piace cerchiamo altro" andai in bagno per cambiarmi, ero gia sfinita dalla sua insistenza ma sapevo già che mi sarei sentita fuori luogo. La gonna che mi misi era davvero bella di seta lunga e svolazzante di colore bianco e in vita arricciata, arrivava alle caviglie con uno spacco sulla gamba destra, continuai poi per mettermi il top anche esso bianco tutto arricciato con le spalle scoperte, ma poco piu sotto della spalla con delle maniche larghe. Devo dire che mi sentivo veramente bellissima, forse Alice aveva ragione. Senti bussare alla porta "ci sei cascata in quel bagno?" Urlo la mia amica impaziente di vedermi, quando aprii la porta e mi vide, "cazzo!!" Esclamo mi guardo con occhi a cuoricino fiera e orgogliosa di quello che mi aveva proposto di mettere. Andai verso lo specchio che avevo in camera che toccava per terra quindi vedevo la mia immagine intera. Dietro di me si mise poi Alice, "guardati sei bellissima, e proprio fatto per te" mi sussurro sorridendo contenta della scelta che aveva fatto. "Mettiti queste sotto il vestito" prese le mie scarpe con le bande che si legavano fino al ginocchio sempre bianche era davvero perfetto. Non ero abituata a vestirmi così, ma per una volta ci poteva anche stare, mi stava a pennello questo completo si adattava perfettamente al mio corpo. "Bene adesso visto che tu sei un incanto io non posso essere da meno" replico alice borbottando con le mani dentro la montagna di panni che aveva messo sul letto. Sorrisi a vedere quella scena, nel frattempo decisi di appuntarmi i lati dei capelli con due mollette, lasciando scivolare due piccole ciocche davanti ai miei occhi, mettendomi poi solo un filo di mascara con un po' di fard, e del lucido sulle labbra. Mi girai, verso alice ed era bellissima, aveva un vestito lungo liscio nero che si adattava benissimo al suo incarnato, con le spalline molto fine e la scollatura davanti sporgente, sui fianchi aveva una cinta nera, mostrando la sua vita minuta, con questa chioma di capelli le treccine lunghissime nere sembrava una bambolina era stupenda. "che ne dici?" Mi domando mentre, si guardava allo specchio forse ancora non convita che potesse andare bene quello che indossava. " sei davvero bellissima, non potevi scegliere abito migliore" la guardai sorridendo, quell'abito si adattava perfettamente a lei. A quel mio complimento mi diede un abbraccio spontaneo aggrappandosi al mio collo. "Cosi mi strozzi" dissi sorridendo senza fiato abbracciandola a mia volta. Guardammo l'orologio, si era fatto tardissimo che neanche ce ne rendemmo conto, di corsa prendemmo le nostre borse, il sole stava quasi per tramontare, scendemmo di corsa le scale, salutammo mia madre con mio padre, di corsa "fate attenzione, state attente" si raccomando mia madre, "si mamma!!" Urlai, all'uscio della porta, per poi chiuderla e salire in macchina.
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Al ritmo del Cuore
RomansaPer Allyson, la musica e le moto erano i legami che la tenevano ancorata al ricordo del suo amato fratello Michael strappato via da un incidente stradale in moto. Attraverso le note vibranti e l'emozione del vento che sfiorava il suo viso mentre cav...