Zayn

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Per fortuna con Harry si è sistemato tutto, in fondo una parte di me sapeva che non sarebbe stato capace di mettersi con la mia ex. Siamo amici da quasi dieci anni ormai e abbiamo sempre messo la nostra amicizia davanti a tutto il resto.
Con questo pensiero chiudo la porta alle mie spalle, dirigendomi verso la mia stanza.
Quando sblocco il cellulare sorrido istintivamente, notando il familiare pallino rosso sopra l'icona dei messaggi, e mi affretto a leggere.

"È stata una bella giornata questa, ma ora ho solo voglia di stendermi e parlare con te." Eve.

"Ah si?" sfioro le letterine sul display con fretta, già ansioso di una risposta.

"Forse ti disturbo..." il mio iphone si illumina solo una manciata di secondi dopo.

"No, non disturbi mai tu." invio. Inizia a fare un po' freddo, così decido di sistemarmi sotto le coperte, rialzando un po' il cuscino.

"Neanche tu, se è per questo" gli angoli della mia bocca si sollevano leggermente.

"Cos'hai fatto oggi?" le chiedo, cambiando argomento. Spero solo non sia uscita di nuovo con quello.

"Sono uscita con un ragazzo... Tu?" Come immaginavo, diamine. Non so se dirle di Simon o no, del fatto che sono un cantante, ho paura che se glielo dicessi romperei questo nostro legame così spontaneo.

"Con il tipo di cui mi hai parlato?" chiedo, schivando la domanda.

"Sì, lui." Merda, allora le piace.

"Ok" rispondo semplicemente, stringendo i denti.

"Sicuro che non ti stia disturbando? Probabilmente hai di meglio da fare" Ma perché me lo chiede sempre? Dio, è ovvio che non mi disturba, qui in caso quello di troppo sono diventato io. Ora c'è lui.

"No davvero, non mi disturbi. Posso fare la doccia più tardi." Scrivo. Questa cosa che lei è uscita di nuovo con quel tizio mi ha davvero rovinato l'umore e non so nemmeno il perché.

"Se preferisci ci sentiamo più tardi." risponde come avevo previsto. Pensa sempre prima agli altri, lei.

"Va bene, a più tardi."

La nostra conversazione di stasera mi ha persino tolto l'appetito, così decido di chiudere gli occhi, cercando di smettere di pensare a lei con un altro, consapevole del fatto che il mio messaggio della buonanotte, stanotte, non le arriverà.

...

Sentendo l'insistente vibrazione del mio cellulare sul comodino, apro pigramente gli occhi stropicciandoli con una mano e inizio a tastare alla cieca la superficie di legno alla mia destra. Quando finalmente riesco a mettere a fuoco i numeri bianchi proiettati dalla mia sveglia sul soffitto, mi rendo conto che è notte fonda e che qualcuno mi sta chiamando.
In un attimo di lucidità della mia mente annebbiata dal sonno, metto insieme le due cose e non appena leggo il nome di Eve sullo schermo il mio cuore sprofonda metri sotto terra.

"Pronto? Eve? Stai bene?" Chiedo, la voce tremante e preoccupata.

"Si, scusami... Non avrei dovuto chiamare... è che ho avuto un incubo" mi dice in un sussurro. Sembra terrorizzata.

"Oh, grazie al cielo è solo un incubo... avevo paura che ti fosse successo qualcosa, Eve... non preoccuparti, racconta" le dico, con un tono decisamente più rilassato.

"Ho..." esita un secondo. "Ho sognato di ricevere una chiamata e..." Sembra così insicura, dev'essere stato qualcosa di molto brutto.

"E..?"

"Qualcuno mi diceva che stavi male... Forse avevi avuto un incidente o qualcosa del genere... Come... Come stai?" Mi chiede. Ha avuto paura per me.

"Io sto bene, davvero" Le assicuro. "Tranquilla, piccola, non mi è successo nulla di male" Dico con il tono più convincente e rassicurante che possa assumere alle tre di notte.

"Scusami... era solo un sogno. Ti lascio tornare a dormire" So che in realtà non vuole chiudere questa telefonata, lo sento.

"No, ehi, aspetta. Non voglio rischiare che tu ne abbia un altro, possiamo parlare ancora un po' se vuoi" Suggerisco, sopprimendo uno sbadiglio.

"è tardi, non devi stare qui a parlarmi per forza, posso sempre ascoltare un po' di musica finché non passa..." Cerca di convincermi.

"Posso cantare io per te" dico senza pensare, pentendomene subito dopo. Se dovesse riconoscere la mia voce le cose si potrebbero fare complicate.

"sai cantare?" ride per la sua domanda retorica.

"Beh, ci provo" rispondo, ridendo con lei.

"Lo faresti davvero?" mi chiede ancora, con quella punta di insicurezza nella voce.

"Certo, se servisse a farti stare meglio" confido solo nel fatto che anche lei è assonnata e che non riuscirà a riconoscere la mia voce, o almeno lo spero.

"Tu mi fai stare meglio in ogni caso" posso sentire la sua mano precipitarsi sulla sua bocca troppo tardi e trattengo una risata mordendomi il labbro inferiore. "cioè... Sì, mi farebbe stare meglio." si corregge.

Senza altre parole inizio a canticchiare piano la prima canzone che mi passa per la testa. La nostra. Evito i virtuosismi caratteristici della mia voce e mi concentro sul significato del testo, chiaro nella mia mente. Lei rimane in silenzio per tutto il tempo e alla fine sussurra un debole "mi piace la tua voce, mi ricorda qualcosa..." Merda.

Merda. Merda.

Zayn, mantieni la calma, dico a me stesso.

"Mh?" Domando con finta indifferenza.

"Lascia perdere... canteresti ancora per me?" il suo tono è quasi speranzoso.

"Con piacere" detto questo, ricomincio a cantare, quanto più dolcemente possibile.

"Eve? Penso che dovresti provare a dormire ora..." Dico infine.

"Eve?" Nessuna risposta.

"Tesoro?"

"Scommetto che ti sei addormentata come al solito" sorrido, immaginandomi una ragazza raggomitolata nel suo letto con ancora il cellulare vicino l'orecchio. "sai, oggi Simon sembrava così soddisfatto della canzone, e ora ho visto che piace anche a te... sei stata davvero una buona ispirazione, Eve, grazie. " Non le direi tutto questo se non fossi sicuro che stia dormendo, non ne avrei il coraggio.

"È strano che un'amica mi trasmetta le emozioni giuste per scrivere un buon pezzo, Simon dice che non è così, che c'è di più tra noi che semplice amicizia... e... se avesse ragione? Non so te, ma io credo di provare qualcosa, anche se non so bene cosa. Ma ovviamente a te cosa importa? Tanto stai uscendo con quello là... ah, e a proposito di uscite, alla fine Harry è uscito con Perrie solo perché lei voleva sapere come stavo io, ma da quello che mi ha detto lui non ha cambiato idea su noi due, e sai una cosa? Non ci sto nemmeno male, ormai. Uhm... quindi ho chiarito con Harry alla fine, ma né lui né Niall hanno ancora sentito la canzone che ho scritto pensando a te, sì, quella che ti ho cantato poco fa. Forse dovrei cantargliela un giorno di questi..." Un piccolo sbadiglio esce dalla mia bocca e penso sia l'ora di tornare a dormire. "Ora è il caso che vada anch'io, sogni d'oro piccola." Chiudo gli occhi, scivolando nel mondo dei sogni, mentre una piccola, nascosta, parte di me inizia a desiderare che Every abbia sentito tutto.

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Capitolo scritto da TrixieThunder

Lovers by accident || Z.M.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora