Capitolo 10

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Elena's POV:
"Sei venuta da sola?"
"No, in hotel ci sono mio fratello, la sua fidanzata, mia madre ed il mio manager. Hanno deciso di fare una vacanza qui con la scusa del mio viaggio."
"Sanno il motivo per il quale sei venuta?"
"Sanno che volevo incontrare una persona e che non potevo farne a meno."
"Non potevi farne a meno?"

Alzo un sopracciglio accennando ad un sorriso quasi spavaldo.

"Si, non volevo farti logorare ancora. Non avresti resistito molto tempo senza sapere chi fossi."
"Ah quindi lo hai fatto per me. Che animo puro e gentile."

Scherziamo un po' continuando a mangiare la pizza che ormai sta per terminare.
Un miagolio attira la nostra attenzione.
Romeo, uno dei miei gatti, si avvicina di soppiatto alla nostra ospite; salta sul divano strusciandosi contro il fianco di Bill.
Guardo la scena assai sorpresa.

"Hai molto charm lo sai? È un gatto molto diffidente solitamente."
"Faccio questo effetto a tutti."

Sogghigna un po' posando il cartone della pizza ormai vuoto sul tavolino e mettendo il suo nuovo amico peloso sul suo grembo.
Tiro il telefono fuori dalla tasca volendo immortalare il momento ma mi fermo un attimo non sapendo se posso fare ciò che voglio.

"Bill posso scattarvi una foto?"
Mi guarda con occhi dolci per poi annuire.
Sono davvero di una dolcezza unica insieme.

"Se pubblichi questa foto inedita penso che succede uno scandalo, ammettilo che mi hai invitato qui solo perché vuoi la fama."

Mi alzo facendo la melodrammatica.
"E bene si, mi hai scoperta. Cosa hai intenzione di fare ora? Alzarti ed andare via di casa?"

La sua faccia è scioccata.

"Tu sei pazza comunque. Di certo non sei sana di mente."

Scoppio in una risata dovuta alla sua espressione e lei fa lo stesso.
Mi avvicino nuovamente al divano per prendere i cartoni della pizza e le lattine per poi portarle in cucina; vado un secondo in camera da letto e prendo una grande coperta da portare sul divano.
Mi siedo accanto a lei mettendola su entrambe, reclino il divano in modo da poter stendere le gambe e le passo il telecomando.

"Ti do l'onore di scegliere il film se vogliamo guardarne qualcuno."
"Possiamo metterlo ma non so quanto durerò sveglia, non sono riuscita a dormire per niente durante il volo, ero troppo tesa."
"Tesa per cosa?"

Apre Netflix iniziando a sfogliare il catalogo di serie e film; io sono intenta ad osservare le sue espressioni.

"Avevo paura di una tua possibile reazione negativa o che magari non fossi in casa o che magari mi sbattessi la porta in faccia nel vedere chi ero."
Bill inizia a gesticolare e a parlare in modo molto frettoloso.
Poggio una mano sul suo braccio per attirare la sua attenzione.

"Pensavi davvero che in qualche modo la notizia su chi fossi o comunque il fatto di averti qui non mi avrebbe fatto piacere? Ho pianto tutta la mattina al solo pensiero di non vederti quando ci eravamo prefissate di farlo."
"Mi dispiace averti fatta piangere per nulla."

Mi guarda negli occhi facendo abbassare ogni mia piccola difesa.
"Ti perdono solo perché adesso sei qui e posso vendicarmi."

Poggio la testa sulla sua spalla accoccolandomi a lei.
"Comunque vedi che io qui scorro ma non sto capendo minimante cosa ci sia scritto."

Mi rendo conto di come il mio Netflix sia impostato in italiano e prendo subito possesso del telecomando per cambiare le impostazioni.
Glielo ripasso non appena ho finito facendole scegliere ciò che vuole.

Numero sbagliato (Billie Eilish)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora