Marcus

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Il bagliore di luce che penetra dalla finestra accarezza il mio viso e mi sveglia, tento di riprendere il mio amato sonno profondo girandomi e rigirandomi, ma ovviamente , non riesco a riaddormentarmi. Mi volto verso il comodino, dove si trovava l'orologio e vedo che sono le quattro del pomeriggio, il che significa che ho trascorso tutta la mattinata e parte del pomeriggio a letto, e anche se l'idea di continuare a dormire non mi dispiace, devo alzarmi. Devo assolutamente sistemare la mia camera, è in disordine e detesto vederla così, farmi una doccia e fare una passeggiata prima di recarmi al lavoro. Con grande sforzo, mi sollevo dal letto e inizio lentamente a mettere a posto la camera, iniziando dai miei vestiti sparsi sul pavimento dalla sera precedente. Comincio a piegare tutti i capi, sia quelli a terra che quelli gettati a caso nell'armadio. Piego e sistemo, piego e sistemo, e così via per tutti i vestiti. Una volta terminato, mi stiracchio e sbadiglio, la tentazione di tornare a letto e dormire è forte, ma devo resistere. È meglio se faccio una doccia. Prendo i vestiti che avevo scelto di indossare e mi dirigo verso il bagno. Entro nella doccia e apro l'acqua. Era proprio ciò di cui avevo bisogno, sentire l'acqua calda scorrere lungo il mio corpo. Dopo circa mezz'ora sotto l'acqua, il mio telefono inizia a squillare, indicandomi che devo uscire da questa piacevole sensazione. Mi avvolgo un asciugamano intorno alla vita e rispondo al telefono, era il mio capo, cosa vorrà questa volta? Non gli basta tenermi occupato anche il sabato sera? Ora mi deve anche chiamare alle 17:35 mentre sto sotto l'acqua calda a rilassarmi e a prepararmi prima di un turno di lavoro stressante? Sbuffo e rispondo al quarto squillo.
'Ciao Liam, dimmi.'
'Marcus, senti, il ristorante oggi sarà chiuso. Ho avuto un problema con mia moglie e dobbiamo risolvere una cosa molto importante.'
Mi racconta tutto di un fiato e non posso credere alla fortuna che ho avuto. Sono contento, significa che posso trascorrere un po' di tempo al parco e poi tornare a casa per mangiare e uscire con il mio migliore amico, Ethan.
'Marcus, ci sei?' Mi rendo conto di essere in linea e mi scuso.
'Sì, scusa Liam, ho capito.'
'Bene.' Mi dice, e poi chiude la chiamata senza nemmeno salutare. Faccio un sospiro di sollievo e sorrido leggermente. Poso il telefono sul lavandino e mi preparo. Mi guardo allo specchio e la prima cosa che faccio è asciugarmi i capelli e sistemarli. Poi, mi vesto con una maglietta bianca aderente, che mette in mostra tutto il mio braccio destro tatuato, e un paio di jeans neri. Infine, mi spruzzo un po' di profumo sul collo. Metto in ordine il bagno e mi dirigo verso il salotto per indossare le scarpe da ginnastica bianche. Prendo il telefono, le chiavi di casa e esco. Accendo il telefono e mi accorgo che Ethan mi ha mandato 31 messaggi e ha provato a chiamarmi 5 volte. Ora, come posso dirgli che ho dormito fino a poco fa? Decido di chiamarlo e risponde subito.
'Ah, sei vivo, finalmente.' Dice ridendo.
'Ehmm, stavo dormendo.' Gli dico ridendo, mentre mi avvio verso il parco.
'Fino ad ora? Va beh, lasciamo stare va. Usciamo stasera o lavori? Non ricordo.'
'Sì, usciamo. Non lavoro. Adesso vado al parco a fare una passeggiata, ci sentiamo dopo. Ciao ciao.' Non so perché, ma non mi va di stare troppo al telefono oggi.
'Ciao, sparito.' Mi risponde ridendo, prima di riattaccare.
Così, metto il telefono in modalità silenziosa e lo infilo nella tasca dei jeans, dirigendomi verso il parco. Oggi la mia solita panchina è occupata da una coppia, che palle. L'amore non ha senso, devo amare per poi essere distrutto o magari distruggere l'altra persona?. Mi appoggio al tronco di un albero e mi metto a pensare un po ad esempio all'amore. L'amore è un argomento molto importante secondo me. Secondo me senza l'amore non vivremo, secondo me è il sentimento principale che sentiamo fin da subito da bambini anche per una cosa ridicola. Dalle mie esperienze passate non so quanto dire, ci sono stato male? si, ma ho sempre lasciato io le ragazze anche amandole pur di non ferirle. Forse non sono mai stato pronto per una vera e propria? ma magari ancora non è arrivata quella che mi ha toccato l'anima. Smetto di fissare il vuoto per un secondo e riguardo la coppia per domandarmi altre cose ma i miei occhi non si spostano sulla coppia seduta sulla panchina, ma su una ragazza dai capelli biondi che gli arrivavano alle spalle, non troppo alta e a questa distanza sembra che abbia gli occhi chiari verso il celeste, ma non so decifrarlo ci troviamo a due metri di distanza ma sicuramente non sono marroni o neri. Chissà che cosa starà pensando di me in questo momento ma una cosa è certa nessuno dei due distoglie lo sguardo. Forse sembro uno psicopatico se continuo a guardarla? dovrei distogliere lo sguardo? vorrei ma qualcosa mi dice di no. Qualcosa dentro di me mi fa tener lo sguardo fisso sui suoi occhi. Finchè sento che gli squilla il telefono, li risponde e distoglie lo sguardo così scompare dalla mia vista. Voglio sapere il suo nome.

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⏰ Last updated: Mar 15 ⏰

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