Capitolo 32-Pioggia e scelte

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Narra Karol

È un piovoso pomeriggio domenicale. Un pomeriggio che ho deciso di dedicare a me stessa: tra le riprese e la questione di Ruggerito, sono davvero stremata... in questi ultimi giorni, quando finisco le riprese in cui, per adesso, un Matteo non c'è vado con Katju e Maxi da Ruggero, ci incontriamo a casa sua per poi andare a cercare prove che possano incastrare Candelaria; passiamo ore e ore all'azienda della Disney seduti su quelle sedie con la segretaria che continua a dirci che presto ci riceveranno presto dagli uffici dei piani alti... ovviamente nessuno ci ha mai ricevuto, nessuno ci ha mai svelato i suoi segreti con Candelaria, nessuno ci ha mai dato retta... tutto il nostro lavoro non dà frutti e tutta la fatica che ci mettiamo è completamente sprecata.

Così, almeno oggi, ho deciso di concedermi un po'- che credo meritato- riposo. Sul divano, riscaldata dalla mia copertina di pile e con una tisana ai frutti di bosco in mano, sto guardando "Monte Carlo", una commedia con Selena Gomez, la mia attrice preferita.

Sono a metà del film e ho deciso che, visto l'orario, una volta finito, andrò a fare una doccia e ordinerò la cena.

Tutti i miei piani saltano quando il telefono suona cantando "Love Story" di Taylor Swift: è Ruggerito.

Metto pausa al film e rispondo:

"Ciaoo!"

"Amore mio, come stai?"

"Tutto bene, tu?"

"Fino a poco tempo fa bene..."

"In che senso? Non capisco... è successo qualcosa?"

"Si... Candelaria mi ha contattato..."

"Oddio... che ti ha detto, se posso sapere?"

"Certo che puoi sapere Karolcita. Mi ha chiesto di vederci, anche con te, Maxi e Katju."

"Mi vesto e arrivo, avvisi tu gli altri?"

"Si, ti vengo a prendere e poi raggiungiamo gli altri, visto che abitano vicino a casa di Candelaria?"

"Va bene, allora a tra poco Ruggerito."

"A tra poco Karolcita."

Attacco e vado a mettere un paio di jeans, una felpa e il cappotto.

Mi pettino i capelli, metto un filo di trucco e scendo giù.

Appena aperto il portoncino, vedo l'auto nera di Ruggerito arrivare dal lato destro della strada e aspetto che si avvicini e parcheggi per salire.

Lo saluto con un bacio e poi lui mette in moto.

Mentre raggiungiamo Maxi e Katju lo noto nervoso e ammetto che lo sono anch'io: non c'è mai da stare tranquilli quando si tratta di Candelaria Molfese.

Avvicino la mia mano alla leva di cambio, dov'è appoggiata la sua.

Lo guardo e gli chiedo:

"Tutto ok?"

"Si e no... sento che questo possa essere finalmente il verdetto finale ma non so se essere contento o triste per questo. Cioè, questa storia potrebbe finire, come spero, nel migliore nei modi ma anche nel peggiore..."

"Sai che ho la stessa sensazione? Vedrai, da domani questa storia sarà solo un brutto ricordo e torneremo finalmente alla vita di sempre."

"Speriamo..."

Parcheggia per far entrare Katju e Maxi, che ci salutano altrettanto ansiosi del "verdetto finale", come l'ha definito Ruggerito.

In pochi secondi, arriviamo davanti a quello che, a questo punto, chiamerei "tribunale".

Salendo terrorizzati per quelle scale che ormai conosciamo a memoria ci guardiamo per farci forza.

Prima di bussare alla porta escono dalla bocca di tutti noi due semplici parole accompagnate da un sospiro: "Speriamo bene". E "Speriamo bene" veramente.

Ci accoglie- e quante volte, abbiamo ripetuto questa frase- una serissima Candelaria.

"Prego, entrate pure."

Esce un debole "Grazie" da ognuno di noi.

"Lo saprete davvero solo tra qualche minuto."

Sussurra Candelaria ridendo.

Ci guardiamo confusi tra di noi, come per chiederci una spiegazione mentre ci accomodiamo per la centesima volta su quel divano.

"Allora, ho trovato una soluzione a questa spiacevole situazione che penso possa mettere d'accordo tutti, o quasi."

E guarda me, quella strega, con un sorriso malefico.

Ruggerito ed io ci stringiamo la mano.

Lei le guarda prima con un'espressione disgustata che poi si trasforma allo stesso sorriso malefico di pochissimi secondi fa.

La guardiamo tutti con tanta ansia e pendiamo dalle sue labbra, letteralmente.

"Vado?"

Ci chiede sorridendo.

Annuiamo tutti all'istante, ancor prima che potesse finire la parola.

"Bene... Parlerò con Martín e gli spiegherò meglio la situazione, in modo da farti riavere il lavoro, mio caro Rushe avrete tutti il vostro "e vissero per sempre felici e contenti", o quasi..."

Mi sorride di nuovo, ma distoglie subito lo sguardo.

"In che senso "o quasi", Candelaria?"

Le "osa" chiedere Katju.

"Nel senso che tutto ha un prezzo, tesoro."

"E quale sarebbe questo prezzo?"

Intervengo io, curiosa ma anche spaventata della sua risposta.

"Beh... se volete tornare a vivere in pace..."

Si avvicina a Ruggerito abbracciandolo...

"...io e Rushe dovremo tornare insieme."

Gli dà un bacio sulla guancia e poi chiede a lui con un sorriso:

Allora Rusherito? Karol o la tua carriera?"




"Porque cuesta tomar decisiones

Porque sé que va a doler"

-Thalía🤍


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