XXII (vi ho fregati, bastardi)

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Giorgio's pov
Mi svegliai di soprassalto, era tutto soltanto un sogno. Un sogno orrendo, ma sempre un sogno. Mi misi seduto, accesi il mio telefono era il giorno del mio compleanno. Mi guardai intorno, ero solo, ed ero anche stranamente felice. Pensavo a cosa sarebbe potuto succedere quella sera, ma avevo anche paura che quel mio sogno potesse diventare realtà. D'altronde pensavo spesso alla morte. Mi ero autoconvinto che senza di me sarebbe stato tutto migliore, ma c'era ancora una cosa che mi faceva rimanere in vita: Alex. Ogni volta che mi veniva da farlo pensavo a lui, e che facendolo non ne sarebbe stato felice. O almeno, questo era quello di cui mi ero convinto, d'altronde io e alex non ci vedevamo o parlavamo da anni.
Decisi di mettere da parte i brutti pensieri, e di andare da mia madre.
Arrivato da lei, fu tutto come nel mio sogno. Mi strinse forte a sé e mi augurò di passare al meglio quella giornata, perché me lo meritavo. Feci colazione, e in seguito tornai in camera, dove scrissi a Federico tutte le informazioni sul luogo e l'orario per la sera.

Finalmente arrivo il momento di prepararmi per andare alla festa. Mi spogliai e rimasi un attimo a guardarmi allo specchio. Mi guardai allo specchio e non riuscii a non notare ogni piccolo difetto del mio corpo. Il mio stomaco non era piatto come avrei voluto e il mio viso mostrava la mia insicurezza. Guardai il riflesso e mi sentivo inadeguato. Non mi sentivo affatto bene con me stesso e avrei voluto soltanto poter accettare il mio corpo così com'era, ma era difficile quando ogni imperfezione sembrava urlarmi contro. Presi subito la mia camicia bianca, che era un po' più larga così da non mostrare le curve del mio corpo. Dopodiché, indissai un paio di pantaloni neri e le mie solite converse bianche. Ero legato a quelle scarpe e avrei fatto di tutti per indossarle anche al mio funerale. Sistemai i miei capelli, per non far sembrare così di avere un topo morto sulla testa, indossai il profumo, e finalmente arrivò il momento di andare.
La sala era stupenda. Tutta decorata da qualsiasi cosa di blu e grigio -i miei due colori preferiti. Mi sembrava di essere in un sogno, se non fosse per Ivan, che arrivò proprio in quel momento. Ci sedemmo al tavolo per i fatti nostri, mi alzavo solamente per salutare i vari ospiti, per poi tornare al tavolo.
Ad un certo punto vidi Federico entrare mano nella mano con Nicola. Mi alzai di scatto e corsi a salutarli. Federico era vestito con una camicia marroncina molto bella e dei pantaloni neri. Invece, Nicola, aveva addosso, anche lui, una camicia ma rossa con dei pantaloni neri.
<<Ciao Fede.>> Subito lo strinsi in un abbraccio.
<<Hey Giorgino.>> Sorrise e ricambiò l'abbraccio, stringendomi più forte. Dopo qualche minuto mi staccai, e abbracciai Nicola.
<<Tanti auguri Gio'.>> Mi disse il ragazzo e gli sorrisi. Appena mi staccai guardai Fede che subito capì cosa stavo per chiedergli.
<<Alex ti sta aspettando fuori.>> Sorrisi come un rincoglionito e corsi fuori, dove, come mi era stato detto da Fede, c'era Alex. Come gli altri due ragazzi, anche lui aveva una camicia bianca, dei pantaloni neri e una giacca blu. Era sinceramente bellissimo, ed era cambiato un sacco. Era molto più alto ed era davvero wow. Praticamente mi sarei fatto scopare volentieri, ma questo forse è meglio non dirlo. Il ragazzo mi guardò e io corsi senza neanche pensarci ad abbracciarlo. Lui mi strinse forte a sé e delle lacrime iniziarono a rigarmi il volto.
<<Hey Giorgino.>> Mi alzò il viso verso di lui, e io non potei fare a meno che sorridere.
<<Hey.>> Ricambiò il mio sorriso, e il mio cuore si sciolse. Mi appoggiai al suo petto, lasciandomi andare alle sue carezze.
<<Come stai?>> Mi chiese poco dopo.
<<Adesso meglio. Tu?>>
<<Lo stesso.>> Lo strinsi ancora più forte.
<<Scusami.>> Dissi senza neanche pensarci.
<<Per cosa?>> Mi chiese asciugandomi le lacrime.
<<Perché ti ho detto che...>>
<<Giorgio?>> Una voce dietro di me mi interruppe, subito la riconobbi e mi staccai da Alex. <<Che ci fa lui qua?>> Continuò Ivan. Feci un passo indietro e abbassai lo sguardo per non incontrare il suo.
<<Sbaglio o ti avevo fetto di non dovergli parlare più? Come cazzo hai osato invitarlo?>> Provai a parlare, ma Alex lo fece prima di me.
<<E chi saresti tu per decidere chi è che deve invitare Giorgio alla sua festa?>> Disse sottolineando la parola "sua".
<<Il suo fidanzato. So io cos'è meglio per lui, e con chi è meglio che esca.>> Alex mi guardò, non sapeva come rispondergli. Guardai a lungo entrambi, e alla fine mi presi fi coraggio e dissi qualcosa che sognavo di dire da anni.
<<Sai, è da ormi troppo che ci rifletto molto e finalmente, dopo tanto tempo di cazzate, ho capito che non posso continuare così. Non mi meriti, e fortunatamente l'ho capito prima che potessi fare qualcosa di troppo azzardato. Voglio stare bene, e con te mi è impossibile.>> Il ragazzo si avvicinò bruscamente a me, ma Alex si mise tra me e lui.
<<Hai sentito il ragazzo? Forse è meglio che tu te ne vada.>>
<<Con te facciamo i conti dopo.>> Disse guardandomi con un ghigno maligno, a quelle parole Alex s'incazzò ancora di più, lo prese dal colletto della camicia e gli tirò un pugno. Ivan stava per contrattaccare, ma Alex ne tirò un altro proprio sul naso, rompendogli addirittura il setto nasale.
<<Alex, basta.>> Gli dissi allontanandolo da Ivan.
<<Devi lasciarlo stare. Non è una tua proprietà. Non è una proprietà di nessuno.>> A quelle parole non riuscii a fare altro se non sorridere, e Ivan dopo un sospiro se ne andò. Era finalmente tutto finito, Ivan era uscito dalla mia vita e non sarei mai potuto essere più felice.
Quella sera rimasi attaccato ad Alex, volevo recuperare tutto il tempo perso in quegli anni. Quella sera mi divertii come mai prima, dopo finalmente tanto tempo avevo ritrovato i miei amici. Quella sera, mangiai fino a scoppiare, e quando tornai a casa non sentii il bisogno di vomitare il tutto. Quella fu la serata più bella che io abbia mai vissuto, ed ero certo che da quel momento in poi ne avrei vissute altre.

¿ʜᴀᴘᴘʏ ʙɪʀᴛʜᴅᴀʏ? ~thebadnauts~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora