Ancora buio,buio totale su cui sia questa misteriosa donna,non ha lasciato nulla di lei,solo un nome e tutto ció non mi aiuta.
Sbuffai chiudendo il grande libro con tonfo che fece girare tutti i pochi presenti qnell'enorme stanza.
Era da quasi un'ora che fissavo quel nome,inutilmente,cosí decisi di fare ritorno.
Imboccai la piccola stradina che conduceva all'entrata posteriore dell'orfanotrofio,era poche le persone che passavano di li e in quel momento un deserto sarebbe stato piú frequentato;affondai il mento nella sciarpa appena uno spiffero mi colpí la faccia facendomi rabbrividire,delle dita afferrarono saldamente la mia spalla spingendomi contro in muro,ma facendo attenzione e non farmi sbattere violentemente,strinsi gli occhi,non volevo vedere chi mi aveva aggredito e qualsiasi cosa stava per farmi.
-"Non lasciarti trascinare dalle brutte compagnie,piccola orfanella"-
Una voce roca pronunció quelle parole,potevo sentire il suo respiro sul mio collo,cercavi di chiudere di piú gli occhi per quanto si potesse,le sue mani che stringevano i miei polsi fino a farmi male.
-"E fai la brava"-
Mi sussurró sul collo,dove vi lasció un
lieve bacio succhiando un po' di pelle,le sue labbra furono come il veleno sulla mia pelle,dopo ció non sentí piú la presa sui miei polsi e aprí gli occhi,ispezionai con la vista la piccola stradina,ma sembrava che nessuno fosse passato di li oltre a me e questo mi fece ancora più paura oer quanto fosse possibile;iniziai a correre e la mia corsa non terminó fin che non raggiunsi il cancelletto che aprí in maniera estremamente frettolosa per poi sgusciare in camera e fin che la porta di essa non si chiuse alle mie spalle,non mi sentí al sicuro o almeno parzialmente.
Mi spogliai in bagno,una doccia calda è quello che ci voleva,andai di fronte lo specchio e legai i capelli,in quel momento notai una chiazza rossa con delle sfumature violacee,non ero un'esperta in queste cose,ma sapevo che presto si sarebbe colorato ancor di piú di viola e non sarebbe passato di certo inosservato,ci passai sopra la mano,faceva un po' male,ma decisi d'ignorarlo,non che potessi fare altro,lo avrei nascosto con i capelli.
Avevo dimenticato in camera il cambio,come mio solito,percorsi il corridoio mentre tenevo l'asciugamano ben saldo sopra il seno e assicurandomi che non passasse nessun bambino,anche se oramai era ora di cena;avevo detto a Lisa di dire alla signora Marasha che non mi sentivo molto bene e che non sarei venuta a cena,non che gliene importasse molto.
Mentre chiusi la porta porta della stanza,mi caddero i jeans,cosí mi piegai a raccoglierli,ma proprio mentre li afferrai ed ero in procinto di rialzarmi,sentí
-"Perchè non mi hai avvisato anche io avevo proprio bisogno di una doccia"-
Brivi lungo la schiena,m'immobilizzai,tutto il mio corpo di colpo di geló,mi rialzai lentamente per vedere che lui stava avanzando verso di me.
-"Allora,scoperto qualcosa oggi?"-
Mi chiese una volta arrivato davanti a me,non risposi,rimasi a fissare le sue scarpe,sentì che una sua mano afferró una ciocca dei miei capelli che avevo sciolto dopo la doccia,per poi portarla dietro il mio orecchio,cercai di scansarmi,ma lui fu piú rapido e mi afferró il collo girandolo in modo da avere una visuale migliore,dal suo cambio di colore delgi occhi,capí che il succhiotto era oramai diventato violaceo
-"Che te l'ha fatto?"-
Domandó arrabbiato,non risposi,mi mancavano le parole.
-"Rispondi!"-
Quasi urló con tono autoritario
-"Un uomo"- susurrai
-"Dove"-
La sua ormai non era piú una domanda
-"Nella stradina dietro l'orfanotrofio"- risposi ancora sussurrando
-"Ti ha detto qualcosa?"-
Chiese di nuovo passando le dita sopra al succhiotto
Chiusi gli occhi e sospirai
-"Di non lasciarmi trascinare dalle brutte compagnie e ... di fare la brava"-
Esitai sull'ultima parte,sentí la sua mano arrigidirsi contro il mio collo che lasció poi andare,non mi aveva fatto male.
-"Tu stai bene?"-
Mi sorprese quella domanda,ma annuí appena,sentito questo,mi guardó negli occhi e si allontanó senza dire niente e come la sera precedente sgusció fuori dalla finestra,con la differenza che questa volta non corsi a vedere dov'era,ma rimasi li a sentire il suono del vento che viene solcato e delle foglio leggermente smosse.#SPAZIO AUTRICE
Siete aumentati,quindi grazie!
Stavolta ho fatto più in fretta,scusate gli eventuali errori,ma è mezzanotte e mezza e ho sonno,quindi vi lascio,fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo in un commento.
Ancora grazie per essere restati e per essere aumentati
Vi mando un bacio
A prestoLara
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Seeker
FanficLei vuole solo scoprire le proprie origini avvolte nel mistero,ma la confusione la travolge quando incontra Niall Horan,egocentrico e strafottente ed ancora una volta il mistero si presenta agli occhi di America.