13-Mirko🔞

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Quando l'ho vista in cucina credevo che ci saremmo abbracciati come se nulla fosse, insomma, alla fine siamo sempre stati io e lei contro Lele in questi momenti difficili.
Quando sua sorella si è intromessa ho capito da che parte stessi e dopo degli attenti scambi di sguardi con il mio migliore amico sono arrivato alla conclusione che non era né il tempo di dormire né il tempo di permettere a Lele di piangersi addosso.
-Dov'è Davide?- Chiesi a Gianni una volta che Vittoria e Camilla erano uscite.
-Penso siano nell'ufficio-
Mi seguii a ruota mentre mi dirigevo a grandi falcate verso il mio ragazzo.
-Adesso basta, non staremo a guardare mentre la sua famiglia la pugnala alle spalle-
Davide, esausto dalla questione si stira sulla sedia ed emette un sospiro pesante.
-Andiamo amore- Lo richiama Gianni facendolo sorridere e accorgere della sua presenza.
Una volta uscito mi chiudo la porta alle spalle.
-Non c'eravamo né io né te mentre lei soffriva e subiva di tutto, tutto...-
-Tutto cosa? Io e te non sappiamo niente di lei-
-Io l'ho vista, ha litigato con Asia ed ha dormito in camera della sorella-
-Non mi si è avvicinata-
Stacca lo sguardo dal computer e mi guarda.
I suoi occhi sono rossi per il pianto ed ha delle grosse occhiaie.
-Amore- Lo richiamo.
-Avremmo dovuto fare quella cazzo di cena- Afferma riferendosi alla cena con la mia famiglia.
-Lei non sa cosa sia una famiglia e nemmeno cosa sia giusto...-
-Credi che non ci ritenga giusti?- Chiedo deluso ed anche un po amareggiato.
-Io non...-
-Neanche io la voglio perdere-
-Non esiste un noi che non comprenda anche lei- Aggiunge.
-Sono pienamente d'accordo-
-Io non voglio aspettare che si ferisca di nuovo- Gli dico.
-Non so come fare-
-Noi non sappiamo cosa le sia successo e se non ci vuole parlare...-
-Gabriele, lei ci lascerà se non faremo niente-
-Vai in camera nostra, lei dovrà per forza tornare per prendere le sue cose-
-Vacci tu!-Urlo.
-Non ci parla con me, nemmeno mi si avvicina, provaci tu- Insisto.
-Va bene, ti manderò un messaggio per quando dovrai entrare-
-L'obbiettivo è fare quella cena- Aggiunge.
-Avvisa i tuoi della situazione e salutameli perfavore-
La frase mi ferisce e mi fa sorridere allo stesso tempo, il mio fidanzato si sta appoggiando alla mia famiglia per questa situazione.
Annuisco e lo bacio prima di dividerci.
-Chiudi quella cazzo di porta- Sussurra ancora sulle mie labbra.
Mi avvicino alla porta e la chiudo a chiave.
-C'è qualcosa che posso fare per te?-
-Saziare il bisogno che ho di te potrebbe essere una tra le tante idee su cui iniziare a lavorare-
Sorrido e mi avvicino per baciarlo abbasandomi leggermente alla sua altezza.
Con la mano giro la sedia verso di me ed una volta finito il bacio mi inginocchio.
-Lo sai che sei tutto per me?-

🔞🔞🔞

Sfioro il suo leggero rigonfiamento mentre gli sbottono i jeans e sento il suo respiro farsi sempre più pesante.
Poi emette come un ringhio, esausto e tenendomi leggermente il collo mi fa alzare.
Mi posiziono a cavalcioni su di lui stando attento alla sedia e lascio che le nostre lingue si incontrino muovendosi all'unisono.
Gemo sulle sue labbra che si incurvano in uno splendido sorriso che mi fa leggermente arrossire.
-Sei mio-Sussurra stringendomi leggermente da sopra il tessuto dei pantaloni.
Spero di non averli bagnati di liquido preseminale, ma gli occhi di Lele ricchi di lussuria mi fanno capire che non è andata come speravo.
-Sei perfetto- Aggiunge alzandosi con me in braccio e portandomi sul pouf.
-Permettimi di mostrarti tutte le tue qualità- Aggiunge.
Lui è ancora in piedi quando mi alza le gambe e mi sfila i pantaloni della tuta.
-Hai bagnato le mie mutande- Sussurra con un tono di voce così basso che mi fa socchiudere gli occhi per l'eccitazione.
Si sfila il pantalone e mi volto a pancia in giù rimanendo a gattoni.
Mi posa una mano sulla schiena facendomi abbassare mentre io gemo al contatto tra la mia pelle calda e la sua mano fredda.
Mi abbassa i boxer e lascia che il suo dito superi il mio anello.
Spingo il mio bacino verso di lui che ridacchia leggermente.
-Ti prego...-Gemo quando aggiunge un secondo dito.
-Miky-
L'altra sua mano sfiora il mio membro.
Gemo.
-Chiunque passi nel corridoio ti sentirà- Mi avvisa tirandomi uno schiaffo sulla chiappa.
Lele è così, mi fa sentire come una raggazzina in preda alle sue prime volte.
Afferra il mio membro ed il contatto con la sua pelle fa crescere in me il desiderio.
Un brivido che mi percorre la spina dorsale e mi sporgo in modo osceno verso di lui finché i nostri corpi si incastrano perfettamente.
-Sei perfetto- Sussurra soffiandomi leggermente nell'orecchio.
-Si...Siamo perfetti-Sussurro.
-Ti amo-Aggiungo pregandolo con vari gemiti che mi portano al culmine.
-Sei pronto a toccare davvero il cielo?-Chiede senza lasciarmi nemmeno un'attimo per respirare.
Mi solleva afferandomi prontamente e mi adagia su di lui.
Mi mordo il labbro e sbatto diverse volte le palpebre per ricompormi.
Il suo membro svetta verso l'alto così voglioso che in me si riaccende subito il desiderio.
-Io sono pronto ma tu?-Chiedo prima di boccheggiare mentre mi calo su di lui.
-Splendido-Sussurra stringendomi al suo petto.
-Vado piano- Lo avviso guardando il luccichio nei suoi occhi.
Sporgo il collo verso di lui e le sue labbra ci si tuffano pronte a marchiarmi.
So che nell'ultimo periodo abbiamo provato ad affrontare la sua gelosia eppure in questi momenti io non posso fare a meno di sentire quanto ci apparteniamo l'uno all'altro.
-Dio...Mirko- Geme e in parte spero che sia vicino perchè il mio collo è già martoriato dai segni e sento che le sue mani sulla mia schiena non stanno facendo da meno.
-Sono tuo Lele, sono tuo- Lo rassicuro baciandolo.
Sorride soddisfatto e mi stringe ancor più vicino a sè.
-Ti amo- Afferma spostandomi da sè.
Mi dimeno a quel gesto inaspettato ma quando chiude gli occhi ed aumenta la presa sui miei fianchi mi sento soddisfatto e raggiungo nuovamente il piacere macchiandogli il petto.

🔞🔞🔞

-Scusami-Sussurro.
Ridacchia mentre mi passa le sue mutande.
-Ecco perchè ora abbiamo una camera tutta nostra con tanto di vestiti puliti negli armadi-
Ridacchio stringendomi a lui.
-So quanto ami le coccole, ma dobbiamo davvero darci una sitemata e aprire le finestre-
-hai l'area di uno...-Prova ad aggiungere ma consapevole di quanto possa essere volgare con le parole lo fermo.
-Lo so, lo so-
Mi alzo e finisco di vestirmi prima di fissargli la schiena nuda
-Credi di essere da meno?- Le goccioline di sudore che gli coprono la pelle lo tradiscono e non posso fare a meno di sorridere.
Una volta vestiti lo bacio ed esco dalla stanza.
Ho già visto Vittoria allontanarsi da me, non guarderò Lele fare lo stesso.
Una volta in salotto chiamo mia mamma, all'inizio non risponde, ma mentre sto digitando il messaggio mi arriva la sua chiamata.
-Amore come stai?-
-é da un po che non ci sentiamo-Aggiunge facendomi sentire in colpa.
-Bene, Lele mi ha detto di salutarvi-
-Ma che bello!, ricambia!-
-Hai sentito amore?, qualcuno qui si ricorda di noi- Dice richiamando l'attenzione di mio padre.
Vorrei che Lele fosse ancora accanto a me, queste parole non potrebbero fargli altro che bene.
-Mamma-La richiamo e sento che mi si sta spezzando la voce.
-Sono successe delle cose in questi ultimi giorni-
La sento sospirare prima di annuire ed invitarmi a proseguire.

⭐️e/o💭?

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