I became your flower. | Larry Stylinson

Parte quarta.

Harry buttò uno sguardo alla casa dietro di sé prima di prendere l'idea forse più folle di tutte: si addentrò nella foresta con la luce dell'alba che filtrava tra gli alberi.

Dopo poco aumentò il passo prendendo a correre senza voltarsi, per non rischiare di inciampare in nessun ramo. Improvvisamente qualcosa, o meglio qualcuno, gli finì addosso facendolo piombare sul terreno con un lamento. Cercò di tirarsi su facendosi forza sulle mani ma riuscì solo a girarsi così da fronteggiare il lupo nero che ringhiava contro il suo viso, mostrando i denti. Il riccio sapeva non si trattasse di un lupo comune ma di un licantropo e questo lo fece insospettire notevolmente.
Non poteva far parte del branco di Louis.
La sua domanda ebbe ben presto una risposta, il lupo nero che gli stava addosso tenendolo giù di forza venne spinto via con violenza da un altro licantropo.

Ad Harry ci volle poco per capire si trattasse di Louis, riconoscendolo dal colore del pelo. 

Il maggiore gli si parò davanti prima di gettarsi addosso al suo avversario mentre Harry si tirava su osservando la scena, cercando di regolarizzare il proprio respiro e il battito cardiaco impazzito. Indietreggiò fino a colpire con la schiena il tronco di un albero mentre pensava a qualche incantesimo che potesse tornargli utile in quel momento, ma non ne trovò nessuno. D'altronde aveva passato l'ultimo anno a nascondersi e a reprimere la propria natura, non aveva idea di come fronteggiare una situazione del genere. 

Si riprese dalla sua trance quando il grosso lupo nero scappò da sotto le zampe di Louis emettendo un latrato e battendo in ritirata, il riccio con una strana prontezza si avvicinò subito al maggiore cercando di vedere le sue condizioni. Il licantropo respirava profondamente visibilmente provato dal combattimento e un leggero rivolo di sangue scendeva dal suo muso ma prima che Harry potesse avvicinarsi sentì diversi suoni di passi dietro di sé. Ben presto furono raggiunti da altri tre licantropi che Harry non riuscì a riconoscere con chiarezza ma intuì si trattasse del branco di Louis. 

I tre licantropi lo fissarono per qualche istante come se fossero pronti a dirgli qualcosa ma si limitarono a seguire Louis che prese a camminare verso casa. Harry si circondò il ventre con le braccia, sbattendo le palpebre confuso e si accodò al branco in silenzio con un mucchio di domande dentro di sé.

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Una volta giunti a casa Harry rimase solo mentre Louis e Zayn salirono al piano superiore, a discutere probabilmente sul da farsi. Non sapeva dove fosse finito il resto del branco e nell'attesa si sistemò in salotto con una tazza di tè caldo in mano cercando di riordinare i pensieri di quegli ultimi giorni e di quelle ultime ore. Poco dopo sentì la porta al piano di sopra aprirsi e le voci dei due ragazzi farsi sempre più vicine così come il suono dei loro passi. Abbassò lo sguardo sulle proprie mani facendo finta di niente.

"Avvisami se riesci a trovare qualcosa. Porta anche Liam con te."

Poco dopo sentì la porta di casa di Louis chiudersi e tirando su il viso notò il maggiore fissarlo, le braccia conserte e un grosso cipiglio tra le sopracciglia. Harry si mosse a disagio sul divano stringendosi nelle spalle,

"Cosa c'è?" chiese poi.

"Per quale motivo mi hai seguito stamattina? Avevi un desiderio suicida? L'hai capito o no che siamo in una situazione di pericolo?" 

"Ho agito senza pensare ma-

Louis lo interruppe guardandolo subito male.

"Se io non fossi intervenuto saresti potuto essere morso o peggio, saresti potuto morire!"

"Non urlarmi contro! Come facevo a starmene con le mani in mano?! Se fosse accaduto qualcosa al branco o a Zayn?"

"Non avresti potuto fare niente, in ogni caso. Non sai usare il tuo dono e se qualcuno scoprisse che cosa sei puoi ritenerti già morto. Se quel lupo faceva parte di un branco probabilmente adesso starà già informando il suo Alpha e quell'Alpha ti darà la caccia."