Roxane pov
Creai una copia di me che andasse con Lute e io rimasi a origliare dietro la porta con una invisibilità temporanea, in modo che nessuno possa vedermi.
"Vediamo vediamo, Roxane...Roxane....ecco la sua cartella!" -Lo sentii borbottare.
In che senso cartella?
"Causa di morte, suicidio con una pistola, strano, come faceva ad averne una in casa? Motivo del perchè si trovasse all'inferno...." -Fece una piccola pausa- "Uccisione di massa, assieme al padre, di bambini, donne e uomini, è un soggetto molto pericoloso, stare alla larga, perchè molto abile con armi, pistole e lance" -U-uccisione di massa? A-assieme al padre? Io sono capace di uccidere bambini, donne e uomini innocenti...? Iniziai a sentirmi male, come posso far questo, non riesco più a sentire, però voglio scoprire di più....allora resterò fino alla fine del mio potere- "Vediamo chi è il padre, mmmhhh, a che pagina si trova? Oh pagina 13, padre della neo-assassina non ancora identificato, ma sicuramente molto pericoloso" -Lasciai un sospiro di sollievo, ma la cosa non era finita, sentii che chiuse la mia cartella e aprii un'altra- "Vediamo nella cartella di questo Alastor, vediamo....che brutto, poi questi denti gialli? Ma se li lava i denti? Bleah, vabbè dai....figlia e Figlio....gemelli divisi, uno all'inferno e uno al paradiso, il maschio si chiama Adrien e la femmina si chiama Roxane" -Mi venne un mal di testa improvviso, caddi a terra tenendomi la testa, avevo la nausea, cosa mi sta succedendo? Avevo improvvisamente un sonno, chiusi gli occhi....RICORDATI....Mi svegliai sudando e ansimando, mi misi seduta e mi guardai intorno, ero nella mia camera e sentivo qualcuno discutere fuori dalla porta, mi toccai la testa, cosa devo ricordare? Le mie corna erano cresciute a dismisura e aspetta...la mia pelle è più bianca del solito anzi è grigia e sento qualcosa nella mia schiena, me la toccai, sentivo qualcosa inciso sul centro della mia schiena, come un simbolo.
"Adamo...? Dove sei?" -Le persone che sentivo discutere fuori si zittirono e la porta si aprii, Adamo era senza maschera con uno sguardo molto preoccupato- "Roxy, cosa ca//o fai?"- Mi abbracciò, era la prima volta che lo faceva di sua spontanea volontà, scoppiai a piangere- "Scusami, ero solo incuriosita volevo sentire qualcosa e quando ho scoperto fin troppo sono svenuta, ma non ricordo nulla lo giuro"- Non sapevo mentire....sono patetica. Sentii l'orologio suonare, erano le 14, ho saltato l'allenamento ed è anche il mio compleanno....che giornata brutta.
"Adamo..." -Mentre stavo pensando, Adamo se ne stava andando -"Oggi è il mio compleanno" -Di tutte le cose, questa era l'unica cosa che mi era rimasta impressa in mente.
"Roxy, adesso non è importante, devi ritornare in forma entro domani, Lute provvedi alla suo riabilitazione" -Questa frase bastò per disintegrarmi la poca felicità che avevo dentro, come una briciola di pane calpestata.
"Si, signore" -Rimasi sola con Lute, le mie lacrime cadevano sul mio vestito arancione con i fiori di ciliegio, i miei fiori preferiti...
"Mettiamoci subito al lavoro, sei una ragazza forte" -Guardai sempre il pavimento e scesi dal letto
"Lute, potresti vedere cosa ho sulla schiena per favore?" -Rimase perplessa, ma annuii, mi girai e mi fece togliere il vestito per vedere
"Quindi?" -Non rispose
"Lute ci sei?"
"Roxy, è una radiolina con delle corna incisa sulla tua pelle come se fosse uno stemma"
Angolo idioti
So che è un capitolo molto piccolo, ma oggi ho avuto ben poco tempo per scrivere, e mi scuso se sia un capitolo cringe e da quattro soldi, ma per una settimana interna non potrò comunicare in nessun modo neanche con le mie amiche più strette! Quindi avevo deciso di scriverlo oggi per non far finire questa storia come lo spin-off che ho iniziato taaaaantissimo tempo fa, oggi giornata meme quindi vi metto delle foto divertenti su Adamo, perchè si.
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io e te insieme?- Adamo x reader (In Pausa)
Romance"mmhh? Che ci fa una mocciosa qui?" Alzai lo sguardo, le lacrime mi ricoprivano il viso assieme al sangue, chiaramente un sangue non mio. "D-dov' è papà?"-Chiesi balbettando, il suo sguardo si addolcì e si tolse quella maschera che mi faceva tremar...