Capitolo 33-Era tutto un sogno

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Narra Ruggero

Apro con fatica.

Davanti a me il sole che mi acceca la vista.

Sono più stanco delle altre mattine, mi sento strano.

Afferro con fatica il telefono e, per abitudine, apro subito la chat di Karolcita.

Sto per scrivere il "Buongiorno" ma all'improvviso mi ricordo di ciò che è successo ieri... ho scelto il mio lavoro, sono stato così stupido da poterla lasciare così, per paura di aver perso per sempre il mio sogno.

Il mio sguardo poi però si posa sulla data: è il quattordici febbraio.... Com'è possibile che sia passata una settimana?

Mi accorgo però di non essere nel mio letto, di non stare nella mia camera, nella mia casa.

Sento una voce da una stanza non poco lontana cantare, mi sembra "Quereme sólo a mí." di Floricienta.

Mi faccio più avanti per capire chi è... Come ci sono finito qui?

La voce mi si avvicina sempre di più:

"Quereme sólo a mí.

Quereme sólo a mí.

Quereme sólo a mí.

Quereme."

Vedo entrare dalla porta aperta dolcemente lei.

"Bentornato Rusherito!"

La guardo sempre più confuso: che ci faccio di Candelaria?

"Hai dormito per ben sette giorni, amore mio!"

Si avvicina per darmi un bacio sulla guancia e dicendomi:

"Ben svegliato!"

Oltre che confuso, invece di essere felice sono spaventato da quella donna...vedi un po' cos'è capace di fare per avermi... non mi sento per niente desolato, anzi.

Mi alzo dal letto e, ancora confuso, mi vesto la saluto e mi vesto.

Ma proprio sul punto di aprire la porta, sento una mano trattenermi:

"Non mi aspetti?"

Mi chiede Candelaria, prende la borsa, mi dà la mano e mi guarda dritto negli occhi sorridendomi:

"Oggi, nel San Valentino del 2016, per noi sarà un nuovo inizio. È così vero?"

Non rispondo, perché se confermerei quello che sta dicendo, le dare solamente tante illusioni, quindi mi sto zitto.

Ma lei insiste, mettendosi davanti a me in modo da bloccarmi la strada:

"È così?"

Non rispondo, anche perché sa meglio di me le cose come stanno.

Allora si avvicina per darmi un bacio.

Poi mi prende la mano e scendiamo.

Mi sento in una prigione, so di non poter fare niente, di non potermi opporre, di non poterla lasciare perché metterei a rischio me stesso, il mio lavoro e forse, chissà, anche Karolcita.

Camminiamo per le strade di Buenos Aires con la gente che ci guarda, qualche fan che ci chiede un autografo o un selfie e chi invece ci fa le foto... sto mostrando a tutti la fidanzata sbagliata con cui passo un San Valentino sbagliato, sbagliatissimo.

Stiamo per entrare in un negozietto quando un gruppo di giornalisti ci fermano, cominciandoci a fare mille domande... Candelaria è tutta sorridente, risponde compiacere alle domande ed è molto disponibile, io... io non volevo stare qui.

A lei spettano tutte domande relativamente leggere, a cui risponde sempre alle interviste:

"Nuovi progetti in arrivo?"

"Stiamo lavorando a qualcosa, ma non posso ancora dirvi niente."

"Come vive una ragazza così giovane come te tutta questa popolarità?"

"È arrivato tutto così velocemente che non ho avuto nemmeno il tempo di rendermene conto, me vivo bene, mi fa tanto piacere avere tante persone che mi appoggiano. Anche la vicinanza dei miei familiari mi rende tutto più facile da affrontare."

"Le critiche, come le superi?"

"Le ignoro... ovvio che poi ce ne sono di più pesanti che è impossibile superare ma, bene, si supera tutto!"

"E questi capelli biondi?"

"Beh... devo saltare la domanda."

"Ci sarà un possibile ritorno di Violetta?"

"Chissà... a me, anzi a noi farebbe molto piacere... vedremo cosa si potrà fare!"

Risponde a tutte le domande con un sorrisone e una risata sincera.

"Quindi... una domanda di cui in molti aspettano con ansia la risposta, infatti i fans non vedono l'ora di sapere..."

Punta il microfono verso di me... era prevedibile ma... oh no...

"La coppia preferita da tutta l'America latina è tornata?"

"Beh..."

Candelaria mi guarda con tanta ansia e degli occhi felici... i giornalisti aspettano la mia risposta quanto i bambini aspettano il Natale- e sinceramente in questo momento anch'io visto che potrò finalmente tornare dalla mia famiglia in quel periodo-... a questo punto non mi resta che dire altro:

"Sì."

Candelaria mi salta addosso ridendo e io le sussurro di andare via.

Ma prima un giornalista ci grida:

"Un ultima domanda Ruggero!"

Decido di concedergliela:

"Ditemi"

"Perché siete sparito per così tanto tempo? Hai passato un brutto periodo? Se possiamo saperlo"

"Non posso dirvi troppo ma sì, ho passato un bruttissimo momento provocato da azione inaspettate da parte alcune persone a cui ero molto legato..."

Candelaria annuisce, come se non lo avesse provocato lei tutto questo.

"Ma vorrei ringraziare..."

Comincia a imbronciarsi...

"... qualcuno che mi è stato vicino sempre, e che è diventato molto importante per me... grazie..."

Si intromette lei, non volendo che facessi il nome di Karolcita.

Afferra con violenza il microfono ed esclama con una risata nervosa:

"Alla mia fidanzata Candelaria!"

"No, Candelaria, almeno questa volta fammi dire la mia..."

I giornalisti mi guardano sorpreso, volendone evidentemente saperne di più... ma io continuo a parlare, anche ci tengo a ringraziare pubblicamente la mia Karolcita, l'unica che ho davvero amato e l'unica che amerò per sempre:

"Grazie Karolcita, grazie davvero per tutto... mi manchi..."

Furiosa, Candelaria gira il mio mento verso di lei e mi bacia... perché sono costretto a vivere tutto questo, e perché non riesco a ribellarmi?

Mi manchi Karolcita, mi manchi da morire...



"È l'inquietudine di vivere la vita senza te"

-Laura Pausini🤍


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