CAPITOLO 1: BENVENUTI A RHODE ISLAND

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24 luglio 2020

Stavo lasciando Saint Louis, la mia casa, per trasferirmi a Rhode Island. Seduta sul sedile posteriore della macchina, guardavo fuori dal finestrino, cercando di imprimere nella mente ogni dettaglio di ciò che stavo lasciando. Le strade affollate e i grattacieli imponenti che conoscevo così bene si allontanavano sempre più, sostituiti da autostrade strette e paesaggi rurali.

Il viaggio sembrava infinito. I campi di grano dorato e le fitte foreste verdi mi davano un senso di serenità, ma allo stesso tempo mi facevano sentire ancora più lontana da casa. Il verde degli alberi e il giallo dei girasoli erano così vivi, come se volessero dirmi qualcosa. Il cielo, di un blu intenso con nuvole bianche e soffici, sembrava quasi irreale.

Cercavo di concentrarmi su questi dettagli per distrarmi dall'ansia che mi stringeva lo stomaco. Ero spaventata dall'ignoto che mi aspettava in Rhode Island. Non sapevo cosa aspettarmi dalla mia nuova casa, dai nuovi vicini, dalla nuova scuola. Ogni volta che pensavo a tutto ciò che lasciavo dietro di me, il cuore mi si stringeva.

Finalmente, dopo ore di viaggio, la macchina iniziò a percorrere le colline di Rhode Island. Il paesaggio era diverso da qualsiasi cosa avessi visto a Saint Louis. C'erano più alberi, più natura, e le case erano sparse qua e là, ognuna con il suo giardino curato. Era tutto così tranquillo e silenzioso, quasi troppo.

Quando arrivammo alla nostra nuova casa, il mio cuore fece un balzo. La casa era grande, con un giardino che sembrava infinito. C'era un piccolo bosco dietro, e mi chiedevo cosa ci fosse oltre. Le pareti della casa erano di un bianco candido, con finestre grandi che lasciavano entrare molta luce. Mentre scendevo dalla macchina, sentii un misto di emozione e timore.

Entrando nella nuova casa, fui accolta da un grande salone con soffitti alti e una scala che portava al piano superiore. I mobili erano già stati sistemati dai traslocatori, ma la casa sembrava ancora vuota e priva di vita. Non vedevo l'ora di sistemare la mia stanza, di trovare un angolo che potessi chiamare mio.

Salendo le scale, mi diressi verso quella che sarebbe stata la mia nuova camera. Aprii la porta e fui sorpresa dalla vista: una finestra enorme che dava sul giardino e sul bosco oltre. Mi immaginai già seduta sul davanzale, a guardare fuori durante i pomeriggi d'autunno, con le foglie che cadevano lentamente dagli alberi.

Mi buttai sul letto, sentendo la stanchezza del viaggio e l'emozione del cambiamento. Anche se una parte di me era ancora spaventata, un'altra parte era curiosa di scoprire cosa mi avrebbe riservato Rhode Island.  Sapevo che la mia vita stava per cambiare radicalmente, e non riuscivo a smettere di pensare a tutto ciò che avrei potuto scoprire in questo nuovo ambiente.

IL GIORNO DOPO...

Era un caldo pomeriggio d'estate quando decisi di esplorare il bosco dietro casa. Avevo passato la mattinata a sistemare la mia stanza, ma sentivo il bisogno di uscire e immergermi nella natura, lontano dai rumori della casa e dalle preoccupazioni del trasloco. Indossai un paio di scarpe comode, presi una bottiglia d'acqua e mi avventurai tra gli alberi.

Il bosco era silenzioso, interrotto solo dal cinguettio degli uccelli e dal fruscio delle foglie mosse dal vento. Mi sentivo come se fossi in un mondo a parte, lontana da tutto e da tutti. Continuai a camminare finché non arrivai a una piccola radura. Era un luogo incantevole, con l'erba verde brillante e i fiori selvatici che ondeggiavano dolcemente. Decisi di fermarmi lì, di sedermi sull'erba e godermi la tranquillità.

Mentre ero seduta, persa nei miei pensieri, sentii un rumore dietro di me. Mi voltai di scatto e vidi una ragazza della mia età che emergeva da dietro gli alberi. Aveva i capelli castani, lunghi e mossi, e un sorriso luminoso che sembrava illuminare tutto intorno a lei.

"Ciao," disse, avvicinandosi con passo sicuro. "Non ti ho mai vista qui prima. Sei nuova?"

"Sì," risposi, cercando di non sembrare troppo sorpresa. "Sono Betty. Mi sono trasferita qui da Saint Louis pochi giorni fa."

"Piacere di conoscerti, Betty. Io sono Augustine," disse la ragazza, sedendosi accanto a me. "Vivo qui vicino e vengo spesso in questo bosco. È il mio rifugio."

Iniziammo a chiacchierare e, sorprendentemente, trovai facile aprirmi con lei. Augustine aveva un'energia contagiosa, e parlava con entusiasmo di ogni piccola cosa. Mi raccontò del suo amore per la natura, delle sue avventure nel bosco e di come trovasse sempre qualcosa di nuovo e interessante da scoprire. Mi parlò anche della sua famiglia, delle sue passioni e delle sue speranze per il futuro.

"Rhode Island è un posto speciale," disse Augustine, il suo sguardo rivolto verso il cielo. "Non è grande come Saint Louis, ma ha il suo fascino. E ci sono tante persone interessanti da conoscere. Sono sicura che ti piacerà."

Mentre parlavamo, scoprii che Augustine e io avevamo molte cose in comune. Entrambe amavamo leggere e scrivere, e avevamo una passione per l'arte e la musica. Condividemmo i nostri libri e film preferiti, e presto iniziammo a parlare dei nostri sogni e desideri. Era come se ci conoscessimo da sempre.

Ogni giorno, ci incontravamo nel bosco e passavamo ore a esplorare, a raccontarci storie e a ridere insieme. Augustine mi mostrò tutti i suoi luoghi segreti: un albero cavo che fungeva da rifugio, un piccolo ruscello nascosto tra le felci, e una radura dove i fiori selvatici crescevano rigogliosi. Mi sentivo fortunata ad aver trovato un'amica così speciale, qualcuno con cui potevo condividere ogni momento.

Sapevo che Augustine era una persona rara, una di quelle amicizie che capitano una volta nella vita. Ero grata di averla incontrata e di poter condividere con lei questa nuova avventura. Insieme, ci promettemmo di essere sempre oneste e di supportarci a vicenda, qualunque cosa accadesse.

Quei pomeriggi trascorsi nel bosco con Augustine divennero il mio rifugio, un luogo dove potevo essere me stessa senza paura. Con lei, ogni giorno era un'avventura, e ogni momento era speciale. Rhode Island stava diventando un luogo magico grazie alla sua presenza, e sentivo che, con un'amica come lei al mio fianco, avrei potuto affrontare qualsiasi cosa.

Mentre il sole tramontava, illuminando il bosco con una luce dorata, Augustine ed io ci sedemmo sul nostro tronco preferito, guardando l'orizzonte. "Sai, Betty," disse lei, "questo è solo l'inizio. Sono sicura che ci aspettano grandi cose."

Sorrisi, sentendo un calore familiare nel petto. Sapevo che aveva ragione. Rhode Island, con tutte le sue promesse e misteri, era diventato un luogo dove potevo iniziare a costruire nuovi ricordi e nuove amicizie.

BettyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora