Charlotte
<Axel! Stai attento> lo richiamo sussurrando visto che ha urtato contro un mobile del salotto e stava per far cadere un vaso di ceramica del valore di migliaia di dollari <È il vaso preferito di mio padre>
<Allora la prossima volta lo lancio direttamente, dalla finestra> alza gli occhi al cielo continuando a seguirmi senza mai lasciarmi la mano.
<Simpatico> alzo a mia volta gli occhi al cielo.
Finalmente giungiamo all'interno della mia camera senza aver rischiato ancora di rompere qualcosa.
<Non è cambiato nulla> afferma osservando la stanza nei minimi particolari <Sembra sempre una fottuta camera di una principessa Disney>
<Io sicuramente non mi lamento> faccio spallucce per poi dirigermi verso la cabina armadio.
Amo camera mia, mi fa sentire letteralmente una principessa. I toni del rosa e il letto bianco a baldacchino al centro della stanza mi fanno impazzire. Per non parlare della cabina armadio e della libreria che ho di fronte al letto. È praticamente la stanza dei sogni.
<Ma dove stai andando?> mi chiede vedendomi sparire dalla sua visuale.
Dopo pochi minuti di ricerca riesco a trovare le poche cose che aveva lasciato qua e che avevo costudito con cura.
<Tieni> gli porgo un pantalone nero della tuta e una felpa grigia.
<Vedo che hai ancora le mie cose> mi sorride facendomi l'occhiolino.
<Potrei dire la stessa cosa di te> dico riferendomi alla scatola che ho trovato nel suo appartamento con dentro alcune mie cose per poi dirigendomi verso il bagno.
<Touchè>
<Ah> prima di entrare mi fermo e mi giro nella sua direzione <La felpa la rivoglio>
<Come vuole Principessa> mi sorride raggiungendomi e pizzicandomi leggermente la guancia.
Entro in bagno immediatamente, chiudendo la porta alla mie spalle. Mi posiziono davanti allo specchio e chiudo gli occhi sospirando pesantemente.
Non voglio che succeda di nuovo.
Non voglio illudermi ancora.
Quando se ne è andato è come se il monde mi fosse crollato addosso. Da quando era morta mia sorella è sempre stato il mio punto di riferimento, pronto a ricucire parte delle varie ferite del mio cuore, che non aveva nemmeno creato lui, ma quando mi ha abbandonato quelle ferite si sono aperte di nuovo lasciandomi un vuoto incolmabile. Non so nemmeno spiegare l'amore che provavo per lui, è riuscito a conoscermi nel profondo, a scoprire la parte vera. La cosa che fin da subito mi ha colpito di lui sono stati gli occhi, così belli e così genuini. Parlavano per lui raccontando gran parte della sua storia. Si mostra sempre freddo, senza cuore ma è semplicemnte la conseguenza di ciò che ha passato. Penso che non ci sia stato un momento in cui non mi sia stato vicino nonostante lui avesse già mille problemi da dover risolvere da solo. Quando mia mamma veniva picchiata da mio padre lui era sempre pronto a confortrami, lasciando da parte tutto quello che stava facendo solo per prendersi cura di me. Anche quando aveva scoperto dei miei disturbi alimentari non mi ha mai voltato le spalle. Ogni giorno mi portava la colazione e si accertava che la mangiassi, non era consapevole del bene che mi stava facendo standomi sempre accanto soprattutto nei momenti più difficili.
Inconsapevolmente copiose lacrime mi inumidiscono il volto.
Stava andando tutto perfettamente tra di noi e improvvisamente lui è diventato freddo rovinando tutto. Vorrei solo capire il motivo per quel suo cambiamento improvviso.
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Heartless
Teen FictionCharlotte Emerson ha diciotto anni e ha già tutto quello che le persone della sua età sognano. La sua popolarità, la sua ricchezza, la sua famiglia, il suo gruppo vasto di amici e i suoi percorsi sportivi e scolastici eccellenti farebbero invidia a...