In apparenza la donna sembra più debole dell'uomo, e probabilmente sarà stato per questo che il sesso forte si è dichiarato, abusivamente, più forte pretentendo di dominare il sesso, da lui dichiarato per convenienza, debole. Ovviamente la donna non poteva essere eliminata, e uno degli aspetti che l'ha salvata dall'eliminazione deve essere, secondo me, un punto di riflessione per l'uomo per comprendere un determinante valore aggiunto all' indiscusso valore della donna ed il suo legittimo posto nella società fin dagli albori. La procreazione.
Come mi diceva spesso la nonna di mia moglie:<< La donna fa l'uomo!>>.
La donna è indispensabile per la sopravvivenza della specie. E l'uomo più maschilista che ci possa essere deve accettare il fatto che è stato partorito da una donna. La donna deve essere considerata sacra per un uomo visto che egli esiste grazie a lei. Ma questo enorme potere di dare la vita che ha in serbo, più una mente brillante e le caratteristiche fisiche che, se opportunamente sviluppate non sono da meno da quelle maschili, rendono la donna potenzialmente superiore ad un uomo e questo per lui, che aveva sin dall'inizio il piano di dominare, non doveva accadere per niente al mondo, e così ha architettato e così è avvenuto. La donna bisognava domarla e renderla innocua. Proprio come un addestratore riesce a domare una potente tigre, nonostante che questa sia oggettivamente ed enormemente più forte di lui, facendo credere all'animale che egli è il padrone e che senza di lui essa non ha possibilità di sopravvivere, così è stato per la donna nei secoli dei secoli in cui ha subìto fin da tenera età un'educazione calibrata e calcolata per farle credere di essere inferiore in intelligenza, forza fisica, autostima e ambizione, ma fino alla fine del 1800, poco più di cent'anni fa. Allora, infatti, la rivoluzione industriale ha creato la base pratica su cui sviluppare le idee rivoluzionarie di uguaglianza esplose in Europa in seguito alla Rivoluzione Francese che ha fatto eco alla Rivoluzione Americana. Ma siamo andati avanti troppo velocemente, perciò andiamo per gradi.
Come esposto all'inizio, la nostra società di impronta patriarcale la dobbiamo, vuoi o non vuoi, all'egemonia della Chiesa che ha imposto la sua filosofia di vita in tutta Europa dalla fine dell'Impero Romano d'Occidente fino a, praticamente, oggi. Ho voluto dire apposta "filosofia" perché i filosofi greci hanno influenzato radicalmente i precetti e i principi del nascente Cattolicesimo che era ed è tutt'oggi la corrente cristiana principale. I Padri della Chiesa studiarono le Sacre Scritture dando loro un'interpretazione secondo le loro profonde conoscenze della letteratura greca, siamo nel III sec. d.C., dando origine ad una religione politicamente efficace da sostituire completamente ed in maniera indolore il paganesimo, oramai nettamente indebolito, appartenente ad una realtà imperiale allo stato terminale. Finché la religione pagana era forte anche l'Impero Romano era forte, ma con l'avvento del primo cristianesimo ecco che veniva progressivamente minato tutto ciò che era pagano. Ma il primo cristianesimo destava soltanto odio ed intralcio ma stava, comunque, prendendo piede; così l'Imperatore Costantino, con grande tempismo ed intelligenza e, ammettiamolo, strategia politica, istituì il Concilio di Nicea nel 325 d.C. dove venne presentata e istituita la nuova religione cristiana Cattolica di cui accennato prima. Le nuove norme di vita entrate in vigore peggiorarono la condizione della donna romana perché la mentalità greca era più conservatrice e restrittiva, aggiungi a questa una visione forzatamente chiusa e bigotta dei principi cristiani enunciati nella Bibbia e il "giogo" per il gentil sesso, per i successivi ed interminabili secoli, è fatto!
Nell'antica Grecia la donna doveva stare a casa a badare alle faccende domestiche, ai figli preferibilmente maschi, e a soddisfare il marito tutte le volte che, lui, ne sentiva il bisogno a prescindere dai sentimenti di lei. Al di fuori di questo ambito la donna, in certi contesti, rischiava di essere giustiziata con la morte. Questo è il caso dei giochi Olimpici a cui potevano assistere, oltre che ovviamente gli uomini, solo le fanciulle nubili in un piccolo padiglione a loro dedicato; le donne sposate non dovevano nemmeno avvicinarsi all'area dove si tenevano tali giochi sacri pena la morte. Il pensiero distorto alla base di questa normativa era che le donne sposate, alla vista di giovani poco più che ventenni correre e cimentarsi in prove atletiche completamente nudi come era uso all'epoca, potessero abbandonarsi a pensieri lascivi mancando di fedeltà al proprio consorte la cui fedeltà era una condizione determinante per la sua incolumità. Perché secondo loro le donne vergini, invece, erano di ghiaccio!
E' vero anche che l'età media da matrimonio per una donna di allora era di 13/14 anni quindi potevano assistere soltanto delle bambine.
Era uso, inoltre, per i padri che volevano piazzare le loro figlie che si approssimavano al matrimonio, portarle a vedere un simile spettacolo per invoiarle a scegliere il proprio partito, visto che ogni cosa era messa a nudo davanti a tutti. Quindi, alla fine, tutto questo ghiaccio non c'era! Quanto è vile, insensata e contorta la falsità, la menzogna!
Comunque, secondo la tradizione greca, il merito di cotanto oltraggio è da attribuirsi al buon Zeus, il quale, dopo aver condannato Prometeo alle sofferenze eterne, per aver rubato il fuoco agli dei in favore degli umani, causate da Etone, l'aquila mostruosa del Caucaso, che ne mangiava il fegato ogni giorno, visto che ricresceva ogni notte, mentre lo stesso Prometeo era incatenato ad una rupe, decise di punire l'umanità costituita soltanto di uomini donando loro la prima donna, Pandora. L'astuto Zeus, che non voleva apparire la causa di tale misfatto da lui architettato, ha dato in dote a Pandora un vaso con l'avvertimento di non aprirlo, contando sul fatto che, così introducendolo, avrebbe fatto leva sulla curiosità di lei inducendola ad aprirlo. Quel famigerato vaso conteneva tutti i mali che avrebbero afflitto l'intera umanità per sempre. Pandora sarebbe stata ricordata per sempre tra gli uomini come il simbolo del male e delle disgrazie, la donna, disprezzata da Zeus e dagli uomini.
Un esordio tragico per la donna nell'immaginario collettivo che l'avrebbe maledetta nello spazio e nel tempo.
Secondo gli antichi greci la donna non è cattiva in se stessa ma il suo intelletto frivolo, volubile, instabile, la rendono un catalizzatore per ogni tipo di danno. Aristotele ebbe a dire che, come un animale domestico, proprio perché sottomesso al controllo del padrone, acquisisce un comportamento docile ed appropriato a stare in compagnia delle persone, così la donna deve stare sotto il continuo controllo di un uomo nel corso della sua vita per evitarle di commettere qualche guaio così da esaltare, invece, le sue limitate virtù. Così dal padre passava al marito, e da quest'ultimo, nel caso fosse venuto meno, al figlio adulto oppure allo zio. Non era economicamente indipendente ma i suoi beni erano gestiti dal consorte o dall'uomo a cui doveva sottomissione. Per fare un veloce esempio sul peggioramento della sua situazione dall'età classica a dopo il medioevo, in Grecia una donna indipendente e padrona dei propri beni materiali era soltanto una prostituta d'alto rango, quando nel XV secolo una prostituta era considerata una strega e, quindi, bruciata viva! Ma questo lo vedremo dopo.
Va da se che per la donna greca le cariche pubbliche e di pubblica amministrazione erano lontane anni luce da lei, perché considerata inadatta per sua natura.
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L'Aurora della Donna
Документальная проза"Dedicato a tutte le donne, ausilio a tutti gli uomini per essere tali," La Donna è stata, fin dall'inizio, discriminata, sminuita, usata, umiliata e resa oggetto di ogni ingiustizia perché è donna. Dopo un infinito passato di fitte tenebre, da circ...