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Erano a cena in un ristorante scelto dal biondo, era tutto delizioso e il posto lasciava senza fiato, aveva prenotato una saletta solo per loro due proprio per evitare occhi indiscreti o che qualcuno li riconoscesse.
<Kacchan era tutto superlativo, il posto, il cibo, tutto!>
<Tsk, ovviamente.>
Era stata una serata tranquilla in cui avevano chiacchierato del più e del meno raccontandosi anche cosa fosse successo nelle vite di entrambi durante quei mesi di lontananza, Izuku cercò di sorvolare sul fatto che ogni volta che vedeva una notizia di qualche arresto del biondo ci fosse anche una correlata dopo poco con qualche gossip su di lui e Bakugo gli riferì di quando aveva fatto richiesta per entrare nell'agenzia di Kirishima e di come il loro rapporto si fosse consolidato con il tempo. Un tarlo nel cervello del verdino iniziò a infastidirlo così tanto da farlo ammutolire cosa che ovviamente non passò in sordina.
<Cosa c'è? E non mi dire niente che mi fai incazzare.>
<Stavo riflettendo.... sul tuo rapporto con lui...>
<Su capelli di merda?> Izuku annuì con la testa facendogli alzare un sopracciglio per la curiosità.
<Che vuoi dire?> stava giocherellando con le mani non riuscendo a sostenere il suo sguardo.
<Hai detto che hai scoperto di essere bisessuale no? Come ?> Katsuki aprì la bocca per parlare ma la richiuse subito dopo sbuffando come se volesse evitare l'argomento.
<Kacchan sei andato a letto con Kirishima?> non ci credeva neanche lui che l'avesse detto e si portò una mano alla bocca in imbarazzo e a disagio.
<Ma come ti viene in mente idiota?>
<Non rispondi... mi fai intendere dai tuoi atteg->
<Sul serio Deku?> abbassò la voce minaccioso fissandolo intensamente.
<Rispondi.> il verdino calcò nuovamente la domanda guardandolo di lato sperando che la sua risposta potesse essere un diniego più totale, in caso contrario non avrebbe saputo minimamente come digerire la notizia. Nella sua mente passarono i peggiori scenari fin quando non parlò facendogli spalancare gli occhi dalla sorpresa.
<No... quello no.>
<Però c'è altro.>
<Non capisco perchè ora ti stai fissando.>
<Perchè non rispondi alla mia domanda, è semplice mi sembra.>
<Ti ho risposto, no. Basta.>
<Vi siete baciati?>
<Deku!? >
<Rispondi.>
<Cristo, si, una volta da ubriachi capelli di merda mi ha baciato. Stava di merda per una tipa e mi ha baciato ma non ho ricambiato. Cazzo, piantala.>
Ormai il danno era fatto, Izuku aveva gli occhi lucidi dalle lacrime trattenute e incrociò le braccia guardando un punto indefinito nella sala. Non voleva che andasse così ma la serie di domande che gli aveva posto avevano scavato dove non dovevano e si rese conto di aver rovinato la serata per un evento passato. Tra i due scese il silenzio, uno era esasperato da quello che gli sembrava più un'interrogatorio che una conversazione, l'altro era triste e angosciato come se gli avessero portato via qualcosa di bello proprio da davanti gli occhi.
Katsuki si alzò dopo poco prendendolo per mano e trascinandolo fuori dal locale dopo aver fatto un cennò al cameriere a indicargli i soldi che aveva lasciato per la cena.

<Vado a piedi, ho bisogno di riflettere.>
<Ma che cazzo stai dicendo.>
<Kacchan lasciami andare.>
<Col cazzo.> lo fece indietreggiare fino alla macchina, con le spalle al muro senza lasciargli via di fuga.
<Sai che ti posso battere per andarmene.>
<Ci devi solo provare e ti faccio esplodere.> Izuku puntò i suoi smeraldi in quei rubini, non avrebbe mai voluto che nessun altro si avvicinasse così tanto a lui, mai, ma qualcuno lo aveva fatto e si sentiva a disagio.... o per meglio dire geloso a livelli indecifrabili.
<Deku ti ho detto che non ho ricambiato, ti pare che io mi possa baciare con Kirishima come ho fatto con te? Ti sembro il tipo che ci andrebbe a letto? Dubiti così tanto di come sono?> l'osservava con gli occhi come due fessure azzerando la distanza e poggiando le mani sulla macchina proprio ai lati del suo corpo sovrastandolo completamente.
<Si ok però...> provò a dire poco convinto, non sapeva se il Bakugo che aveva davanti potesse essere quel tipo di persona, infondo era cambiato come anche i suoi interessi sessuali erano evoluti.
<Allora come hai capito il tuo... orientamento?> mormorò con un filo di voce che il biondo udì.
<Non l'hai ancora capito?>
<Cosa?>
<A causa tua Deku.> sospirò rumorosamente.
<M-mia?>
<Eh.> Midoriya alzò un sopracciglio incontrando il suo sguardo beandosi per un attimo di quel momento così surreale.
<Una volta usciti da scuola ti ho cercato in tutte le frequentazioni che ho avuto, che fossero con il tuo stesso colore di capelli del cazzo o il tuo stramaledetto sorriso ma cristo, non c'era nessuno o nessuna che attirava il mio sguardo con facevi tu appena passavano un video in cui fossi presente. Deku, ora lo capisci?> era rimasto a bocca aperta, completamente sgomento da quella confessione che gli stava facendo il biondo comprendendo esattamente cosa avesse provato ritrovandosi a ricordare di come lo cercasse in ogni sguardo che incontrava, in ogni persona che scherzava non sentendo mai nulla tranne che il vuoto.
Katsuki allungò un braccio facendolo scorrere dalla sua spalla fino al fianco stringendolo in modo possessivo.
<Kacchan... capisco cosa hai provato... potrei dire che per me è stato lo stess-> non lo fece finire di parlare che Bakugo si fiondò sulle sue labbra assaggiandole prima piano, poi divorandole con sempre più foga schiavo di desideri sempre più profondi.
Il verdino non lo allontanò, anzi, gli mise le braccia al collo contraccambiando, quel desiderio li stava mandando ai pazzi e cercarono di rallentare per riprendere fiato l'uno sulla fronte sull'altro.
<Sei geloso nerd?> provò a pungolarlo ottenendo l'effetto sperato visto il suo colore sulle gote ormai a fuoco.
<Io? No.>
<Bugiardo.>
<Non lo sono.>
<Quindi posso andare a letto con chi voglio?> ghignò mordendosi un labbro fissandolo.
<No, Kacchan sta solo con me.> gli disse quasi in un ringhio che non si aspettava neanche lui di emettere, il biondo sorrise soddisfatto avvicinandosi al suo orecchio.
<Andiamo a casa... Deku.> gli leccò un lobo facendolo sussultare sorpreso.
<Eh..?>
<Voglio scoparti Deku, voglio sentire che urli il mio nome mentre ti do piacere, voglio ricordare a te e al tuo corpo che siete di mia proprietà, voglio sentirti gemere mentre ti stringi a me. > Izuku non sapeva cosa dire ormai stordito da quella presenza fin troppo provocante che desiderava da sempre con tutto se stesso.
<Kacchan... > sussurrò leccandosi le labbra.
<Deku così geloso mi fai impazzire, diventi paroico e rompiscatole ma lo sento, lo percepisco quanto brami quanto me il nostro rapporto. Cazzo, sali in macchina.> lo prese per un braccio aprendo velocemente una portiera facendolo salire non perdendo un minuto di più, non ci sarebbe minimamente riuscito.

La scia di vestiti che avevano lasciato per tutta casa conduceva alla cucina, il primo posto che avevano raggiunto a fatica tra un bacio e un sussulto, ormai entrambi al limite.
Si avvicinarono al tavolo e Katsuki gli morse un labbro facendolo gemere provocandogli una scossa lungo tutto il corpo, gli strinse le mani sulle spalle quasi fino a far diventare le nocche bianche e spingendo le sue unghie nella sua carne aumentando la velocità del bacio che si stavano dando continuando ad approfondirlo sempre più.
Izuku voleva sentirlo, nel profondo del suo corpo e della sua anima, voleva essere posseduto da quell'uomo che bramava e desiderava con tutto se stesso in modo così viscerale e devastante da eliminare dalla sua mente qualsiasi paura o angoscia, in modo da confermare che quello che stava accadendo tra loro fosse reale come i sentimenti che provava.
Bakugo lo teneva avvinghiato a se, gli stringeva i capelli e un fianco continuando a far scontrare le loro erezioni ormai dure e lucide per i liquidi rilasciati dall'eccitazione, poi avvicinandosi al suo orecchio gli sussurrò piano e con voce roca, ansimando.
<Sarò più violento oggi, ti avverto. Non riesco a trattenermi.>
<Non farlo Kacchan.>
Quei rubini brillarono di fame, come se non mangiasse da settimane e Midoriya fosse il suo pasto. Lo girò di colpo staccandolo violentemente dal bacio piegandolo sul tavolo senza curarsi minimamente del bicchiere che cadde per terra bagnando il pavimento. Si piegò su di lui mettendogli due dita in bocca facendogliele lubrificare a sufficienza per poi inserirle dentro di lui facendolo quasi urlare per la sorpresa. Il movimento che faceva il biondo non era leggero e neanche sostenibile, gli tremavano le gambe ma durò poco, sentì qualcosa di più grande spingere dentro di lui.
Le lacrime gli rigavano il viso in un misto tra dolore e piacere estremo quando con una stoccata Katsuki spinse fino in fondo tenendolo saldo per i fianchi. Le mani di Izuku si tenevano al tavolo mentre affondava dentro di lui con foga e passione, un ritmo serrato che continuava a toccargli il punto sensibile facendolo gemere continuamente.
<Di il mio nome Deku.>
<K-Kacchan.> sputò fuori con difficoltà mentre aveva la mentre completamente annebbiata dal piacere.
<Non ti sento Deku.> gli poggiò le mani sulle spalle avvicinandosi al suo orecchio leccandolo.
<Voglio sentirti urlare mentre mi chiami.> il verdino deglutì non riuscendo a mettere due parole insieme ormai alla mercè di quell'uomo.
Il biondo gli alzò la schiena facendola aderire al suo petto osservando la sua espressione estasiata senza smettere un minuto di muoversi, le sue mani erano ormai sul suo petto e Izuku ci mise le sue sopra serrando la presa.
<Dillo cazzo.> doveva essere vicino, lo erano entrambi.
<Kacchan.>
<Ancora Deku.> un colpo.
<Kacchan.>
<Ancora.> un altro, più deciso.
<Kacchan!!> arrivarono insieme all'apice e Katsuki gli morse una spalla dall'eccitazione, Midoriya aveva spostato la testa all'indietro, sulla sua spalla.
Era stato profondo, selvaggio, passionale ai limiti e il biondo gli lasciò un bacio sul segno che gli aveva lasciato.
Uscì da lui prendendolo in braccio e portandolo in camera da letto, posizionando entrambi sotto la coperta addormentandosi dopo poco l'uno tra le braccia dell'altro incuranti di un messaggio che avrebbe cambiato tutto.

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