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<Cosa?> la ragazza era rimasta sbigottita nel sentire quelle parole cercando di capire se la stesse prendendo in giro con la frase più indicibile del mondo.
<Si Uraraka hai sentito bene, io e Kacchan stiamo uscendo insieme.> abbassò lo sguardo osservandosi le mani agitato per la reazione che avrebbe potuto avere la sua amica visto il loro passato turbolento.
<Ah... cioè sono contenta se lo sei anche tu Deku, lo sei?> cercò gli occhi verdi smeraldo trovandoli quasi lucidi mentre faceva fatica a sostenere il suo sguardo, in imbarazzo per quell'esposizione che stava avendo.
<Diamine Deku scusa, che amica del cavolo che hai. Certo che sono contenta per te, voglio solo che tu sia felice ok? Te lo meriti dopo tutto quello che hai passato...>
<Lo sono...> sussurrò incrociando lo sguardo su di lei sorridendogli.
<Mi devi raccontare tutto !!!> urlò subito frizzante e carica facendogli mettere le mani in viso, ormai era del colore degli occhi del biondo.
Non ebbero neanche il tempo di iniziare l'argomento che la ricetrasmittente nelle loro orecchie gracchiò per trasmettergli la comunicazione di un villain nelle vicinanze.
Si alzarono immediatamente buttandosi a capofitto dal palazzo, Izuku teneva entrambi con la frusta nera mentre volteggiava tra i palazzi per arrivare all'obiettivo.
<Sarà per la prossima Deku!> gli urlò la ragazza prima di attivare il suo quirk lanciandosi in battaglia.

-Sono in centrale per fare rapporto, non so che ora faccio. Appena finisco arrivo.

Midoriya sospirò per quel messaggio, decidendo di guardare un film per perdere tempo in attesa del suo ritorno addormentandosi dopo poco per la stanchezza.
Un paio di ore dopo si ridestò dai suoi pensieri sentendo battere sulla porta con insistenza, si strofinò gli occhi ancora assonnato notando l'ora sul telefono. Erano le 22:40.
<Si Kacchan arriv-> aprì la porta di casa rivelando una figura che non si aspettava di ricevere cercando di capire il motivo della sua visita.
<Ehm...ciao Todoroki, che ci fai qui?> il bicolore l'osservò a lungo dalla testa ai piedi notando il silenzio dentro casa interrotto solo dal rumore della televisione, si accigliò poggiandosi alla porta fissandolo.
<Ciao Midoriya... è un pò che non ti fai sentire, come stai?>
<Bene Todo grazie, tu?>
<Bene... senti se non hai nulla da fare perchè non usciamo?> il verdino deglutì in imbarazzo e per la vicinanza con l'altro indietreggiando di poco.
<Ti ringrazio ma stasera sono impegnato...> spostò lo sguardo a disagio, non capiva il perchè non gli avesse scritto un messaggio invece di presentarsi senza avvisarlo e sopra tutto il motivo per cui lo scrutasse con così tanta attenzione e intensità.
<Io non vedo nessuno Midoriya... mi stai evitando? Non lo capisco...> sospirò Shoto triste passandosi una mano tra i capelli perfettamente ordinati.
<Evita-cosa? Ma di che parli Todoroki? Ti sto dicendo solo che sono impegnato stasera.>
<Quindi uscirai a bere qualcosa con me la prossima volta?>
<Perchè sei stranamente insistente?>
<Perchè non hai risposto al mio messaggio, mi hai fatto andare in paranoia pensando di aver esagerato nel scriverti quelle cos->
<Ma di che parli?> domandò ormai completamente sveglio e attento, qualcosa gli doveva essere sfuggito.
<Del messaggio che ti ho mandato ieri sera... eppure risulta visualizzato.> prese il telefono dalla tasca facendogli vedere la doppia spunta illuminata rimanendo senza parole proseguendo poi leggendo cosa gli aveva scritto rimanendo nuovamente sgomento per la sorpresa.
Le parole che aveva usato erano forti e d'impatto, si stranì leggendo la prima parte sul biondo, non gli era mai piaciuto quando lo dipingevano in quel modo e capiva subito che chi aveva davanti fosse fin troppo superficiale nel giudicare una persona con solo i modi un pò burberi ma hero fino al midollo ma forse lui era un pò di parte sull'argomento. La seconda parte era una chiara e implicita proposta di uscire insieme non come semplici amici e non potè non spalancare gli occhi pensandoci.
Non ricordava di aver ne aperto la conversazione ne la notifica arrivando alla sola ed unica conclusione che non fosse stato lui facendogli chiudere gli occhi per assorbire quell'informazione valutando come comportarsi con il bicolore che sembrava stesse provando ad approfondire il loro rapporto, al biondo ci avrebbe pensato dopo.

Era vero, alcune volte aveva pensato di andare avanti cercando di superare la sua eterna cotta osservandosi intorno trovando un conforto in Shoto ma non sentiva di provare più di una semplice amicizia, il suo cuore non batteva come gli succedeva con Katsuki e le sue gote non s'imporporavano per la sua vicinanza, non lo pensava lontanamente in quel modo figuriamoci se fosse mai riuscito ad andare oltre.
Scuotè la testa accorgendosi di due occhi bicromatici che si erano avvicinati in modo pericoloso al suo viso facendo guizzare il suo sguardo da una parte all'altra notando come non ci fosse nessuno, era solo in quella situazione e doveva trovare un modo per non distruggere il loro rapporto facendolo rimanere quello che era sempre stato, un ottimo amico ma nulla di più. Stava ragionando sul da farsi quando la mano del bicolore lo prese per il mento obbligandolo a guardarlo negli occhi, erano tristi ma con un'accenno di speranza.
<Midoriya pensi veramente che non ci possa essere nulla... tra noi?> Izuku trattenne il fiato udendo quelle parole.
<Todoroki veramente io...>
<Cosa? Parlami.>
<Io... sono innamorato di un'altra persona.>
<Di cosa stai parlando.> la voce del bicolore che prima era calda e soave ora era fredda e distante.
<Mi dispiace ma io->
<Levagli quelle cazzo di mani da dosso bastardo.>
Una mano andò ad afferrare il polso di Shoto strattonandolo e facendolo indietreggiare, dopo poco lo aveva lasciato posizionandosi vicino al verdino nel posto in cui prima c'era Todoroki. Una chioma bionda irruppe in quel momento come un turbine pronto a creare scompiglio ma Izuku era furioso con lui.
<Che cazzo pensavi di fare bastardo a metà!?>
<Tu... che ci fai... qua>  guardò a fondo la vicinanza tra i due, come Katsuki gli avesse messo una mano sulla spalla stringendola osservando il ragazzo al suo fianco rilassarsi impercettibilmente.
<Ho capito cosa intendevi.> incrociò le braccia distogliendo lo sguardo pensieroso per poi infilare le mani nella giacca che aveva.
<Ci vediamo Midoriya, Bakugo.> s'incamminò lasciando il silenzio scendere tra i due.
<Tsk.>
<Ora io e te parliamo Kacchan.>

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