M͓̽a͓̽g͓̽e͓̽n͓̽t͓̽a͓̽

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I mozziconi di sigaretta sparsi nel cruscotto dell'autovettura erano divenuti grigi e freddi, le sue mani ormai erano diventate pallide e chiuse tra loro. Non volava una mosca ormai da ben 5 minuti,e il tragitto era divenuto estenuante., tra qualche minuto sarebbero arrivarti difronte alla casa di Taemin.

''hyung..'' il corvino provo' a risvegliare il suo hyung,perso tra i suoi pensieri,andavano ad una soglia di 80 chilometri orari,ma sembrava che stessero andando ad una ventina come minimo. La sua agitazione era stata capovolta dalla spiacevole confessione che dovette spiegare al suo hyung, ormai taciturno e privo di espressione facciale.

''non ora jungkook''

''so che non mi perdonerai mai, io ho avuto paura.. e''

''sei stato un codardo jungkook,un cafone!! io lo sapevo che c'era di piu cazzo ma gli hyung non mi hanno mai ascoltato, ora che cazzo pensi eh? che debba vedermela io perché tu ti sei sempre cagato sotto? c è il mio migliore amico di mezzo jungkook... certo che non te la perdonerò mai.''

La pacatezza della situazione fu scossa da un improvvisa riflessione di kim taehyung,che nel giro di 30 minuti non solo aveva appresso una terribile notizia,ma doveva pure pensare a come agire allo scoperto di tutti.

''m-mi dispiace hyung''

''ma poi dico io santo jungkook, dovevi aiutarlo cazzo,non litigarci per minchiate solo per nascondere che sei fottutamente innamorato di lui''

Le lacrime di jungkook iniziarono a sgorgare dal suo viso,disegnarono due grosse linee nel suo pallido viso. Portò una mano a corprirsi la bocca per non emettere nessun gemito, ma fu più forte di lui. Gli occhi di taehyung si infuscarono all'unisono a quelli del corvino. Portò una mano sul ginocchio del più piccolo,dandogli leggere pacche di conforto.

''questo..hyung, jimin non deve saperlo''

Questa volta taehyung decise di tacere per il bene di jungkook,lasciò che fini' la frase prima di chiudere gli occhi,e prendere un profondo respiro.

''jimin già mi odia infinitamente, se dovesse scoprire che tu sai qualcosa,sarà la fine della sua carriera''

I due si ritrovarono ai pressi dell'abitazione di taemin, i 20 minuti di tragitto furono i minuti piu lunghi della vita di entrambi. Non si diedero nemmeno una veloce e fugace occhiata,entrambi erano visibilmente con le lacrime agli occhi e non si scomodaro neppure di togliere le rimanenze nei loro volti.

Fu taehyung a suonare per primo al citofono di Lee Taemin , alla seconda, jungkook perse totalmente la pazienza che fino a quel momento aveva gentilmente assunto, il suo pollice si fece strada tra i campanelli iniziando a suonare ripetutamente e durevolmente, alla fine la Porta si aprì. I due si fecero largo tra i giardini,per arrivare velocemente alla porta dove un Taemin pressoché confuso urlava cosa diamine ci facessero quei due in casa sua.

Jungkook,non parve preoccuparsene tanto e scavalcò la figura di Taemin in un battibaleno, Taehyung fu quello più comprensivo dei due e si fermò dinnanzi a taemin per raccontargli frottole.

''jimin!'' il corvino chiamò ripetutamente il nome del suo hyung, il suo respiro divenne velocemente affannato,il suo petto iniziò a fargli notevolmente male e più i secondi correvano e più la sua mente era pervasa da ipotetiche forme di stato del suo biondino.

''jimin!!'' Entrò velocemente nelle stanze da letto,non trovando nessuno. Ricordò velocemente la storia dove jimin era effettivamente raffigurato su una montagna di cuscini per terra, cosi iniziò a controllare ogni sala d'attesa. Ed infine,lo trovò.

Scrutò una figura coperta da una pallida coperta, intrappolato tra una decina di cuscini. Presto si ritrovò affianco al suo compagno, adagiò il suo ossuto corpo tra le sue gambe,e il suo capo lo tenne ben sostenuto tra le sue braccia. Lo chiamò flebilmente,ma non ebbe nessuna risposta,solo due piccoli occhi semi aperti e lucidi.

''jimin..''

Le sue condizioni erano ben chiare, era visibilmente pallido in volto e tendente ad un sotto tono giallastro,le sue mani fredde come il ghiaccio. Jungkook prese un profondo respiro, prese dalla sua tasca un flaconcino bianco. Iniziò a piangere,le sue lacrime caddero sul volto di un jimin dormiente, le quali le ripulì velocemente dal suo viso candido. Portò quattro pillole sulla bocca del biondo,le spinse con meno forza possibile nella sua gola e da li in poi, aspettò piangendo silenziosamente.

Rivolse il suo sguardo bagnato ad una figura inerme di fronte a quella scena. Gli occhi di kim taehyung erano contornati da logoranti lacrime, a passo lento, si affiancò di fronte al corvino,e senza distogliere lo sguardo bacio' flebilmente il capo del biondino inerme sul pavimento di quella sala.

''ha bisogno di aiuto'' esclamò jungkook.

Gli occhi del più grande saettarono in quelli del corvino.

''aveva bisogno di te,e tu l'hai abbandonato ''.




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Post muto.

𝐁𝐎𝐑𝐍 𝐒𝐈𝐍𝐆𝐄𝐑Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora